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pIlloLE dI SAGgezZZzA
- Mangiare allieta gli animi... fate mangiare i vostri nemici e forse, si discuterà meglio!
-Il bello non canta
- C'è chi dice che dopo aver provato l'inferno, gli altri mali non sono poi così male...
-Dopo il coming out, neanche il resto sembra poi così impossibile da cambiare
-Chiedetemi di scorrere nella mia mente, e conterò l'infinito.
-si è stupore di se stessi come anestetico per un dolore subìto. Gianni
Libri!
L'ultimo alchimista di Nathan Micah
I pilastri della terra- mondo senza fine di Ken Follet
La Luna Fredda - Jeffery Deaver
Borderline- VAlentina COlombani
Post n°36 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da YoeYo
Quale è il destino, che mi spetta? Sarà che chiederselo non ha senso, perché dopotutto non possiamo nemmeno pensarlo. La sofferenza di chi, come me, non ha il diritto di vivere davvero. La pretesa di chi, come me, vuole cambiare il mondo e crede di riuscirci: dopotutto dopo aver fatto il coming out tutto sembra più possibile. Raf
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Post n°34 pubblicato il 04 Ottobre 2009 da YoeYo
DAL LIBRO: "BORDERLINE" "Borderline è il nome della mia malattia. La malattia che mi porta a raccontare balle, a essere autolesionista e promiscua sessualmente. Io sono Borderline. O pazza. O una stronza scandalosamente viziata. La mia malattia è l'impossibilità di essere normale. E questa è la mia storia"
"Molti strizza mi hanno chiesto di parlare di mia madre, ma io che cazzo posso saperne di una che ho visto sobria in tutta la mia vita a dir tanto due volte?"
"Decido di partire. Forse mettendo di nuovo l'oceano tra me e il dolore, il dolore mi abbandonerà. Ma il dolore mi segue come una scimmia silenziosa sulla spalle."
Citazione di Norman Mailer "Pensiamo che l'amore risolverà tutti i problemi, quando l'more è il premio per aver risolto tutti i problemi."
"Lungo la strada incontravo solo cose che si deterioravano, e la vendetta, quella vendetta celata a lungo che trattenevo nei pugni chiusi, serrati, si manifestava in tutto il mio odio verso me stessa."
"A volte incontravo il suo fantasma nello specchio del bagno, la domenica mattina: mi diceva qualcosa che avrei tanto preferito non ascoltare. Per anni e anni la morte di mia madre mi è parsa estremamente irreale; in fondo lei era già morta molto tempo prima di morire. Come faccio a sapere cos'ho provato alla morte di una donna che conoscevo a malapena? Però una cosa l'ho pensata: che nonostante tutti i suoi eccessi e le sue follie, lei era stata più donna di quanto avrei potuto essere, o sperare di diventare, io."
"Dawn aveva una psichiatra che le faceva tenere un diario alimentare e che le diede da leggere Wasted di Marya Hornbacher, la meravigliosa autobiografia di un'anoressica che descriveva il sentirsi la morte addosso , quando ci si è infognate così tanto nel trip del perdere peso a tutti i costi che, per quanto sottili e scavate si diventi, non basta mai. Il libro racconta dinamiche che io conoscevo molto bene. Il sentirsi scorrere il ghiaccio nelle vene. Il desiderio di tornare piccola piccola, la necessità impellente di scomparire."
(Milano 1981) "Ho undici anni e la mamma è stonata nel suo letto. Mi annoio e ho fame. Un Fisioterapista che viene a casa a farle dei massaggi entra in camera mia e mi si struscia addosso. Poi si abbassa i pantaloni e mi mette in bocca il suo pene cominciando a muoversi freneticamente fino a quando qualcosa di bagnato, acido e vischioso mi schizza sulla faccia. Rimango immobile. Non riesco a respirare. -Brava troietta, - mi dice prima di tirarsi su la cerniera, farmi segno di tacere e uscire dalla stanza..."
"La gente ti tratta sempre come tu vuoi farti trattare."
"-Hai giocato per tutta la vita a fare la maledetta, la dark lady, l'outsider. Quella che remava contro. E adesso il tuo orologio biologico ti sta parlando chiaro, e daresti l'anima pur di avere una casa e una famiglia tua, - mi dice un giorno mio padre al telefono. - Ma come ho potuto ridurmi così?- gli chiedo. - IL caos ti ha travolto. Il tuo disordine ti ha sommerso. Adesso devi risalire la china."
"-Voglio guarire. Voglio vivere.- -Allora curati. Per quanto doloroso questo possa sembrarti, curati. Qui nessuno vuole punirti. Vogliamo che un giorno tu ti regga sulle tue gambe quanto lo vuoi tu. Ma non è un processo indolore. una comunità non è sinecura. DEvi crederci. E impegnarti fino a fondo per ricostruirti."
"-Vuoi scrivere? è questo che vuoi fare? E allora scrollati di dosso tutto il tuo vittimismo, e scrivi. Non crederti che io, la mia, di sofferenza, l'abbia dimenticata, o scordata chissà dove. E' qua, accanto a m, in ogni istante della mia vita. Accanto a me, silenziosa ma sempre presente. Solo che io ho deciso a un certo punto di fare a pezzi la mia autodistruttività-"
"Per la prima volta il mio dolore sta assumendo una forma e un significato." |
Voglio vivere davvero, voglio amare davvero e voglio sospirare ogni mio pensiero. voglio avere il tempo per pensarci su e il tempo x tenerlo segreto! il tempo di amare e di dare una possibilità a me stesso, con la giusta-costruttiva-serietà. non posso pensare che il mondo finirà, ma se pensassi come il nostra caro Richard Bach, non finirà mai se lo vogliamo. illusioni, ecco come pensa che stia in piedi il mondo. attraverso la nostra immaginazione. non ci credo! troppo triste. infatti il suo libro non mi è piaciuto ma come mi prometto all'inizio di ogni libro: LO INIZIO E LO FINISCO. almeno leggendo devo riuscire ad essere coerente con gli impegni! chiamiamo DiSpNeA la "fame d'aria", io chiamo intelligenza curiosa la fame di libri. ho così voglia di conoscere il mondo che devo devo devo leggere! è troppo bello toccare la carte delle versioni economiche senza preoccuparsi che si rovini! e poi quando i miei libri sono sciupati è ancora più belli! cavolo li ho letti! anche la mamma e davide dovrebbero avere questa abitudine, dovrei organizzare un circolo letterario... bene aspetto i vostri consigli e perchè no... le vostre partecipazioni. vi farò sapere se lo fonderò! bacioni ragazzi vado a studiare... ditemi della vostra insaziabile voglia di leggere!perchè secondo voi? eppure a me manco piaceva leggere!
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Quando chiuderò gli occhi, forse TI vedrò. Allora voglio finire tutte le mie cose prima, non voglio sentirmi dire che devo andare;
Quando chiuderò gli occhi, forse TI rivedrò. Risentirò la TUa voce. Allora sarò solo, non posso confonderla con lo schiamazzo della GEnte;
Quando chiuderò gli occhi, rivedrò i TUoi. Richiamerò allora il RIcordo di tanta altra GEnte, voglio riconoscere i Tuoi occhi, tra tutti, quelli più semplici, marroni, così puliti, dolci, sani e limpidi;
Quando TI rivedrò, chiudendo gli occhi, sarò invaso, travolto! da tante EMOZIOni, Ricordi... Non vedo l'ora;
SE, chiudendo gli occhi ti rivedrò, non sarò come una volta mi vedevo, cercando dentro di me la mia immagine: rannicchiato e chiuso dentro me nella mia stanza, al sobbuio....
SArò, in mezzo alla gente che mi ama, o forse da solo, in un campo senza gli incubi di quella orribile e spaventosa notte. sarò immerso nel caldo e dolce colore dell'autunno. sarò libero di vivere la mia vita, sapendo che la accetterai e sarò sempre e finalmente libero di toccare le mie emozioni e sentimenti per un attimo, li capirò! Sarò grande, e ti vedrò, per quello che sono, ho di TE. Dopotutto, che bellezza ha la vista, se posso sentire i nostri ricordi? Nulla di più ricevo.
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