Quei single stanchi dei social network

Qual è la differenza tra un single e un uomo sposato in tempo di pandemia? E’ molto semplice. L’uomo sposato può ritenersi fortunato di avere a casa una donna, oppure può accorgersi di quanto quella donna sia fastidiosa e pensare seriamente al divorzio. Per il single il discorso cambia completamente. Desidera uscire per conoscere nuove donne, ma come può farlo se è costretto a stare chiuso a casa e i luoghi di incontro sono praticamente tutti chiusi a causa del Covid? Allora non gli resta che sbarcare nel mondo virtuale. I siti di incontro lui li scarta a priori, perché spesso questi siti non sono altro che fumo negli occhi, molti dei quali frequentati da escort truffatrici o da personaggi strani che nella vita di tutti i giorni eviteresti saggiamente. Di conseguenza si iscrive a qualche social network per conoscere nuove donzelle, ma dopo una decina di messaggi capisci che il cervello di certe utenti non compensa il loro aspetto fisico e chiudi lì la conversazione. Con quelle donne che invece ritiene interessante, si può limitare solo a chattare in modo telegrafico, scambiando qualche messaggino che non vada aldilà di tre vocali e quattro consonanti. Io personalmente su Libero conosco solo una donna con cui ho stretto un’amicizia. Ci conosciamo da 4 anni. Ebbene, sapete in quattro anni quante volte ci siamo visti? Zero volte. In 4 anni non ci siamo presi neppure un caffè insieme. Eppure abitiamo nella stessa città. Una conoscenza senza senso che somiglia a quel cacciatore che spara a salve contro l’aria. Le persone hanno bisogno di conoscersi da vicino, non di sollazzarsi sui social, magari interagendo con persone che abitano dall’altro capo del mondo e che, per ragioni logistiche, farai fatica pure a incontrare. Molti single si sono resi conto che nessuna realtà virtuale potrà mai sostituire l’emozione di un’amicizia dal vivo. Si rifiutano di credere che solo grazie ai social possano entrare in contatto con persone nuove. Si rifiutano di pensare che per rimorchiare una donna debbano andare su internet, che tra l’altro è un luogo inaffidabile, dove incontri tanti profili falsi che nascondono intenzioni tutt’altro che amichevoli. Allora ai single non resta che sperare che questa pandemia finisca presto per tornare a una vita normale e a conoscere donne normali. Dal vivo.

 

Quei single stanchi dei social networkultima modifica: 2021-04-09T11:48:32+02:00da thorn2021

12 thoughts on “Quei single stanchi dei social network

    1. Katherine00

      Anche io mi trovo meglio nel quotidiano. La conoscenza reale ti permette di vedere subito l’altra persona e capire se ti piace, cogliendo magari quei piccoli segnali di interesse che una persona sa lanciare. Mi piace il gioco garbato ed abile della seduzione. Non cambierei mai il reale con il virtuale.

  1. sono_normale1

    Premetto che non sono in cerca (che fa anche un poco cane da tartufo).
    In ogni caso, essendo io un poco cerebrale e parecchio cervellotico, pur non avendo particolari problemi dal vivo, ritengo di muovermi più agilmente a mezzo tastiera.
    Perchè permette di dilatare i tempi e levigare il pensiero.
    Con ciò, se e quando è stato il caso, mi sono ovviamente dato da fare dal vivo. Ma son cose che capitavano tra la prima e la seconda guerra punica.

  2. Spiky03

    Posso dire senza passare da persona cattiva come spesso mi capita, quando esprimo le mie opinioni? A me di questi single non me ne frega nulla! Perché fino a che usano questo mezzo come un diversivo per trascorrere un po’ di tempo in spensieratezza, nel dialogare, nello scambiarsi opinioni, allora va bene. Alcuni riescono anche a rimorchiare certo, però certi approcci sono proprio ridicoli dai! Specialmente quei maschietti di una incerta età che si rivolgono ad un vivaio che sempre si rinnova, alle ventenni che si prestano ad assecondare la loro illusione di giovinezza, poi che resta? Uscite di casa quando sarà possibile farlo e guardate le persone negli occhi per non rischiare di essere fregati!

  3. Laura

    Certi uomini sono sempre stati piuttosto imbranati quindi l’approccio virtuale li aiuta quanto meno a rompere il ghiaccio.

  4. acquasalata111

    Ma che dire! Non posso e non mi sento di giudicare nessuno ne’ single ne’ sposati. Ognuno ha una sua storia personale, una crescita individuale, uno sviluppo tutto suo, e non si puo’ fare una classificazione perche’ come sono infinite le personalita’ umane, cosi sono infiniti gli approcci, e persino i risultati. Io sono sposata e posso dire che uso il virtuale come il reale e persino in questo periodo di “chiusura” quando esco e trovo una signora che porta il cane a spasso, mi fermo e mi faccio una bella chiacchierata perche’ io ho bisogno di contatti siano essi reali come virtuali. E come nel reale io non mi aspetto che io e la signora del cane ci scambiamo una mail cosi non mi aspetto un incontro reale con un contatto virtuale. Ma da ambo le due opportunita’ colgo il piacere dell’incontro e questo per me e’ un grande regalo. Il resto lo lascio a chi a voglia di approfondire gli aspetti sociologici e psicologici di virtuale e reale. Cerco di godermi la vita nelle piccole cose e in quegli incontri che di solito lasciano un segno. Un caro saluto e grazie per questi posts interessanti.

    1. thorn2021 Post author

      In tempo di pandemia c’è una bella differenza tra l’essere sposati e l’essere single. Soprattutto quando non puoi uscire o trovi tutto chiuso e le occasioni di incontro si riducono al lumicino. Per una persona sposata questo può essere irrilevante, per i single il discorso cambia. Soprattutto per quanto riguarda la sfera sessuale.

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