Pure le femministe contro il decreto Zan

Si allarga il fronte degli oppositori al decreto Zan. In prima linea non ci sono solo i classici detrattori che avversano una legge che considerano liberticida, ma ultimamente si sono aggiunti anche gruppi di femministe profondamente spaventata dalle conseguenze di questa legge. La preoccupazione è che alle porte ci sia il rischio di un vero e proprio sdoganamento dell’utero in affitto, della maternità surrogata, della riduzione della donna e mero oggetto del desiderio per coppie gay. E le donne che hanno sempre lottato per liberarsi dalla mercificazione della donna, adesso rischiano di vedersi mercificate da una legge che cancellerebbe, in un colpo solo, anni di battaglie per la libertà femminile. La critica punta il dito sulla definizione di identità di genere. Pochi sanno cosa sia, ma molti hanno già capito che qualcosa non torna. Un omosessuale, per esempio, pur essendo uomo, potrà dichiararsi donna e quindi potrà svolgere competizioni femminili, entrare nei bagni femminili, avere diritto alle quote rosa, e così su molte altre questioni più rilevanti. Già adesso, in certi Paesi del mondo, come gli Usa, i gay detenuti hanno chiesto di essere trasferiti in carceri femminili perché si sentono donne. E le detenute lesbiche hanno chiesto di essere trasferite in carceri maschili perché si sentono uomini. Un caos pazzesco. Creato da chi vorrebbe mettere ordine e invece genera solo disordine. L’effetto di questa battaglia ideologica della legge Zan sarebbe il rinnegamento di quei diritti che le donne hanno conquistato in lunghi anni di battaglia. Un’idea che comincia a farsi strada anche nel mondo femminista. Con la legge Zan le donne non saranno più donne: saranno solo individui di genere che hanno le mestruazioni o che partoriscono figli. L’identità di genere sparirebbe e sui documenti diventerebbero non madri, ma genitore 1 o genitore 2. Uno scempio che anche le femministe vorrebbero bloccare. Già adesso chi dice che una donna è un adulto umano di sesso femminile viene violentemente messa a tacere, come è capitato a molte femministe, tra cui J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter, perseguitata per essersi detta donna e aver rifiutato la definizione di “persona che mestrua”. Questi sono i fatti. Questo è il sonno della ragione che genera mostri. Lo hanno capito pure le femministe. Tranne quelli che si definiscono mentalmente aperti.

 

Pure le femministe contro il decreto Zanultima modifica: 2021-04-20T10:43:44+02:00da thorn2021

6 thoughts on “Pure le femministe contro il decreto Zan

  1. Nessuna

    Forse sarebbe l’ora imparare dalla natura ! …La vita rinasce con l’arrivo della primavera ( grazie ad entrambi sessi )… Altrimenti l’animale più evoluta ( l’umano) sarebbe finito di esistere.

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