Laura Boldrini, accusata di sottopagare e maltrattare le sue collaboratrici, si è messa sulla difensiva. Due le vicende raccontate: una colf non pagata e un’assistente parlamentare pagata con i fondi pubblici, 1.300 euro mensili, che, in aggiunta a questo, era costretta a sbrigare anche faccende private della deputata, come andare a ritirare le giacche dal sarto o prenotare il parrucchiere. Una donna, Roberta, che avendo un figlio malato, avrebbe chiesto di lavorare in smart working, ricevendo come risposta, a torto o a ragione, il licenziamento. La Boldrini ha respinto le accuse, parlando di una “campagna d’odio” nei suoi confronti e di “macchina del fango”. Perché per i politici non esiste mai la colpa, nemmeno quando sono sorpresi con le mani nel sacco. Per loro esiste solo la macchina del fango. Quando leggo queste notizie, mi faccio sempre la solita domanda: perché i politici non chiedono mai scusa, non ammettono mai i propri sbagli, non recitano mai il mea culpa? E’ legittimo, anzi doveroso che Boldrini si difenda fornendo prove documentate della sua versione dei fatti. Quando però si arrampica sullo specchio scaricando le sue colpe sui media, accusandoli di “calunniarla”, allora vuol dire che non ha argomenti. Così facendo, non solo diventa ridicola, ma certifica di fatto la sua doppia disonestà: sfruttare chi lavora per lei e mentire sulle proprie azioni. Certo, qualcuno adesso dirà: “In fondo sono delle banalità, ci sono politici che hanno fatto di peggio”. Certo. Ma mi piacerebbe che per una volta tanto anche i politici ammettessero i propri sbagli, chiedendo scusa ai cittadini perché, in fondo, siamo tutti umani e tutti soggetti agli errori. E questo dovrebbe valere ancor di più per chi, come la Boldrini, si eleva a paladina delle donne per poi calpestare i diritti di quelle stesse donne che lei difende a spada tratta. E invece, no. Loro si mettono sempre sulla difensiva, giocano allo scaricabarile, accusano i media che hanno invece il dovere di riportare questi fatti all’attenzione dell’opinione pubblica. E lo fanno perché non vogliono perdere la loro aureola di infallibilità. Vogliono far credere di essere sempre dalla parte della ragione. Come dei farisei. Senza sapere che, così facendo, si giocano la faccia e la carriera perché se c’è una cosa che gli elettori non sopportano è proprio questa: essere presi per i fondelli.