Come detto in un post precedente, il politicamente corretto sta mettendo sotto accusa tutti coloro che rifiutano l’omosessualità, definendoli omofobi, anche se costoro non odiano i gay. Ma questo Elodie non lo sa e, come fanno spesso i vip che approfittano delle loro platee per dedicarsi a battaglie politiche e sociali, anche lei ha usato i social network per inveire contro la Lega che osteggia la legge Zan sull’omofobia. La legge Zan, ricordiamolo, ha l’obiettivo di difendere omosessuali, donne e disabili dai reati d’odio ed è uno dei cavalli di battaglia del Partito Democratico, che vorrebbe vederlo approvato in tempi rapidi in Senato. Un pressing che la Lega ha più volte rifiutato perché, in tempi di pandemia e di difficoltà economica, gli italiani hanno ben altro per la testa che preoccuparsi degli omosessuali. Ma Elodie non vuol sentire ragione e, prima ha definito “indegni” i ministri del governo Draghi, poi si è scagliata contro la Lega con parole durissime: “Questa gente non dovrebbe essere in parlamento. Questa gente è omotransfobica“. Una presa di pozione netta ma irrazionale quella di Elodie, perché nessuno al governo odia gli omosessuali, più semplicemente il governo ha fissato una lista di priorità da affrontare e il decreto Zan, in questo momento, non è prioritario. Ma questo poco importa. Perché, per certi seguaci del politicamente corretto, basta ritardare una legge per accusare di omotransfobia chiunque capiti a tiro. Elodie, che da sempre si batte per le cause della comunità Lgtb, nutre una particolare antipatia nei confronti della Lega e, in particolare, per Matteo Salvini, che l’artista romana ha più volte attaccato sui social definendolo un “piccolo uomo”. Ma questo non dovrebbe meravigliarci più di tanto. E sapete perché? Perché quando certi soggetti hanno la pancia piena e il conto in banca gonfio, pensano solo ai fatti loro, mica a quelli dei cittadini. Ma se anche loro vivessero la stessa condizione che stanno vivendo imprenditori e commercianti in questo momento di emergenza economica, passerebbe anche a loro la voglia di pensare ai diritti di gay, trans e lesbiche.