uffa....che noia

CHIAMALO AMORE...

Di una sola cosa ero sicuro, c'avevo preso gusto a scrivere nel blog.

Messaggio n. 29 del 28.03.2006:

"Senza parole.

Ho scoperto il gusto di scrivere. Non credevo mi sarebbe piaciuto tanto esternare emozioni, sentimenti, sfoghi personali e banalità, è una sensazione di liberazione che non avevo mai provato, anche perché con le parole ci riesco meno, non riesco ad esprimermi parlando, anche se parlo tanto, un po’ per convenzione un po’ per lavoro. Tendo, comunque, a chiudermi ed a restare solo, e a dire la verità ci sto bene da solo. Posso dire di essere un solitario, e forse per questo ci ho provato gusto nello scrivere, perché nonostante comunichi con tante persone, rimango solo da questa parte dello schermo, e ci sto bene"

Come al solito, i suggerimenti più confortanti venivano da lei.

bridjet_2005:

<<il blog serve a questo, ad appoggiare i pensieri a dargli un nome, una forma, e rileggerli a volte serve a farti capire come risolvere certi questioni. È come guardarsi allo specchio per vedere se l'abito che indossiamo ci sta bene o meno. Fallo finche ne avrai voglia e stimolo, magari restando con i piedi per terra. Vivere basandoti sui tuoi "doveri", e le scelte che ne derivano dalla vita reale, e magari quando gira male, cercare qui dentro la tua oasi per respirare, ma sopratutto vivere minuto per minuto, senza aspettative. Il bello è quello, la vita è quella cosa che ti sorprende e ti interrompe mentre sei preso a progettare (john lennon), e soprattutto, ricorda, coerenza>>

Era stata lei a darmi un freno, lasciando aperto uno spiraglio a tutte le possibilità. Mi disorientava ma allo stesso tempo mi intrigava sempre più. Poi ci fu un periodo dove mi mancavano idee per pubblicare nuovi post, un po’ perché il lavoro mi portava via molto tempo, ed un po’ perché ero in un periodo particolare. Incontri imprevisti avevano scombussolato il mio umore. Ed allora…

Messaggio n. 32 del 06.04.2006:

"Pausa di riflessione.

Forse è presto per avere una pausa di riflessione, e solo che in questi giorni ho poca voglia di mettermi in discussione. Ogni tanto mi prendono questi periodi di apatia totale, mi isolo, naturalmente non fisicamente, ma cerco solo di non pensare a niente e di applicarmi il meno possibile per far si che la mente sfoghi tutto lo stress accumulato, già perché nonostante la mia vita sia quasi perfetta, o per lo meno c'è chi sta peggio di me, anch'io tra lavoro, vita sociale e vita familiare sono soggetto allo stress quotidiano. Spero che questo periodo non duri ancora molto"

Ero proprio a terra con il morale, non riuscivo a reagire, fino a quando non arrivò, lei, in mio soccorso.

bridjet_2005:

<<siamo più o meno nella stessa fase. Ricorda il blog serve a scrivere i propri pensieri, le proprie sensazioni, ma non siamo obbligati a farlo quando non ne abbiamo voglia, non dobbiamo scrivere tanto per aggiungere un post. E poi con un tempo da schifo come questo, il cervello si rifiuta di pensare>>

xxxmalizioso:

<<grazie per esserci sempre>>.

Mi aveva aperto gli occhi, dovevo scrivere le mie sensazioni, ciò che provavo e come mi sentivo. L'incontro con una mia ex, una persona che era stata molto importante per me, nel bene e nel male, mi diede l'occasione per sfogare i miei disaggi, che mi portavo dentro da troppo tempo. Decisi di affrontare i miei scheletri nell'armadio scrivendolo attraverso il blog. Incominciai a scrivere di tutte le vicissitudini passate insieme alla mia ex, più scrivevo più i ricordi riaffioravano. Il primo post fu un successo, tutti mi chiedevano di continuare, che la storia piaceva, che era intrigante e passionale. La più accanita di tutte era proprio bridjet, mi invogliava ad andare avanti, dicendomi che ne sarebbe uscito fuori qualcosa di buono, e che facevo bene a sfogarmi così, che poteva farmi solo bene. Dopo qualche post ci presi gusto, scoprii un lato di me che non sapevo di avere. Scrivere storie, anche se erano esperienze vissute in prima persona. La storia riscuoteva un vero successo, e  post su post si appassionavano sempre più persone. Man mano che scrivevo alcune accanite lettrici di questo racconto mi consigliavano di farne un libro, anche bridjet era di questa idea. L'idea era carina, così raccolsi tutti i post in un file word. Vennero fuori un centinaio di pagine di racconto, che parlavano di quello che avevo combinato negli ultimi venti anni, concludendosi con il mio matrimonio e con la vita che mi ritrovo adesso. Prima  della pubblicazione degli ultimi post, a racconto già finito, inviai, tramite e-mail, il tutto a qualche amica del blog, per farne valutare ed avere un giudizio globale sull'opera finita, scelsi quelle che più mi avevano seguito in questo progetto, insomma, quelle che mi avevano dato la spinta per continuare. È inutile dire che fra queste c'era bridjet. I commenti furono molto gratificanti.

eranaeala:

<<la storia è bellissima, scritta molto bene. È questo il modo in cui tutti dovrebbero vivere>>.

cathy63:

<<tu hai avuto un percorso di vita, simile a tanti altri, col pregio di sapere leggerti dentro, anche quando eri indecifrabile, e di mettere in discussione ciò che era discutibile, ma di costruire quando era il momento di agire. Sei cresciuto e meritavi una donna matura accanto ed M. lo è da sempre, l'altra dovrà ancora imparare ad amare sul serio, magari soffrendo davvero ed assumendosi le responsabilità che la scelta comporta. Come hai fatto tu.

PS: ma ora non leggeremo più di te? Mi mancano già i tuoi racconti>>

daniela85415:

<<Ore 05.39 di mattina ho appena terminato di leggere il racconto. Le pagine sono scivolate via, non riuscivo a staccarmi, lineare, allegro e drammatico al tempo stesso. Pieno di sentimento. Le emozioni arrivano dritte al cuore, si vivono. Mi è piaciuto un cifra. Detto tra noi se non prende piede come libro "sono delle teste di cazzo". Non voglio esprimere nessun commento personale sulla storia, sarebbe troppo facile e scontato, un'unica cosa posso dirti, comunque tu la pensi, hai i coglioni grandi come la tua anima quindi ti meriti una vita… da Dio". Notte, anzi buon giorno… bah! fai un po' tu>>.

barbie_new:

<<Non ci posso credere! Hai amato una donna che alla fine non hai più voluto. Significa che in realtà amavi il fatto di non poterla avere, la tensione, il desiderio, che si sono smorzati nel momento in cui quella tensione è finita, in cui il desiderio si è concretizzato. Paradossalmente l'amore sembrerebbe proprio questo "tensione e desiderio per ciò che non si ha". L'Amore eterno, allora, è quello che non si realizza? Incredibile! Ma stupendo! Comunque tutto è bene quel che finisce bene>>

bridjet_2005:

<<innanzitutto sono onorata di poter leggere il finale in anteprima. Ho letto tutto il romanzo, e sopratutto nelle parti di cui non ero a conoscenza ho prestato attenzione rileggendo parola per parola. Leggerti è stato come lasciarsi prendere da un film, un film d'amore, di quelli che ti strappano l'anima da dentro, perché, chi più chi meno ha i suoi fantasmi d'amore che si trascina dietro. Comunque hai avuto fegato e sei stato fortunato perché Gloria ti ha amato sul serio. Tienila stretta questa donna, rispettala perché ti ha dato la prova d'amore più importante di tutte, quello che io tanto predico. Sei un uomo con le palle, potevi temporeggiare, arrampicarti sui vetri, mentire a te stesso, fare il coglione e invece… hai le palle! Adoro tua moglie, ha le palle anche lei, perché amare incondizionatamente, con coraggio, sapeva cosa voleva, voleva te e ha saputo riprenderti. Vostro figlio sarà una grande persona. Zia bridget gli vuole già bene>>.

Non potevo essere più contento. Mi sentivo onorato da tutti quei complimenti, eppure erano solamente esperienze e sfoghi personali, di una storia vissuta tempo addietro. Insomma, mi sentivo un vero scrittore, il mio narcisismo non finiva mai di sorprendermi. Tutta questa euforia scomparve qualche giorno più tardi. Come ogni mattina apro il blog di bridjet e trovo un post che mi lascia perplesso. Era arrabbiata con me, o per lo meno così credevo. Il fatto che il post aveva troppe coincidenze che lasciavano pensare che il diretto interessato fossi io. Mi sentii crollare il mondo addosso, non sapevo cosa pensare, gli lasciai un commento per avere delle spiegazioni, ma ero troppo sconvolto, ero stato colpito nell'intimo, dovevo reagire. Così scrissi un post.

Messaggio n. 93 del 13.07.2006:

"Delusione.

Perché? Vi è mai capitato svegliarvi la mattina, con tutti i buoni propositi, e pensare: "oggi sarà un gran giorno". Ma poche ore dopo, capire che sarà una giornataccia. Questo è quello che mi è successo oggi. Come tutti i giorni la sveglia suona alle 05:50, mi alzo, anche se ho poca voglia, come tutte le mattine del resto, mi preparo con cura e dopo aver svolto tutto il rituale mattutino, scendo e vado al bar. Come primo sintomo, di quello che mi aspetta, litigo con la barista, una sciocchezza, punti di vista diversi, ma dovrebbe farmi capire che oggi non è proprio  giornata. Alle 07:00 sono in ufficio, collego i computer in rete e, mentre aspetto che arrivino gli operai, apro il blog per salutare gli amici della rete. Il mio primo pensiero va a lei, la mia più cara amica. Ha scritto un nuovo post, lo leggo con cura, mi viene un tonfo al cuore. Mi accorgo subito dal tono che è incazzata nera, chissà cosa sarà successo per scrivere così. Non ci do molto peso, anche perché a volte gli capitano questi periodi bui, incomprensioni con qualcuno oppure viene attaccata deliberatamente senza un motivo valido, per qualche pensiero espresso e non condiviso. All'improvviso la rivelazione. Nel post sono citato anch'io, mi definisce un ever green, quello che soffre per amore, quello che è stato mollato dalla ragazza, lui il tenerone dal cuore spezzato, che scrive post su post sulla sua  "Silvia rimembri ancora", ma che magari è pure sposato e il suo unico obbiettivo è, scoparsi quante più bloggers possibile (scusa se ti rubo questo pezzo del post). Cosa ho fatto per meritarmi questo. Eppure sono stato sempre sincero, certo non sarò uno stinco di santo, ma non ho mai mentito, c'è scritto da sempre, nella mia scheda, che sono sposato, e per lo più non ho mai, e sottolineo mai, cercato di abbordare nessuno. Magari mi sono lasciato andare a qualche battuta, qualche doppio senso, ma è nella mia indole, sono fatto così. Ho scritto post della mia gioventù, mettendomi in gioco e accettando tutte le conseguenze che ne potevano derivare. Ci sono stati commenti piacevoli e non, veramente sono stati più quelli piacevoli, ma anche subendo quelli cattivi sono sempre andato avanti. Anche grazie ai tanti amici che mi sostenevano. E lei mi è stata sempre vicina, dal principio, spronandomi a continuare con consigli ed appoggio morale. La delusione più grande è per il fatto di essere stato trattato così senza un motivo, o quanto meno senza una spiegazione".

Nonostante mi fossi sfogato per bene non si alleviava il mio dolore. Gli volevo troppo bene, e subire un attacco così fu come ricevere una coltellata in pieno petto. Eppure quando ero stato preso di mira da alcuni bulli, che per divertirsi incominciarono ad offendere, lei fu una mia accanita sostenitrice. Allora perché mi stava facendo questo. Arrivarono un mare di commenti di sostegni, amici che cercavano di confortarmi, ma non riuscivo a non pensarci, ma soprattutto ci stavo troppo male. Ma allora per tutto questo tempo sono stato preso in giro? Il solo pensiero mi faceva rabbrividire. Per di più tardava a farsi sentire, era come aspettare una sentenza di colpevolezza, fino a quando mi inviò un commento anche lei.

bridjet_2005: