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Ascari: I Leoni d' Eritrea. Coraggio, Fedeltà, Onore. Tributo al Valore degli Ascari Eritrei.

 

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L'Ascaro del cimitero d'Asmara.

Sessant’anni fa gli avevano dato una divisa kaki, il moschetto ‘91, un tarbush rosso fiammante calcato in testa, tanto poco marziale da sembrare uscito dal magazzino di un trovarobe.
Ha giurato in nome di un’Italia che non esiste più, per un re che è ormai da un pezzo sui libri di storia. Ma non importa: perché la fedeltà è un nodo strano, contorto, indecifrabile. Adesso il vecchio Ghelssechidam è curvato dalla mano del tempo......

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Le forze coloniali Ordinamento militare generale dell'Eritrea

Post n°223 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da wrnzla

Tratto da: www.regioesercito.it

Le forze coloniali
Ordinamento militare generale dell'Eritrea

 L'Eritrea era retta da un Governatore, il quale, per la sicurezza e la difesa della colonia, aveva a sua disposizione il R. Corpo di truppe coloniali dell'Eritrea, così ordinato:

 a) Comandi: Comando del R. Corpo (con i vari uffici); comando dell'artiglieria; comando del genio: tutti con sede ad Asmara. Normalmente la forza del R. Corpo si aggirava in tempo di pace sui 12.000 uomini.

 b) Truppe: tutte indigene. Indipendentemente dai battaglioni distaccati in Libia, nel gennaio 1919 c'erano in Eritrea 8 battaglioni indigeni, formati su 4 compagnie e 1 sezione mitragliatrici someggiata ciascuno (forza di ogni battaglione: 17 ufficiali e 530 uomini di truppa). Questi battaglioni, l'anno dopo, 1920, furono ridotti a 6.

Con l'ordinamento adottato il 1° febbraio 1922, si ebbero:

- 5 battaglioni indigeni eritrei (riduzione quindi di 1 battaglione); armamento: fucile o moschetto mod. 1891 e mitragliatrice Fiat mod. 1914; ciascun battaglione su 4 compagnie e ciascuna compagnia su 2 mezze compagnie e i sezione mitragliatrici;

- 1 compagnia costiera, su 2 mezze compagnie e i sezione mitragliatrici; senza mezzi di someggio;

- 1 squadrone indigeni, su 2 plotoni e i sezione mitragliatrici;

- 3 batterie da montagna indigeni, ciascuna su 4 pezzi da 65/17 e 2 mitragliatrici P. B. (preda bellica);

- 2 compagnie cannonieri indigeni, ciascuna su 4 sezioni; erano addette alle opere di fortificazione armate con cannoni da 70 mont., da 77, da 1oo, lanciabombe Stokes e mitragliatrici P. B.;

- 1 compagnia del genio, con i plotone zappatori, i plotone telegrafisti e i plotone radiotelegrafisti e fotoelettricisti (era mista di italiani e indigeni);

- 1 sezione di automobilisti (mista di italiani e indigeni);

- 1 drappello servizi presidiari, che comprendeva i militari indigeni per i servizi di presidio;

 - 1 deposito reclutamento per la Libia e Somalia, che si occupava dei militari reclutati e in assegnazione ai battaglioni distaccati in Libia e in Somalia.

Con decreto n. 1786 del 17 dicembre 1931 (1) l'ordinamento delle truppe venne un po' ritoccato. I battaglioni, per es., furono costituiti su 3 compagnie fucilieri e 1 compagnia mitragliatrici con 4 sezioni di 2 squadre ciascuna. Le compagnie cannonieri furono portate su 3 sezioni, e la compagnia del genio passò su 2 plotoni: 1 plotone telegrafisti e telefonisti e 1 plotone radiotelegrafisti e fotoelettricisti. Nelle truppe erano comprese:

- truppe italiane, sia in servizio permanente (ufficiali e militari di truppa dell'Esercito, preferibilmente volontari), sia in congedo (ufficiali e militari di truppa in congedo illimitato residenti in colonia);

- truppe indigene, reclutate con arruolamenti volontari; potevano contrarre una o più ferme, allo scadere delle quali passavano a far parte della milizia mobile per tutto il periodo in cui erano giudicati atti alle armi.

Oltre alle forze regolari sopra accennate, vi erano anche 8 «bande armate» per il servizio di polizia, le quali erano destinate a costituire in caso di guerra i nuclei di formazione per le bande di guerra.

c) Servizi. Il Corpo coloniale disponeva dei seguenti servizi:

- Servizio sanitario, con direzione di sanità presso il comando del R. Corpo, 3 ospedali coloniali e infermerie varie.

- Servizio di commissariato, con un ufficio del commissariato presso il comando R. Corpo e magazzini vestiario ed equipaggiamento. Per il servizio del vettovagliamento relativo alle truppe nazionali veniva fornita la razione viveri analoga a quella metropolitana, tranne la carne che era di 400 grammi; per quello relativo alle truppe indigene, provvedevano direttamente queste ultime; per i quadrupedi veniva assicurato, attingendo dalle risorse locali orzo, dura e fieno.

- Servizio d'artiglieria. Ne era capo lo stesso comandante d'artiglieria del R. Corpo, coadiuvato da un ufficio materiale. Vi erano un magazzino di mobilitazione e rifornimento ad Asmara, magazzini vari staccati e un laboratorio militare. Personale prevalentemente indigeno.

- Servizio del genio. Ne era capo lo stesso comandante del genio del R. Corpo, coadiuvato dagli uffici materiale, lavori e fortificazione. Vi erano un reparto deposito e un laboratorio del genio. Personale prevalentemente indigeno.

- Servizio veterinario, con un ufficio di veterinaria presso il comando del R. Corpo e una infermeria quadrupedi.

- Servizio trasporti. Per quello a traino animale vi provvedeva un «drappello treno», provvisto di muli, muletti e carrette; per quello a traino meccanico vi provvedeva una «sezione automobilisti». Personale prevalentemente indigeno.

- Servizio della giustizia militare, con un tribunale.

 d) Ai fini della circoscrizione territoriale militare il territorio della colonia era diviso in 5 comandi di zona e i comando di sottozona.

La forza in congedo era costituita:

- dagli ufficiali, sottufficiali e militari di truppa nazionali in congedo residenti in Eritrea;

- dai militari indigeni in congedo, inscritti. negli appositi ruoli nei quali restavano finché atti alle armi.

In caso di guerra concorrevano alla difesa della colonia, con apposita chiamata (chitet), tutti gli indigeni atti alle armi non aventi obbligo di servizio militare.

Ai primi del 1935, per fronteggiare la grave situazione che si era determinata con l'Impero d'Etiopia, e di cui é stato detto prima, venne ordinata in Eritrea la mobilitazione, al termine della quale poterono essere costituiti:

- 1 comando di corpo d'armata indigeni d'Eritrea;

- 2 comandi di divisione indigeni d'Eritrea; 4 comandi di brigata mista;

- 8 comandi di gruppo di battaglioni indigeni d'Eritrea; 27 battaglioni indigeni d'Eritrea; I battaglione costiero;

- 1 battaglione mitraglieri indigeni; i compagnia carri veloci d'Eritrea; i gruppo squadroni indigeni;

- 4 gruppi da montagna indigeni (12 batterie);

- 2 gruppi autotrainati misti (6 batterie);

- servizi vari.

 Allo svolgimento della campagna di Etiopia, l'Eritrea portò, col suo contingente militare e con i suoi lavoratori, un valido contributo.

Terminata la campagna con la conquista dell'Impero di Etiopia, tutte le forze armate dell'Eritrea vennero comprese, secondo una concezione unitaria del Governo di tutte le terre dell'Africa orientale italiana, nel nuovo ordinamento militare generale dell'Impero.

NOTE

(1) Con decreto n. 1 del 4 gennaio 1923 venne concesso al R. Corpo di truppe coloniali dell'Eritrea, l'uso della bandiera nazionale.

BIBLIOGRAFIA

"L'esercito italiano fra la 1a e la 2a Guerra mondiale. Novembre 1918-Giugno 1940" USSME, Roma, 1954, pagg. 163-166.

 
 
 

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   Agli Ascari d'Eritrea 

- Perchè viva il ricordo degli Ascari d'Eritrea caduti per l'Italia in terra d'Africa.
- Due Medaglie d'Oro al Valor Militare alla bandiera al corpo Truppe Indigene d'Eritrea.
- Due Medaglie d'Oro al Valor Militare al gagliardetto dei IV Battaglione Eritreo Toselli.

 

 

Mohammed Ibrahim Farag

Medaglia d'oro al Valor Militare alla Memoria.

Unatù Endisciau 

Medaglia d'oro al Valor Militare alla Memoria.

 

QUESTA è LA MIA STORIA

.... Racconterà di un tempo.... forse per pochi anni, forse per pochi mesi o pochi giorni, fosse stato anche per pochi istanti in cui noi, italiani ed eritrei, fummo fratelli. .....perchè CORAGGIO, FEDELTA' e ONORE più dei legami di sangue affratellano.....
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A DETTA DEGLI ASCARI....

...Dunque tu vuoi essere ascari, o figlio, ed io ti dico che tutto, per l'ascari, è lo Zabet, l'ufficiale.
Lo zabet inglese sa il coraggio e la giustizia, non disturba le donne e ti tratta come un cavallo.
Lo zabet turco sa il coraggio, non sa la giustizia, disturba le donne e ti tratta come un somaro.
Lo zabet egiziano non sa il coraggio e neppure la giustizia, disturba le donne e ti tratta come un capretto da macello.
Lo zabet italiano sa il coraggio e la giustizia, qualche volta disturba le donne e ti tratta come un uomo...."

(da Ascari K7 - Paolo Caccia Dominioni)

 
 
 
 

 
 
 
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