Gli orologi interiori

[…] –  gli orologi interiori assegnati agli uomini non sono tutti regolati sulla stessa ora. Uno suona l’ora del riposo mentre l’altro suona quella del lavoro, uno quella del castigo che il giudice deve infliggere quando nel colpevole è già suonata da tempo quella del pentimento e del perfezionamento interiore. Ma a chi fosse venuto a trovarmi o m’avesse fatto cercare io avrei avuto il coraggio di rispondere che avevo, per cose essenziali di cui era necessario che venissi messo al corrente senza indugio, un urgente, capitale appuntamento con me stesso. E tuttavia, sebbene vi sia uno scarso rapporto fra il nostro io vero e l’altro, a causa dell’omonimia, e del corpo in comune fra i due, l’abnegazione che ci fa sacrificare i doveri più facili sembra agli altri egoismo.

Marcel Proust, Il Tempo ritrovato

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori