Botta e risposta, e i social, ancora una volta, si trasformano in un campo di battaglia. Dopo che la cantante Elodie ha attaccato i leghisti definendoli “omotransfobici” per aver bloccato la legge Zan sull’omofobia, i sostenitori della Lega hanno risposto investendo l’artista con una valanga di insulti. Impossibile riportarli tutti, ma alcuni fanno rabbrividire. Una delle frasi più offensive? “Le puttane non dovrebbero mai andare in televisione”, ha scritto qualcuno sul profilo dell’artista romana. C’è chi ha accusato la donna di cercare solo visibilità e chi, invece, ha definito indebita la sua intromissione nella politica. Ma la girandola di frasi offensive scaturite dai leoni da tastiera denota una pericolosa deriva fascista in cui sta scivolando il nostro Paese, dove manca solo che alle parole facciano presto seguito i manganelli. La cantante è stata attaccata con frasi che, come spesso accade alle donne, si rifanno alla sfera sessuale. Frasi di inaudita violenza pronunciate da chi trova sulla rete la valvola di sfogo per le proprie frustrazioni. Elodie ha sicuramente sbagliato a insultare i leghisti definendoli “omotransfobici”, perché non è detto che il Carroccio odi gli omosessuali e i transessuali. C’è una bella differenza tra il non volere una legge perché ritenuta secondaria e l’avversione per le diversità sessuali. Ma la risposta degli elettori di Salvini non è stata propriamente all’acqua di rose e palesa la volontà, ormai radicata sul web, di usare la parola in modo distruttivo, per abbracciare una scelta di campo dove la cagnara di chi insulta più forte ha la meglio sulla ragione e sull’educazione. Uno stillicidio di insulti sessisti dove l’epiteto “puttana”, per una donna, resta l’epiteto più gettonato dagli uomini. E hai voglia di cercare i sinonimi nei dizionari.