“Nel saggio più sontuosamente colto sulla moda, Mai il mondo saprà, Quirino Conti pone Saint Laurent tra gli énervés proustiani, e ricorda come il couturier tenesse incorniciate sulla scrivania nello studio di Avenue Marceau, come fosse lo specchio che rifletteva la sua incapacità di vivere, questo brano della Recherche: “…Tutto ciò che abbiamo di grande ci viene dai nervosi; sono loro e non altri che hanno fondato le religioni e creato capolavori. Mai il mondo saprà quanto deve loro; e soprattutto quanto loro hanno sofferto per produrlo…”.
da un articolo di Natalia Aspesi
Lo stilista nello studio-atelier in Avenue Marceau