L’amore e il timore della folla

L’amore – e, di conseguenza, il timore – della folla è infatti, in tutti gli uomini, uno dei moventi più irresistibili, sia che cerchino di piacere agli altri, di far colpo su di loro, sia di persuaderli che li disprezzano; nel solitario, la stessa clausura assoluta e protratta sino alla morte ha spesso alla radice un amore sfrenato per la folla, a tal punto più forte di ogni altro sentimento che nell’impossibilità di riscuotere, quando esce, l’ammirazione della portinaia, dei passanti, del cocchiere in sosta, preferisce non esserne mai veduto, e rinunciare così a qualsiasi attività che lo costringa a uscire.

M. Proust, Nomi di paesi: il paese

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori

File:G. Caillebotte - Jeune homme à la fenêtre.jpg - Wikimedia Commons