Le donne un po’ difficili

Abbiamo visto una donna, semplice immagine nello scenario della vita, profilarsi come Albertine sullo sfondo del mare; ed ecco che possiamo, quell’immagine, staccarla, posarla accanto a noi, ed esaminare a poco a poco il suo volume, i suoi colori, come se l’avessimo messa dietro le lenti d’uno stereoscopio. È per questo che solo le donne un po’ difficili, quelle che non riusciamo subito a possedere, che non sappiamo nemmeno, in principio, se potremo mai possedere, sono davvero interessanti. Perché conoscerle, avvicinarle, conquistarle, è far variare di forma, di grandezza, di rilievo l’immagine umana, è una lezione di relativismo nell’apprezzamento d’un corpo, d’una vita di donna, che è bello poi rivedere quando ridiventa una silhouette senza spessore nello scenario della vita. Le donne che incontriamo per la prima volta da una mezzana non sono interessanti, perché rimangono invariabili.

M. Proust, La parte di Guermantes II

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori