Per la serie le donne sono discriminate. Una sentenza della Corte d’Appello di Trieste ha stabilito che una donna laureata non può accettare lavori umili e non in linea con il suo titolo di studio. E’ una vita che ci dicono che dobbiamo adeguarci, soprattutto in tempi di pandemie e di difficoltà economiche. Ma a me è sfuggito il fatto che questa sentenza valesse solo per le donne e non per gli uomini, i quali, pur essendo laureati con il massimo dei voti, sono costretti a lavorare nelle fabbriche e nei cantieri pur di sbarcare il lunario. A questo punto è meglio precisare una cosa: non è vero, come dice qualcuna, che gli uomini hanno paura dell’emancipazione femminile; gli uomini hanno paura delle ingiustizie sociali che subiscono da questa emancipazione femminile. Una sorta di “egemonia” rosa imposta a ogni livello tramite quote rose, regole fatte su misura e favoritismi legali. E così, quel famoso slogan, “la legge è uguale per tutti”, è diventata la legge è uguale solo per le donne.