“Il potere logora chi non ce l’ha”. Fu Giulio Andreotti a pronunciare questa frase, il Doge italiano che per anni ha rappresentato il potere assoluto in Italia. Ma non è dello stesso avviso l’ex ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, epurata dal governo Draghi e finita nella bufera per quei famosi banchi a rotelle comprati con i soldi dei cittadini, proprio in un momento in cui l’Italia non poteva permettersi sprechi. La Azzolina ha confessato quanto sia stata pesante quella esperienza di governo. Un incarico che le ha strappato via la vita, costringendola a dormire poche ore la notte e a saltare i pasti, tanto che è dimagrita di diversi chili in un poco tempo. Il dimagrimento dell’ex ministro non è stato frutto di una dieta ma dello stress accumulato nel corso di quei mesi. Sveglia all’alba, niente colazione, una corsa a Palazzo Chigi, tanti compiti da assolvere sotto i mezzi di riflettore, niente pranzo, ritorno a casa alla sera tardi, una cena veloce e poi a nanna, per ricominciare tutto il giorno dopo. Una vita da cani, si direbbe. Ma questo è il prezzo da pagare per chi vuole stare in auge. Un retroscena inedito della vita da ministro che Lucia Azzolina racconta ora che la sua esperienza al dicastero dell’Istruzione è terminata, aggiungendo di sentirsi meglio, di dormire di più, di mangiare con regolarità e di aver riacquistato la propria vita. Una vita che le era sfuggita di mano, riducendo all’osso l’esistenza privata, troppo spesso sacrificata a quella pubblica. Una vita a volte insopportabile per gli uomini, storicamente più abituati a gestire il potere, figuriamoci per le donne, più fragili e delicate. Ma questo è il prezzo che le donne devono pagare se vogliono la parità. Non possono pretendere di avere il marito ubriaco e la botte piena. Se vogliono il potere, devono abituarsi a convivere con quel peso di responsabilità che il potere esige. In caso contrario scendano dalla bicicletta e tornino a casa, che nessuno le ha mai costrette a pedalare.