10. Sermone interruptus

Attenzione! Il seguente articolo fa parte di un romanzo erotico/comico/fantascientifico a puntate e, come tale, è riservato a un pubblico maggiorenne: se hai meno di 18 anni sei pregato di chiudere immediatamente questa pagina!

10. Sermone interruptus

«Ho voluto presentarvi prima questo spezzone per farvi capire il carattere di Baccabriciola Buzzurro.» – spiegò la dottoressa Lily Ruth Saltenberger Raden von Krausslofter «come avete potuto osservare si tratta della tipica ragazza di buona famiglia, molto credente: pudica, modesta e riservata. Un punto di riferimento all’interno della parrocchia. Come avete visto, quando non è al telefono, legge musica sacra oppure prega aiutandosi con quei grossi ceri. Qualche domanda?»

«Potrei avere una copia del video… per studiarlo con calma?» – chiese una voce roca a cui si aggiunsero numerosi “anch’io”.

Questo deve essere quello sporcaccione pervertito del nostro esperto informatico Louis Vermont Chicken!

«Sì, certamente: tutti avranno una copia…» – disse la dottoressa.

«Forse però è meglio se prima la passa solo a me così potrò preparare la versione “Director’s cut” per tutti…» – si intromise il direttore John Gordon Pot Sr. Snurf Kack Tualet.

«Ma io volevo la versione “raw”!» – protestò un’altra voce.

Possibile che il timido North West abbia avuto il coraggio di parlare? Evidentemente nel buio totale si sente più sicuro di sé…

«Silenzio laggiù!» – vociò il colonnello Tualet.

«Altre domande?» – chiese nuovamente la Saltenberger Raden.

«Ma non ha la “cosina” depilata?» – chiese una terza voce.

«Allora: qui non siamo all’asilo. Per chiarezza dobbiamo chiamare tutto con il suo nome corretto in maniera da evitare ambiguità, preferibilmente usando la terminologia scientifica dell’anatomia umana e in particolare femminile. Non dunque “cosina”, come ha detto lei, ma useremo il vocabolo corretto: “patata”. Le posso quindi rispondere che la signora Buzzurro ha la patata al naturale, con tutta la buccia per intendersi.»

«Ma anche di dietro mi è sembrato di vedere…» – continuò la stessa voce un po’ perplessa.

«È così: Baccabriciola ritiene che i peli siano un dono di Dio e che quindi sia peccato tagliarli o, comunque, depilarsi.»

«Ha senso» – si intromise padre Oliver Jack Orson Manmonner Rucola, l’esorcista della squadra, «secondo molti teologi anche i peli, non importa quanto corti, anche se minori di tre millimetri, hanno l’anima: tagliarli è quindi peccato, checche ne dica la legge.»

«Grazie padre Oliver per il suo chiarimento teo…» – lo ringraziò il colonnello prima di venire interrotto.

«Credo che qui sia però utile aggiungere delle ulteriori spiegazioni: caso vuole che due settimane fa il mio sermone abbia riguardato proprio il pruriginoso tema della ricrescita dei peli del pube rasati: non ci vorrà molto tempo e, vi renderete conto, sarà un quarto d’ora utile, se non per questa indagine sicuramente per le vostre anime. Dunque, citando San Tommaso, Dottore e Padre della Chiesa: “Jam tibi iste persuasit…”» – iniziò a spiegare padre Rucola, l’unica persona sulla quale il colonnello non riusciva a imporsi. Probabilmente ciò era dovuto alla severa educazione cattolica ricevuta all’orfanotrofio gestito dalle suore dell’ordine del “Buon Bambinel Ben Tirato Su” a forza di scudisciate, pane contemporaneamente sia secco che raffermo e acqua calda da bere.

«Uhm… pare che avremo un po’ di tempo per noi…» – sussurrò la dottoressa Saltenberger Raden von Krausslofter all’orecchio del capitano «Spero di non averla disturbata a strusciarmi sulla sua gamba: è che avevo un pizzicorino… e poi mi piacciono i suoi pantaloni ruvidi sulla mia patatina nuda, sa… solo che adesso è tutta irritata…»

La dottoressa sperava in una reazione dell’aitante capitano ma questi rimase passivo, senza osare muovere un muscolo.

Com’è deliziosamente timido – pensò Lily Ruth – un vero bocconcino maturo per essere gustato, sentiamo un po’…oh! oh!

«Uhm… mi pare che questo video abbia risvegliato il suo “interesse” eh, capitano?» – sussurrò la donna alitando lieve nell’orecchio del capitano e palpando con l’affusolata manina sinistra una notevole rigidità che si intuiva coartata dai pantaloni.

«Ma poverino! Così sta scomodo, no? Lasci che l’aiuti io a “distendersi” eh?» – disse la dottoressa facendo scivolare rapida la mano all’interno di pantaloni e mutande del capitano Patt Scott Jr.

Ma la Saltenberger Raden von Krausslofter non fece in tempo a sfiorare il vigoroso membro del capitano Mac Burgerein che fu chiamata a intervenire per evitare un’inaspettata tragedia: mentre la maggior parte della squadra si era addormentata per la noia alla seconda citazione in latino di padre Orson Manmonner Rucola, il nano assassino, che non riusciva a prendere sonno per colpa del caffè a cui non era abituato, aveva tentato di suicidarsi inghiottendo la propria lingua.

La dottoressa esperta di rianimazione, usando una tecnica bocca a bocca, riuscì con la propria lingua a tirar via dalla gola quella del nano. Poi, per farlo riprendere completamente, alternò l’insufflarli l’aria nei polmoni al porgergli il proprio seno da succhiare. Dopo diversi minuti di questo trattamento bocca-tetta il nano assassino tornò perfettamente in forze e la von Krausslofter commentò «Meno male che ce l’ha fatta: a questa età iniziano a mettere i dentini e a mordicchiare facendo parecchio male…»

Nel frattempo padre Rucola che, oblioso del dramma che stava svolgendosi a pochi passi da lui, aveva continuato imperterrito a citare oscuri concili del XII-XIV secolo, bolle papali dimenticate, brevi ancora più oscuri e vari teologi degli ultimi mille anni, adesso si apprestava a concludere la sua dotta quanto improvvisata presentazione «Lasciatemi terminare con una battuta: come scrisse l’inquisitore Nicolas Eymerich: “Moleste fers decessisse malleum maleficarum…”»

La dottoressa si risiedette così al “suo” posto sussurrando all’orecchio del capitano «Ma lo sa che il suo odore di maschio sudicio e sudaticcio che non si lava mi fa impazzire? Ora mi sembra ancor più intenso e pungente di prima… ma cosa? Ma capitano è stato birichino! La sua gamba adesso è tutta appiccicosa e scivolosa»

«{Lo ha fatto perché le avevo detto che la mia patatina si era irritata a strusciarsi sui suoi ruvidi e cattivi pantaloni?}» – gli disse facendo la vocina da bambina.

Il capitano Burgerein grugnì un virile e spartano assenso e Lily Ruth, commossa da tanta cavalleresca sensibilità, gli rispose «Allora permetta che mi sdebiti: dalla quantità di “succo dell’amore”, come diciamo noi scienziati, sui suoi pantaloni sicuramente il suo generoso membro avrà bisogno di una buona ripulita: oltretutto mi è rimasto in bocca il saporaccio della lingua del nostro nano assassino…»

Ma anche stavolta la dottoressa non fece in tempo ad attentare alla purezza del capitano Carl Patt che il colonnello dette l’ordine di riprendere la visione del filmato…

ProxPuntata

10. Sermone interruptusultima modifica: 2024-04-08T06:56:29+02:00da IpostasiRiflessa

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