Dicono che le donne forti, realizzate e autonome mettano paura agli uomini. Sbagliato. Le donne forti, realizzate e autonome in realtà agli uomini piacciono. Ma di solito non hanno nulla a che vedere con quelle sciacquette che si illudono di essere forti, realizzate e autonome ma che in realtà sono delle straccia maroni da cui gli uomini, giustamente, preferiscono stare alla larga. Il problema è che buona parte delle donne di oggi ha frainteso il concetto di forte con arroganza, pretenziosità, aggressività, prepotenza, supponenza. Per la serie: sono forte se mi faccio rispettare e, per farmi rispettare, pretendo, esigo, competo, prevarico, scavalco. Dicono di essere donne con le palle. Però hanno le ovaie. Chissà perché per sentirsi forti debbano sempre far riferimento a qualcosa di maschile. Le donne di una volta erano forti per davvero. Badavano alla sostanza e non all’apparenza. Non ci concentravano sulle banalità come trasformare i nomi dal maschile al femminile o cancellare i nomi degli uomini dalla toponomastica stradale. Erano cresciute nella miseria e nelle privazioni e sapevano sacrificarsi quando la situazione lo imponeva. Erano temprate da una vita passata tra guerre e rivolte sociali ed erano spesso in prima fila nella lotta contro gli orrori del nazifascismo. Quando mi interfaccio con questo genere di donne, noto che hanno una forza mentale e uno spirito di adattamento che le donne di oggi, pervase da una schizofrenia bipolare, da un’isteria infantile tipica di chi vuole tutto e subito, magari senza far nulla per conquistarselo ma pretendendolo solo perché donne, non hanno. Spesso si incrociano sulla strada delle lagnose scassapalle che stanno lì a lamentarsi sempre di tutto, del maschilismo, del patriarcato, del sessismo, della misoginia, del bodyshaming, del catcalling, cercando il marcio anche lì dove non esiste, esigendo tutti i diritti ma fregandosene altamente di tutti i doveri. Forse perché le donne di oggi sono dei buchi neri incontentabili, per loro non è mai abbastanza perché incapaci di accontentarsi, vogliono sempre di più, come delle mestruate perenni, come delle piattole insopportabili. Sono davvero una brutta specie.