ha sminuito la torta.

Gamba oltre, se non ti dispiace,
questa è una piroetta molto esigente,
se ti crampo ti prego indulgenza,
la vita spesso non supporta.

Sto già entrando nel tratto finale,
di questa gara scivolosa,
con agile oscillazione sto arrivando.

Lo strumento era molto appiccicoso,
lei si è lamentata, confessando,
e le forbici così libidine!

 

 

 

 

 

 

Era un paesaggio calmo, come se fosse dipinto, nulla si muoveva, niente sembrava, il vento non si aggrovigliava amorevolmente tra i rami dei ceibo né il flusso attorno alle pietre affilate. Era un paesaggio immobile, sterile anche nella sua abbondanza. E per dargli vita, un giorno la luce bianca e lunare del tuo seno si riversò su di lui. E per porre fine alla monotonia delle pianure, sorsero le increspature dei fianchi. E per riposare il mio corpo stanco, il sogno che è venuto dalle tue braccia che mi scuote e mi canta una melodia silenziosa ( che solo lei conosce ) E gli uccelli senza cielo del mio paesaggio hanno finalmente allungato le ali lo spazio inesauribile del tuo sguardo. E ho smesso di essere un paesaggio per essere un uomo e amarti senza rimedio, senza sosta.

 

 

 

 

Preferisco mantenere sentimenti e aneddoti in questo spazio che è mio per lei, anche se altre persone lo condividono. E so che ad un certo punto della mia vita, in futuro, rileggere queste linee ci farà sorridere, piangere, eccitarci, ricordare … ci porterà saudade di chi siamo oggi, ora.

Giardinieri che conosco, quelli che hanno servito nei giardini di re e regine, che hanno coltivato giungle nel deserto, hanno piantato rose blu sulla Luna, Mi è stato detto che non hai ancora visto un focolaio verde come questo che esiste tra di noi.