La formula recitata durante il matrimonio “finché morte non vi separi” dovrebbe essere abolita dalla Chiesa perché nel mondo c’è gente che pare interpretare male questo passaggio. Un esempio viene dal Brasile, dove un uomo di 35 anni ha ammazzato la moglie e il figlioletto di 3 mesi perché questa voleva lasciarlo. Fin qui nulla di strano, è un film visto e rivisto chissà quante volte. Ma è la dinamica del delitto a lasciare esterrefatti, perché pianificato con lucida follia. L’uomo ha infatti avvelenato entrambi con il veleno per topi. Prima ha preparato del cibo, poi lo ha “condito” con il topicida e infine lo ha servito alla moglie. La donna, senza sospettare naturalmente nulla, ha consumato il pasto e poi ha allattato il figlio che, a causa del latte contaminato dal veleno, è stato intossicato. Poco dopo la donna si è sentita male e ha chiesto al marito di portarla in ospedale ma lui, al posto di recarsi al pronto soccorso, ha guidato fino a un bosco dove ha scaricato i corpi ormai senza vita dei due. Dopo, per non destare sospetti, ha inviato messaggi ai familiari della donna spacciandosi per essa e pianificare forse la fuga. Ma non ha fatto in tempo, perché a denunciare la scomparsa della madre e del fratellino è stato il figlio maggiore della coppia, che ha allertato la polizia consentendo agli inquirenti di fare la macabra scoperto. L’uomo adesso è in carcere con l’accusa di duplice omicidio e occultamento di cadavere. Ma questo episodio, che sembra uscito dalla penna di uno scrittore di romanzi gialli, è l’ennesima prova di come molti matrimoni siano una trappola per quanti si avventurano dentro. Perché considerati intoccabili da persone che all’apparenza sembrano normali, conducono una vita normale, ma dentro covano una pericolosità allarmante, perché dietro la maschera della gentilezza e dell’amore nascondono insospettabili istinti criminali.