Morti per Covid, la colpa è della nostra superficialità

download (72)Resterà impressa nella nostra memoria l’immagine della lunga fila di camion dell’esercito che a Bergamo trasportavano le numerose bare di chi aveva perso la battaglia contro il Covid. I media hanno dipinto quella foto come simbolo della pandemia più devastante del dopoguerra. Da allora, abbiamo detto che non saremmo più stati gli stessi, che avremmo capito il senso della vita, il valore dei rapporti umani. E invece abbiamo fatto orecchie da mercante subito dopo la fine del lockdown. Perché, mentre c’era gente che continuava a lottare tra la vita e la morte nelle terapie intensive, le spiagge si affollavano di bagnanti e le vie del centro delle città pullulavano di giovani accalcati uno accanto all’altro senza distanziamento sociale e senza mascherina. Ci sarebbe da fare un bel ragionamento sulla nostra idea di libertà e su quanto i consumi e il divertimento siano diventati più importanti della salvaguardia della salute propria e di quella degli altri. Ma questa sembra essere la natura umana: la stupidità di chi se ne frega delle regole e non si rende conto che il prossimo potrà essere lui o qualcun altro che lui avrà contagiato. E così, anziché riflettere sulla salute e su quanto questa sia la cosa più importante da tutelare, ci consoliamo con la giornata della memoria dei morti di Covid, senza sapere che, molti untori che hanno contagiato quelle persone, sono proprio quelli che adesso la stanno celebrando.

Morti per Covid, la colpa è della nostra superficialitàultima modifica: 2021-03-18T13:43:03+01:00da thorn2021

4 thoughts on “Morti per Covid, la colpa è della nostra superficialità

  1. Umana

    Post che condivido in pieno. Non siamo più abituati al concetto dell’altro. La situazione veramente è ancora più grave: non esistono più valori morali grazie a generazioni abituate a pensare che la persone più importante per noi siamo noi stessi e che il rispetto dell’altro sia un concetto fastiodo. E non parlo neanche del rispetto delle regole e del senso civico, quelli probabilmente non sono mai esistiti (in maniera significativa) in Italia. Almeno la smettessimo di stupirci e farci celebrazioni ipocrite. Un popolo senza Valori non ha futuro.

    1. thorn2021 Post author

      E’ l’era dell’egoismo di massa. La regola aurea “non fare agli altri quello che non vorresti che gli altri facessero a te” è andata persa negli annali della storia.

  2. surfinia60

    Ormai è diventata una gara a chi è più furbo. Si pensa “Chi vuoi che controlli tanto?” E intanto si fanno feste clandestine, riunioni di famiglia si festeggiano compleanni accalcati in qualche locale privato. Si vive come non ci fosse un domani. Le zone rosse chiudono attività, scuole, negozi senza pensare che l’incoscienza delle persone è la vera causa di tutto, la strafottenza e il ritenersi al di sopra di tutto, anche della morte. Questo anno passato non ci ha cambiato, anzi ha tirato fuori il peggio secondo me. Chi prima non aveva bisogno del controllore per fare il proprio dovere, continuerà così. Il furbo c’era e ci sarà sempre.

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