Natalia Aspesi, storica firma di Repubblica, ha attaccato per l’ennesima volta Silvio Berlusconi accusandolo di essere troppo malandrino con le donne. La giornalista ha voluto rispondere così alla sua collega palestinese Rula Jebreal, che ha ammesso che il Cavaliere ha fatto molto di più per le donne di quanto fatto dal Partito Democratico. Ma la Aspesi non è dello stesso avviso e ha voluto puntualizzare: “Una dichiarazione ridicola. Ha fatto più Berlusconi per le donne rispetto al Pd? Ne ha scopate molte, quello sì. Non so se questo è meglio o peggio”. Un’osservazione vera ma che non tiene conto del fatto che Berlusconi è ricco sfondato, può permettersi di spendere i suoi soldi come vuole e che di certo non ha violentato le donne, semmai le ha pagate, e pure profumatamente. Non sarà stato corretto, sarà stato un adultero, ma la realtà è che le donne che sono passate per Arcore non erano certamente delle sante che a quegli incontri a luci rosse ci sono andate spesso e volentieri. Inoltre, il Cavaliere ha fatto davvero di più per le donne rispetto a quanto fatto dal Partito Democratico, il quale ha fatto andare avanti sempre gli uomini mentre non si contano le donne che, grazie al Berlusca, si trovano in politica o nei ranghi della Fininvest. Certo le ha favorite grazie alle loro prestazioni sessuali, ma questo dimostra quanto le donne abbiano una doppia morale: aprono volontariamente le gambe per far carriera e poi si lamentano che gli uomini le trattano come oggetti sessuali. Io non so se la povera novantenne Aspesi abbia ancora la lucidità mentale per capirle queste cose. O forse le capisce. Ma non riesce ad accettare il fatto che in Italia esista ancora un maschilismo in stile berlusconiano che decide vita, morte e miracoli delle donne. A patto, però, che si concedano sessualmente.