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«E tu Chiesa rinuncia pure ai segni del potere. Non convertono nessuno. Ma non rinunciare al potere dei segni. È un potere povero che dà fastidio, perché disturba il manovratore»
(Don Tonino Bello, 7/3/1987)

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Il miracolo di Hawking è questo: aver patito tutti gli ostacoli che volevano paralizzargli la vita, e aver vissuto tutta la vita nella pienezza creativa e inventiva. La sua lezione scientifica è alta, ma la sua lezione umana è più alta ancora. Vinta la battaglia d’Inghilterra, Churchill ringraziò i piloti della Raf con queste parole: «Mai tanti dovettero così tanto a così pochi». Potremmo ricordare Hawking con una parafrasi: «Mai un uomo si spinse così lontano da una condizione così imprigionata».

 

 

Zygmunt Bauman

E’ la prospettiva dell`invecchiare ad essere ormai fuori moda, identificata con una diminuzione delle possibilità di scelta e con l`assenza di”novità”.

Quella”novità” che in una società di consumatori è stata elevata al più alto grado della gerarchia dei valori e considerata la chiave della felicità.

Tendiamo a non tollerare la routine, perché fin dall`infanzia siamo stati abituati a rincorrere oggetti “usa e getta”, da rimpiazzare velocemente.

 

Non conosciamo più la gioia delle cose durevoli, frutto dello sforzo e di un lavoro scrupoloso.

 

 

La donna cannone

Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno
Giuro che lo farò
E oltre l’azzurro della tenda nell’azzurro io volerò
Quando la donna cannone
D’oro e d’argento diventerà
Senza passare dalla stazione
L’ultimo treno prenderà
E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà
Dalle porte della notte il giorno si bloccherà
Un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
E dalla bocca del cannone una canzone suonerà
E con le mani amore, per le mani ti prenderò
E senza dire parole nel mio cuore ti porterò
E non avrò paura se non sarò bella come dici tu
Ma voleremo in cielo in carne ed ossa
Non torneremo più
Na na na na na na
E senza fame e senza sete
E senza ali e senza rete voleremo via
Così la donna cannone
Quell’enorme mistero volò
Tutta sola verso un cielo nero nero s’incamminò
Tutti chiusero gli occhi nell’attimo esatto in cui sparì
Altri giurarono e spergiurarono che non erano stati lì
E con le mani amore, con le mani ti prenderò
E senza dire parole nel mio cuore ti porterò
E non avrò paura se non sarò bella come vuoi tu
Ma voleremo in cielo in carne ed ossa
Non torneremo più
Na na na na na na
E senza fame e senza sete
E senza ali e senza rete voleremo via
Compositori: Francesco De Gregori

DONNA

Voglio Una Donna

Roberto Vecchioni

 

Una canzone di Natale che le prenda la pelle
E come tetto solo un cielo di stelle;
abbiamo un mare di figli da pulirgli il culo:
Che la piantasse un po’ di andarsene in giro
La voglio come Biancaneve coi sette nani,
noiosa come una canzone degli “Intillimani”

Voglio una donna “donna”,
donna “donna”
donna con la gonna,
gonna gonna
Voglio una donna “donna”
donna “donna”
donna con la gonna
gonna gonna

 

Prendila te quella col cervello,
che s’innamori di te quella che fa carriera,
quella col pisello e la bandiera nera
la cantatrice calva e la barricadera
che non c’e mai la sera…

Non dico tutte: me ne basterebbe solo una,
tanti auguri alle altre di più fortuna
Voglio una donna, mi basta che non legga Freud,
dammi una donna così che l’assicuro ai “Lloyd”
preghierina preghierina fammela trovare,
Madonnina Madonnina non mi abbandonare; Voglio una donna “donna”
donna “donna”
donna con la gonna
gonna gonna
Voglio una donna “donna”
donna “donna”
donna con la gonna
gonna gonna

Prendila te la signorina Rambo
che s’innamori di te ‘sta specie di canguro
che fa l’amore a tempo
che fa la corsa all’oro
veloce come il lampo
tenera come un muro
padrona del futuro… Prendila te quella che fa il “Leasing”
che s’innamori di te la Capitana Nemo,
quella che va al “Briefing”
perché lei è del ramo,
e viene via dal Meeting
stronza come un uomo
sola come un uomo