Quando l’amore per gli animali diventa fanatismo

461-cane-mangia-seduto-poltronaIl fanatismo, si sa, è una piaga pericolosa in qualsiasi forma si manifesti. E una di queste piaghe è l’amore smodato per gli animali. Sarà capitato anche a voi di sentire qualcuno affermare:  “Sono meglio le bestie che gli umani”. Gli animali vanno sicuramente amati, ma non vanno trasformati in reliquie religiose da innalzare sull’altare dell’idolatria. Una volta, su Libero, bazzicava una donna che aveva quattro cani e manco un figlio. Sarà forse per questo che definiva i suoi cani ” i suoi figli maschi pelosi”. Ironia della sorte, quella donna era poi la stessa che sul suo blog augurava agli immigrati di annegare tutti in mare. Ecco dove siamo giunti. Siamo giunti al punto in cui, per questi fanatici animalisti, la vita di un animale vale più della vita di un essere umano. Per secoli il rapporto tra uomini e animali si è consumato in un clima di sostanziale normalità, laddove non subentrava l’adorazione divina. Il disastro ambientale ha creato una maggiore consapevolezza ecologica, ma ha partorito anche un esercito di fanatici per cui la vita di un animale conta di più della vita di un uomo. Un giorno un gruppo di donne si presentarono fuori al ristorante del noto chef Cracco definendolo un assassino. Il motivo? L’uomo aveva cucinato due piccioni in padella. Era bastato questo perché fosse additato come un criminale. E’ necessario, a questo punto, fare un distinguo: un conto è difendere gli animali perché si vede in loro una salvaguardia dell’ecosistema. Un altro è trasformali in feticci buoni solo per le proprie frustrazioni. Trovo normale che un bambino accarezzi un cane. Non trovo affatto normale che una donna faccia il bidet a un maiale. Una cosa è ammirare un cavallo che corre in un bosco. Altra è divinizzare gli animali come se questi fossero delle divinità da mettere al di sopra dell’uomo. Secondo gli analisti, l’attaccamento morboso per gli animali confina con una forma di asocialità e di disturbo della personalità. Chi ama morbosamente gli animali è uno che non ama mettersi in gioco con gli altri e preferisce rifugiarsi in chi non ha coscienza. Ci si sente sicuri e protetti da un mondo che genera frustrazioni. L’attaccamento malato verso gli amici a quattro zampe è una forma di fanatismo e chi ne è affetto, secondo gli psicologi, mostra chiari sintomi di disagio mentale. Gli animali vanno trattati con rispetto, certo, ma mi fanno pena quelli che poi si relazionano a essi chiamandoli “figli pelosi”.
Quando l’amore per gli animali diventa fanatismoultima modifica: 2021-03-19T10:11:17+01:00da thorn2021

4 thoughts on “Quando l’amore per gli animali diventa fanatismo

  1. surfinia60

    Ogni forma di fanatismo è deprecabile, sono d’accordo. Però non ci trovo niente di male sul fatto di amare un animale da affezione al pari di un figlio. Per molti è l’unica forma di affetto. In un mondo perfetto tutte le forme di vita dovrebbero avere lo stesso rispetto, invece spesso gli animali sono oggetto di crudeltà gratuite, per sfogare il proprio sadismo verso chi non può difendersi, dato che oltretutto le leggi in materia sono scarsamente applicate. Che altro dire se non che … sarebbe buona norma mantenere il buon senso e la giusta misura ogni volta che si pò?

    1. thorn2021 Post author

      Certe persone però esagerano. Era proprio necessario, per esempio, definire Cracco un assassino solo perché aveva cucinato due piccioni in padella? Allora la stragrande maggioranza degli italiani sono tutti assassini, visto che cucinano e mangiano carne.

      1. surfinia60

        Io ho rinunciato alla carne parecchi anni fa, per scelta, ma convivo con una persona che la mangia. Non mi sono separata per questo 🙂 Ribadisco che gli estremismi non mi piacciono. Certe scelte maturano in sé, non si puo’ obbligare nessuno a fare niente. Se mi dà fastidio che Cracco cucini carne, mi limito a cambiare canale 🙂

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