Le donne si lamentano di essere pagate meno degli uomini a parità di ruoli nei diversi settori professionali. Il che non sempre è vero. Ma se c’è un settore in cui le donne guadagnano più degli uomini questo è sicuramente il cinema porno. A dirlo è Valentina Nappi, la pornoattrice italiana più nota nel mondo, che, durante un’intervista con Caterina Balivo, ha rivelato come funziona il cinema hard e, tra ragionamenti e aneddoti, ha confessato un dettaglio curioso sulla differenza di guadagni tra uomo e donna: “Mediamente – ha spiegato la Nappi – le donne guadagnano di più a parità di popolarità. Perché ci sono tanti maschi che vogliono fare porno ma non tante femmine”. Un retroscena interessante non tanto per i maschietti che, come è prevedibile, ambiscono a girare film a luci rosse, ma perché denuncia un dato inedito: le donne nel porno scarseggiano e quelle che ci sono, sono ovviamente pagate di più rispetto agli uomini. Caterina Balivo le chiede anche se un ragazzino non possa arrivare a provare disagio verso il proprio corpo nel vedere gli attori super dotati dei film a luci rosse. Un interrogativo che si sono posti molti. Ma la Nappi rassicura: “In realtà nel porno c’è spazio per corpi di tutti i tipi. Ci sono addirittura i micro-dotati: c’è veramente di tutto. Alcuni miei colleghi superdotati hanno difficoltà a trovare partner in privato”. Un modo sottointeso per dire che esser superdotati non è sempre un vantaggio, anzi a volte può essere un handicap, perché la possibilità di trovare una donna intimorita dalle dimensioni di certi peni è elevata. Come disse una mia amica, nel mondo ci sono i Massimal, i Normal e i Minimal. Io una volta sono stata con un Massimal ma non ho goduto per niente. Ma aldilà di questo, è singolare come nel porno le donne abbiano finalmente trovato il modo di farsi pagare di più degli uomini, che pur aspirano a fare questo lavoro senza però dimostrarsi all’altezza della situazione rispetto alle donne. Come disse Rocco Siffredi, l’attore che ha lanciato la Valentina nazionale nel cinema hard: “Spesso mi tocca fare i provini più agli uomini che alle donne. Perché le donne già sanno come muoversi. Gli uomini no. Sono degli impacciati”. E se lo dice lui.