Lady Gaga, la trentacinquenne popstar americana, ha rivelato, durante un’intervista, di essere stata violentata a diciannove anni da un produttore musicale. La cantante ha ricordato tra le lacrime il trauma subito: “Avevo diciannove anni e stavo muovendo i primi passi nel settore, e un produttore mi disse ‘togliti i vestiti’. Io dissi di no e me ne andai. Mi disse che avrebbe dato fuoco a tutta la mia musica”, ha ricordato Lady Gaga parlando di un trauma durato mesi: “Poi sono diventata insensibile. Successivamente ho capito che era lo stesso dolore che ho provato quando la persona che mi ha violentata mi ha lasciata incinta in un angolo, fuori da casa dei miei genitori perché non stavo bene e continuavo a vomitare. Perché avevo subito un abuso. Sono stata rinchiusa in uno studio per mesi”. L’artista ha aggiunto di avere avuto seri problemi psicologici da quella violenza: “Mi hanno fatto così tante risonanze magnetiche in cui non trovavano nulla. Ma il tuo corpo ricorda tutto”. Tale brutta esperienza l’avrebbe condotta pure a compiere gesti di autolesionismo. “Sai perché non fa bene tagliarsi? Sai perché non è giusto buttarsi contro il muro? Sai perché non fa bene l’autolesionismo? Perché ti fa stare peggio. Pensi che ti sentirai meglio perché stai mostrando a qualcuno, ‘Guarda, sto soffrendo.’ Ma la verità è che non aiuta”. Adesso la cantante dice di essere più serena e di aver superato quella terribile esperienza. E noi siamo contenti per lei. Un giorno però qualcuno ci dovrà spiegare come mai queste artiste che dicono di essere state violentate non vanno mai dalla polizia a denunciare l’accaduto e si presentano dopo anni in televisione ad accusare i loro aguzzini senza fornire un solo straccio di prova di quanto affermano. Non che io voglia girare il dito nella piaga di queste povere donne, ma vorrei ricordare loro che le accuse si fanno nei tribunali, non si fanno in televisione. Perché se tutti noi dovessimo basarci solo sulle dichiarazioni e non sulle prove, c’è il rischio che domani mattina milioni di donne si sveglieranno e, per i motivi più variopinti, diranno tutte di essere state stuprate da un uomo. Pure le centenarie.