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Le verità nascoste
Post n°83 pubblicato il 28 Agosto 2010 da stella664
La guida di cui mi sono avvalsa per organizzare il viaggio nei Paesi Baltici, segnalava la possibilità di visitare un' ex base missilistica sovietica sotterranea vicino a Plateliai nel Parco Nazionale di Zemaitija in Lituania. Trovarla non è stato facile, nemmeno con il navigatore; le strade all'interno del parco non hanno molte indicazioni ed è, ovviamente, ben mimetizzata nella foresta. Ad un tratto ad un bivio scorgiamo il cartello "Militarizmo Expozicija": lo seguiamo contenti ed un po' emozionati percorrendo prima uno sterrato e poi un tratto di carreggiata rinforzata per l' uso di mezzi pesanti e capiamo di essere sulla strada giusta. All'arrivo però la brutta scoperta: la base è chiusa per ristrutturazione fino alla fine del 2011! La delusione è tanta poichè la tappa a Zematija era stata fissata appositamente, ma mio marito non si arrende e ci incamminiamo verso la fine della staccionata addentrandoci furtivamente nel territorio della base attraverso il bosco. Veniamo fermati da un ragazzo, il custode, ed, in inglese, gli spieghiamo di esser venuti dall'Italia appositamente per fare delle fotografie da pubblicare su internet come free lancer. Non so quanto abbia capito, nè quanto c'abbia creduto, però lo stratagemma ha funzionato perchè c'ha aperto la pesante porta di ferro di uno dei quattro silos sotterranei che ospitavano i missili. La base si sviluppa nel sottosuolo a quasi 30 metri di profondità e gli abitanti di Plateliai sicuramente non immaginavano che sotto al loro sedere era nascosta una delle basi nucleare più importanti d'Europa con un reggimento di 10.000 uomini. L'interno è dissestato, malamente illuminato e la nostra guida improvvisata ci conduce in meandri di corridoi, ci mostra l' enorme motore diesel che alimentava l'intera struttura e, attraverso un angusto accesso arriviamo nella zona più inquietante: l'involucro dei missili, profondo 27 metri e largo 6, che un tempo ospitava la testata nucleare, fino al 1978 anno in cui la base fu abbandonata perchè scoperta dalla CIA. Il ragazzo non capisce la nostra curiosità per una realtà che lui probabilmente vuol dimenticare e cerca di spiegarci nel suo stentato inglese che il sito diventerà un'attrazione turistica, con i fondi stanziati dalla UE per il suo recupero. All'uscita dall'ultima porta di sicurezza, prima di riattivare l'allarme, ci fa fotografare i segnali di pericolo e le indicazioni, in cirillico, delle vie di fuga in caso di incendio. Ci congediamo grati e felici, con una mancia che gli permetterà di bersi più di una birra e con la soddisfazione di aver visto un luogo unico prima che venga sacrificato al business del turismo. |
Inviato da: parsifal1966_1966
il 25/12/2013 alle 10:57
Inviato da: raffi.1966
il 09/06/2013 alle 07:16
Inviato da: stella664
il 04/06/2013 alle 12:37
Inviato da: arnica.2008
il 03/06/2013 alle 23:28
Inviato da: stella664
il 02/06/2013 alle 14:22