AIUTO!!!

Post n°90 pubblicato il 07 Luglio 2006 da xxxmalizioso

Finalmente è stato terminato! Adesso voglio provare a pubblicarlo. Però, qnt difficoltà, ho girato un pò in rete, e nn è così semplice. Ci vogliono soldi, ma qst nn è un problema, ma ci vuole anche tanta professionalità e trovare un editore che ti sappia consigliare, senza che pensi solo ai propri interessi nn è semplice.

Ho iniziato le correzione e l'impaginazione, caxxo che lavoraccio. Mi manca un piccolo dettaglio e nn so proprio decidermi.

NON HO UN TITOLO DA DARGLI. AIUTOOO!!!

Sono graditi qlss suggerimenti... confido in voi

Infine, volevo ringraziare tutte/i qll che passando dal blog hanno lasciato i loro cmnt... siete state/i stupendi, ed in + mi avete dato la forza di portare avanti qst idea... certo nn dev'essere stato facile sopportarmi x tutto qst tempo...

Un grazie particolare, senza togliere niente a nessuno, va a bridjet... lo so che ritieni di nn aver fatto niente di così speciale, ma mi sei stata sempre vicina, dall'inizio, e mi hai incoraggiato a scrivere... qnd nn smetterò mai di ringraziarti... TVTTTTB

 
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E SE L'AMORE ETERNO ESISTESSE?38

Post n°89 pubblicato il 06 Luglio 2006 da xxxmalizioso

Così è stato qlk anno + tardi ho sposato M. e fra qlk mese mi renderà papà. Vi chiederete ma allora ti ha perdonato? Veramente no, xkè ogni occasione è buona x rinfacciarmelo, anche se nn accade spesso. Con xxxxxx sono stato chiaro, dicendogli che volevo avere anch’io una famiglia e vivere una vita serena, ma nn con lei. Spero solo che abbia capito, anche xkè come l’altra volta da la colpa ad M..

Che dire qst è la storia di un uomo che ha amato x tutta la sua gioventù una donna che alla fine nn ha + voluto. Ho fatto la cosa giusta? Qst è irrilevante, l’importante è che oggi sono felice della mia vita, e nn ho nessun rimpianto di qll che ho fatto, anche se nn sono molto fiero di me stesso su alcune cose, ma sono sicuro… rifarei tutto senza pensarci su 2 volte.

FINE.

 
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E SE L'AMORE ETERNO ESISTESSE?37

Post n°88 pubblicato il 05 Luglio 2006 da xxxmalizioso

Ci incontrammo in una stradina poco trafficata. Appena arrivata, parcheggiò e si infilò nella mia auto. Incominciammo a parlare del + e del meno, lavoro, casa e cose del genere. Ma nn durò molto xkè come potevo prevedere appena stavamo zitti a guardarci incominciavamo a baciarci, eravamo come calamite, nn riuscivamo proprio a staccarci. I sensi di colpa? Li avevo appena, lei andava via, ma qnd stavo con lei mi dimenticavo di tutto. Che fosse sposata e x di più aveva una figlia, ma la cosa + grave era che dimenticavo anche M.. Come potevo fargli una cosa del genere. Forse, anzi, sicuramente, aveva ragione mia mamma ero uno stronzo maschilista. Qst durò x un po’. Qnd mi decisi di mollarla, xkè capivo che nn poteva andare avanti e nn era giusto nei confronti dei relativi partner, lei mi stravolse con una proposta quasi indecente:

<<Cosa ne diresti se domani passiamo tutto il pomeriggio insieme. Dico a mia cugina che ho delle commissioni da fare, così ho il pomeriggio libero>>

<<Ecco nn lo so, forse ho delle cose da fare, fammi pensare un po’…… che devo dire…… ma certo che ci stò, nn sono così pazzo. Allora dove andiamo?>>

<<Nn lo so, organizza tu. Ci vediamo domani allo stesso orario e mi fai sapere il programma della giornata>>

Passai tutto il tempo a cosa potevo organizzare. Il giorno seguente, anche se avevo pensato a tutto, ero un po’ insicuro sul da farsi. Sarebbe stato meglio ascoltare le mie insicurezze. Ci incontrammo al solito posto:

<<Allora cosa si fa? Dove mi porti?>>

<<Incominciamo a vedere dove parcheggiare la tua auto. Cosa ne diresti di andare a Salerno? Lo so che è lontano, però mi sembra una cosa carina>>

<<Mi piace l’idea. La macchina la possiamo lasciare anche qua>>

Salì in macchina e ci dirigemmo verso Salerno.

<<Che facciamo arrivati a Salerno>>

<<Te la senti di venire in hotel con me?>>

Restò in silenzio, si fece seria. Insomma pensava a cosa dirmi. L’avevo buttata lì così, sapendo quasi sicuramente che m’avrebbe detto di no. Infatti, mi sbagliavo:

<<Ok, ma nn ti prometto niente>>

Appena avuta la risposta incominciai dare gas alla macchina accelerando, nn volevo perdere tempo. Arrivati a destinazione e sbrigate le procedure di routine, salimmo in camera. Restammo x un po’ seduti sul letto a parlare, e poi mi si buttò addosso, ero sconcertato x qnt iniziativa avesse maturato. Dopo l’inizio un po’ a rallentatore mi lasciai andare ed andammo fino in fondo. Pensandoci bene era la prima volta, dopo 10 anni e 4 da fidanzati, che avevamo portato a termine i nostri intenti. Dopo aver fatto una bella sudata, ci rilassammo e restammo un po’ a parlare. Mi racconto di qll che aveva fatto tutto il tempo che nn siamo stati insieme. Poi la rivelazione:

<<Sono disposta a mollare tutto se me lo chiedi>>

E chi se l’aspettava. Ed ora che faccio? Nn risposi restai in silenzio.

<<Xkè nn dici niente>>

<<Cosa vuoi che ti dica. Mi hai preso alla sprovvista, nn so cosa pensare>>

<<Allora pensaci>>

Il discorso nn proseguì. Era ora di andare via, x mia fortuna. L’accompagnai senza nessun problema, almeno era qll che credevo. Mi chiamò qlk mattina + tardi:

<<C’è un problema! Mio marito ha scoperto tutto, cosa si fa adesso?>>

<<Bho! È una situazione a cui nn avevo pensato, ho bisogno di rifletterci un pò>>

<<Fammi sapere che intenzioni hai, ormai bisogna prendere una decisione>>

Riagganciai, la prima cosa da fare era chiamare M. e dirle tutto. Lo feci, ma sapeva già tutto, il marito di xxxxxx l’aveva chiamata prima di me:

<<Come hai potuto farmi qst>>

<<Scusa nn me ne sono reso conto, è stato + forte di me. Credimi mi dispiace, vorrei rimediare ma nn so come fare>>

<<Senti la vita è tua e la gestisci come meglio ti pare. Ma nn credere che io ti perdoni così facilmente>>

<<Ma io…>>

Nn mi fece proseguire.

<<Adesso nn ho voglia di sentirti, sono troppo arrabbiata. E cmq tocca a te la decisione. Qst nn vuol dire che io sia disposta a stare ancora con te, qlss decisione tu prenda>>

Ci restai male. Ma in fondo aveva tutte le ragioni x avercela con me. Fu un giorno lunghissimo, immerso nei miei pensieri sul da farsi. Nn sapevo proprio quale fosse la decisione + giusta. Provare a ricucire lo strappo avuto con M., in fondo stavo bene insieme a lei. Oppure ricominciare con l’amore della mia gioventù, insomma con la persona che avevo amato + di tutte. Dopo un’attenta riflessione feci la mia scelta. La prima cosa da fare l’indomani era qll di chiamarla. Cosi feci:

<<Ciao, dobbiamo parlare, ma nn possiamo farlo x telefono dobbiamo vederci>>

Acconsentì e prendemmo appuntamento x incontrarci. Ero nervoso, nn sapevo da dove iniziare. La vidi arrivare, mi sembrava serena e convinta, forse già immaginava ciò che stavo x dirle. Qnd mi arrivò vicino rimasi senza parole, fu lei ad iniziare:

<<Allora cosa hai deciso>>

<<Ecco… se per te va bene vorrei passare il resto dei miei giorni con te>>
 
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E SE L'AMORE ETERNO ESISTESSE?36

Post n°87 pubblicato il 04 Luglio 2006 da xxxmalizioso

Restammo x un attimo a guardarci senza dire niente, poi:

<<E qst cosa significa>>

<<Nn lo so. So solo che è dal matrimonio di tizio che mi andava di farlo>>

<<Anch’io ho avuto la stessa sensazione. Cmq se ti va chiamami qlk giorno, di mattina naturalmente, qnd nn c’è mio marito. Così parliamo un po’>>

Mi lasciò lì con le bambine ed andò nell’altra stanza. Io nn sapevo cosa fare o cosa pensare, restai un po’ nella stanzetta ma ero come incantato. Il giorno dopo, appena si fecero le 9:30, il mio primo pensiero fu qll di chiamarla.

<<Buongiorno, nn mi dire che ti ho svegliato?>>

<<Macche, sono in piedi dalle 7:00, da qnd se ne andato mio marito a lavoro, poi alle 8:30 ho accompagnato la bimba a scuola, ed adesso sto cercando di fare i soliti servizi di casa>>

<<Beh una giornata impegnativa, no?>>

<<Insomma. Cmq la settimana prossima inizio a lavorare. Vado da mia cugina ad Ottaviano, ha un negozio di articoli x l’infanzia>>

<<Ah… così nn potrò telefonarti>>

<<Già, ma potremmo incontrarci x strada prima che vada a lavoro? Che ne pensi>>

<<Nn so se sia una buona idea ma si può fare>>

<<Bene allora ti farò sapere gli orari>>

Parlammo x una mezz’ora, il discorso, dopo i convenevoli iniziali, si spostò subito sul cosa ci era accaduto ed il xkè ci eravamo lasciati. Lei insisteva a dire che la colpa della ns separazione fosse dovuta ad M, io che tentavo disperatamente di fargli capire le vere ragioni. Una battaglia persa, nn c’era verso di farglielo entrare in testa. Ci salutammo con la promessa che ci saremmo risentiti, e così fu. Qlk giorno + tardi la richiamai:

<<Ciao. Come va? Ti stai preparando x iniziare a lavorare?>>

<<Sono pronta da una vita. Dove stai? Ha da fare?>>

<<Sto in giro, devo fare delle commissioni, ma niente di molto importante, xkè?>>

<<Che ne dici di passare da me? Se vieni ti offrò un caffè>>

Nn me lo feci ripetere una seconda volta, mi precipitai da lei. Era come qll volta che sono salito su da lei, da ragazzo. Infatti, appena uscito dall’ascensore, mi aspettava già con la porta aperta. Mi c’infilai come un ladro.

<<Buongiorno signora, allora come vanno le cose?>>

<<Adesso un po’ meglio. Ed a te come vanno le cose>>

<<A meraviglia. Allora che ne dici di mostrarmi la casa>>

<<Nn fare lo stupido, già la conosci>>

<<Ed allora che c’entra. Nn vuoi farmela rivedere, visto che adesso sono da solo?>>

<<Come vuoi tu>>

Mi fece strada, arrivati in camera da letto l’abbracciai ed incominciai a baciarla, lei nn opponeva resistenza, anche se mi spinse fuori dalla camera.

<<Hei che fai, xkè mi spingi fuori?>>

Mi si avvicinò, aveva uno sguardo deciso, nn l’avevo mai vista così intraprendente.

<<Nn qui>>

Chiuse la camera, ma nn riuscimmo nemmeno ad arrivare in un’altra stanza che mi salto addosso, nn riuscivo a staccarmi ne a reagire. Ci lasciamo cadere x terra, sul pavimento. Furono 10 minuti infuocati, ma qnd si stava arrivando al sodo si fermò.

<<Aspetta. Devi andare via>>

<<Ma come, xkè?>>

<<Xkè nn è proprio il caso, ne il luogo e ne il momento. Quindi nn chiedermi + niente e vattene, al limite ci sentiamo qlk altra volta>>

Mi rimisi a posto ed andai via senza dire niente. Più tardi mi chiamò lei:

<<Scusami x prima, ma cerca di capire ormai ho una famiglia>>

<<Scusami tu, ho esagerato. E poi hai ragione nn deve accadere, sarebbe uno sbaglio enorme. Cmq è stato meglio così, forse dovremmo allentare le ns frequentazioni>>

<<Hai ragione>>

Su qst parole ci salutammo. Mi sentivo confuso. L’avevo scampata proprio x un pelo, sai qnt complicazioni ne sarebbero derivate. Era solo un’illusione visto che nn potevo proprio immaginare i casini dovevano ancora arrivare. Restammo qlk settimana senza ne vederci ne sentirci, fino a qnd un pomeriggio mi telefono lei.

<<Ciao, è da tempo che nn ti fai sentire. Come mai?>>

<<Ma nn avevamo deciso di allentare le frequentazioni?>>

<<Va beh che c’entra, potevi telefonarmi, che c’è di male. Sai che ho iniziato a lavorare>>

<<Nn mi sembrava il caso, e poi sai come va a finire. E cmq sapevo che avevi iniziato, come sta andando, ti trovi bene?>>

<<Nn posso lamentarmi. Lasciamo perdere qst stronzate, devo dirti la verità. Ho una volgia pazza di vederti, che ne diresti d’incontrarci prima che vada a lavoro>>

Dopo avermi spiegato quale strada faceva prendemmo appuntamento x il pomeriggio.

 
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E SE L'AMORE ETERNO ESISTESSE?35

Post n°85 pubblicato il 03 Luglio 2006 da xxxmalizioso

Da qll 8 marzo 1994 è cominciata una nuova vita. Sono molto grato ad M. xkè mi ha reso un uomo migliore, grazie a lei ho ricominciato a studiare, mi sono diplomato ed a 30 anni mi sono iscritto all’Università, x dimostrare a me stesso ed agli altri che se volevo potevo. Ho fatto un anno dando 5 esami con una media di 28, poi x vari problemi ho lasciato, ma senza rimpianti xkè ero arrivato dove volevo. Oltre ha qst, mi ha fatto capire tante altre cose, ma qst è un’altra storia. E poi grazie a lei sono diventato, professionalmente parlando, qll che sono oggi, rispettato ed ammirato da amici ed avversari. I primi mesi, come al solito, sono passati alla grande, un pò x l’euforia dell’inizio, un po’ xkè avevo trovato chi mi capiva e mi assecondava, ma sempre senza esagerare, insomma sapeva come tenermi a bada. Poi un giorno, tramite delle amicizie in comune seppi che xxxxxx era all’ospedale. L’aveva fatto, aveva cercato di suicidarsi, da qnt saputo aveva tentato di tagliarsi le vene. Mi sentivo un nulla, sapevo che in fondo la colpa era mia, anche se erano passati diversi mesi. Ero dispiaciuto dell’accaduto ma nn sapevo cosa fare, come comportarmi. Venne in mio soccorso un’altra canzone dell’epoca, la canzone in questine era “un’altra cosa che ho perso” degli Articolo 31. Alla fine? Non me ne fregato niente, nn era + un mio problema, anche se i sensi di colpa mi facevano stare male, avrei superato anche qst, e poi la rottura nn era proprio colpa mia. Cmq nonostante avevo deciso di fare l’indifferente mi interessavo tramite le amicizie dello stato di salute di xxxxxx. Cmq superò qst brutto momento, ed anch’io ero + sollevato. Dopo qst brutto episodio ricominciò la vita normale, io con M., e lei… in realtà nn sapevo cosa facesse, in  fondo nn erano problemi miei, seppi solo che nn molto tempo dopo si era fidanzata con un mio vecchio amico, in parte ero contento, anche lei aveva deciso di rifarsi una vita. Qlk anno + tardi si sposò addirittura. Però, nn aveva perso tempo, e neanche la mamma l’aveva ostacolata, visto che G. nn era poi tanto diverso da me, ma forse la decisione di nn interferire era venuta anche grazie all’esperienza precedente. Nonostante fossi felice x lei, anche xkè stavo bene con M., c’era qlcs in me che nn andava, un senso di vuoto che nn riuscivo a colmare. A distanza di 5 anni circa, più o meno, si sposò un mio amico, fui invitato alla cerimonia, e sorpresa delle sorprese c’era anche lei col marito e con la figlia, io stavo ancora insieme ad M.. Fummo messi nello stesso tavolo, il caso volle che capitassimo vicini di posto, dopo aver superato l’imbarazzo iniziale si cominciò a parlare del + e del meno, sempre senza fare nessun riferimento al passato. Ogni tanto cercavo lo sguardo di xxxxxx e mi accorgevo che lei faceva lo stesso, poi come il + classico dei film la nostre mani incominciavano a sfiorarsi ed in + una serie di calcetti che casualmente o fatti apposta ci scambiavamo sotto il tavolo. Ma qll che + mi faceva battere il cuore a mille era qnd tra una portata ed un’altra, uscivamo tutti fuori in giardino e capitavamo, nell’uscire, un davanti all’altro ci scambiavamo quei dolci pizzicotti come facevamo un tempo. X fortuna la giornata finì senza conseguenze spiacevoli, eravamo stati attenti a nn farci scoprire.

<<Allora hai rivisto la tua ex, che impressione ti ha fatto?>>

Dovevo aspettarmela una domanda del genere. Il problema era cosa rispondere adesso. C’era una sola cosa da fare ed era mentire, mentire e mentire:

<<Che impressioni vuoi che mi abbia fatto. Nessuna. L’ho trovata in ottima forma e mi sembrava felice della vita che ha. Almeno credo>>

Mentivo a M. ma soprattutto mentivo a me stesso. Starle vicino mi aveva fatto sobbalzare il cuore, e x di + ero convinto, anzi sicuro, che la stessa cosa aveva provato xxxxxx. X fortuna nn ci fu nessun riavvicinamento, almeno dopo qll giornata. Ma a volte il destino, o l’ostinazione di una persona, fa brutti scherzi. Infatti dopo qlk mese dalla cerimonia in cui avevamo partecipato ritrovo xxxxxx a casa di mio fratello, che nel frattempo si era sposato ed aveva una bambina, la quale andava all’asilo con la figlia di xxxxxx, insomma avevano incominciato a frequentarsi ed a fare gruppo, le due famiglie, di conseguenza c’avremmo visto + spesso di qll che avrei voluto. Qlk volta si organizzava di andare tutti in pizzeria e qlk volta ci fermavamo a casa di mio fratello. Ed entrando a far parte anche noi del gruppo avevamo preso l’abitudine di andare qlk volta anche a casa sua. Però che soddisfazione, una sera, andare da lei e trovare lì tutta la sua famiglia, che alla mia vista incominciò a rodersi dentro. Nn sapevano ancora cosa avrebbero dovuto sopportare x colpa mia. Cmq le uscite di gruppo diventavano sempre + frequenti, sapevamo entrambi che qst nn avrebbe portato a niente di buono, ma nessuno dei 2 faceva un passo indietro. E come previsto accade l’inevitabile. Una sera da mio fratello, eravamo seduti a tavola a parlare, tranne lei che stava nella stanzetta con le bimbe. Si sentiva una casino esagerato provenire dalla stanzetta, dove giocavano le bambine, mandarono me a vedere cosa stesse succedendo, restai sull’uscio, della porta mi disinteressai delle piccole, guardavo solo lei. Mi fece segno d’entrare, + mi avvicinavo e + sentivo le pulsazioni del cuore aumentare, arrivato davanti a lei:

<<Xkè mi hai lasciato, nn vedi, poteva essere tua figlia>>

Nn sapevo cosa dire, e feci la cosa + stupida che si potesse fare. La baciai...

 
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