L’essere amato è, volta a volta, il male e il rimedio

D’altronde, è tipico dell’amore renderci al tempo stesso più diffidenti e più creduli, farci sospettare di colei che amiamo più in fretta che di chiunque altra, e prestare più facilmente fede ai suoi dinieghi. Bisogna amare per curarsi del fatto che non tutte le donne sono oneste, vale a dire per accorgersene; e bisogna amare anche per augurarsi, cioè per assicurarsi, che ve ne siano. È umano cercare il dolore, e desiderare poi di liberarsene al più presto. Le affermazioni capaci di riuscirvi ci sembrano facilmente vere, non si sta a sottilizzare troppo su un calmante che agisce. E poi, per quanto multiforme, l’essere amato è comunque in grado di presentarci due personalità essenziali, a seconda che ci appaia nostro oppure impegnato a tendere i suoi desideri altrove. La prima di tali personalità possiede il particolare potere che ci impedisce di credere alla realtà della seconda, il segreto specifico per placare le sofferenze provocate da quest’ultima. L’essere amato è, volta a volta, il male e il rimedio che sospende e aggrava il male.

M. Proust, Sodoma e Gomorra II

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori

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Albertine

Stéphane Heuet, Albertine