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Un blog creato da zag.reus il 26/10/2008

zagreus_va

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« Sarà tardiMusica per labbra sole »

Uno sputo, una vita

Post n°100 pubblicato il 06 Agosto 2013 da zag.reus
 
Tag: versi

 photo fotomariolancelotta_zps0cff2003.jpg
(Foto Mario Lancelotta)

Uno sputo

Una vita

Un ponte

Una lacrima

Un fiume


Un sibilo di vento

Su una tenda strappata

Un cielo di sassi e polvere

Sulla soglia del padre

Tra le spighe mature

Nell’addio della casa


Una vita

Uno sguardo

Una nube trafitta

Da un sole di pietra

 

La tua strada

La tua casa

La tua vita

 

Anche se qui succede

Di non incontrarci mai

 

Non lasciamoci ancora

 

(Zagreus_va)

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Ricevuto in data 21/08/13 @ 14:21
Ieri sera sono andato nella bassa padovana ad ascoltare un gruppo che fa il tributo a Tiziano fer...

 
Commenti al Post:
jezabels
jezabels il 08/08/13 alle 16:11 via WEB
Cosa si lascia sicuri poi di riprendere? Un amore certo per esempio dove esiste uno squilibrio generazionale ...prenderei queste parole per mia figlia, prenderei questo ponte che io ho quasi attraversato....sono qui ad osservare, l'ho persa, perché corre indietro, perché si sporge,perché dcide di fermarsi in mezzo ad aspettare una sfida, perche si tuffa e non emerge..E' sicura lla ragazzina..mi troverà ad attenderla.. "Non lasciamoci ancora" in questo caso e' una frase priva di senso per lei, che provoca un dolore e una gioia in me per un amore troppo grande che forse, spero, un giorno comprenderà.. Uno sputo il suo sentire, un fiume il mio. Ma mi ama. Che bello rileggerti Zag**}
 
 
zag.reus
zag.reus il 09/08/13 alle 03:20 via WEB
Mentre facevo questo ponte di asciutte parole, Jeza, non mi aspettavo certo il passaggio di qualcuno sopra le sue arcate semantiche … Però siate le benvenute tu e la tua figliola, servitevene come volete, andatevene, tornate, ripassate avanti e indietro quanto volete, dategli i significati che desiderate, scambiatevi parole, rimpianti e speranze... Io l’ho solo costruito quel ponte... distrattamente... mentre passavo da quelle parti.. e non sapevo bene cosa fare... Bello leggere anche te, Jeza. ˆ–ˆ
 
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 08/08/13 alle 17:01 via WEB
Uno sputo...si'....quel giorno decisi che volevo sputare sulla testa della gente.Avevo tre forse quattro anni,quella sera mia madre stava preparando patatine fritte e io ne andavo pazza,ma non ne assaggiai neppure una perché mi chiusero in camera ,sola,io e me,nessun altro.....avevo sputato sulla testa di un signore che si stava gustando una pizza proprio sotto la finestra della nostra casa al mare.....che follia!!!.....eppure io volevo solo un ponte sotto quel cielo di sassi e polvere,di nubi trafitte da un sole di pietra....solo un ponte....ma nella vita ,si sa ,succede di non incontrarci mai,così come succede di dirci non lasciamoci ancora.....Ciao Zag....grazie!
 
 
zag.reus
zag.reus il 09/08/13 alle 03:23 via WEB
Beh, certo, Eva, sputare giù da un ponte è una roba irresistibile… Bisogna stare solo attenti che la piena dei ricordi che ne scaturisce non travolga poi gli argini del presente… a meno che non di nostalgia ma di pazze risate li butti giù...:)))))). Grazie a te, cara.
 
jango.fett
jango.fett il 09/08/13 alle 15:55 via WEB
- ok, ma non sputare
 
 
zag.reus
zag.reus il 09/08/13 alle 19:00 via WEB
- Ok, grazie, Jango, ma tu non sputare sentenze igieniche, prego...
 
   
jango.fett
jango.fett il 09/08/13 alle 19:08 via WEB
- dovesse mai accadere, sappilo, sarebbe un fatto involontario (ignoro quale entità corrisponda alla definizione di "sentenza igienica" e non vorrei trovarmi di fronte ad uno di quei casi in cui tocca provare a interpretare qualche astratto vago esistente solo nella mente dell'altro) - considerando comunque post, commento e replica... direi che potremmo concludere con la canzone PERCHE' SPUTI e due risate facendo il coro
 
     
zag.reus
zag.reus il 09/08/13 alle 21:09 via WEB
Valeva sprecare tutta questa tua saliva per uno sputo d'argomento? Bukowski ci avrebbe ruttato sopra... Amen...
 
     
jango.fett
jango.fett il 10/08/13 alle 13:48 via WEB
- La prossima volta apparecchiami un argomento più sbavabile, mi raccomando
 
     
zag.reus
zag.reus il 10/08/13 alle 14:57 via WEB
– Apparecchiare?!? Senti, Jango, qui al massimo puoi trovare la cucina da solo, aprire il frigo, e vedere se trovi qualcosa da sbevazzare alla mia salute. Se vuoi andare sul sicuro, però, meglio ti presenti accompagnato da qualche gentile bottiglia ancora sigillata. Sai meglio di me Chinaski come è fatto, no?
 
     
jango.fett
jango.fett il 10/08/13 alle 16:49 via WEB
- Nel frigo? ma se lo sanno tutti che tieni gli alcolici sotto il cuscino (così hai anche la scusa per bere dato che solo se molto ubriachi si riesce a dormire con la testa sopra una serie di scomode bottiglie)
 
     
zag.reus
zag.reus il 10/08/13 alle 18:32 via WEB
- ... Appunto, Jango, non pretenderai mica di venire a svegliarmi, togliendomi le bottiglie da sotto la nuca!... Apri il frigo e fatti una santa birra gelata insieme a Marta e Sofia che santamente devono sopportarti tutto il santo giorno... Adesso ti lascio... devo concentrarmi, ho cose più importanti... la notturna all'ippodromo... Bye. (N.B. C'è anche della vodka in congelatore... per Marta... che non sparli poi di me...)
 
     
jango.fett
jango.fett il 10/08/13 alle 19:06 via WEB
- Tu sei un SANTO ILLUMINATO se tieni della vodka in congelatore - Saluto in Te la Civiltà -
 
siry_a
siry_a il 09/08/13 alle 19:10 via WEB
Non c'é un ricordo senza maliconia...buona serata :)
 
 
zag.reus
zag.reus il 09/08/13 alle 21:23 via WEB
... Potrebbe essere, Siry_a, che sia la malinconia a tirare su i ricordi come una rete a strascico sul fondale sabbioso della nostra memoria... Sì, buona serata... brinderò a te per dimenticare con allegria...
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 10/08/13 alle 00:39 via WEB
Un ponte tra una lacrima strappata ai sibili strisciati dietro ai sassi ed un lungo fiume di polvere. Per arrivare alla soglia del Padre. Per poter dire Addio allo sguardo di una casa e ad una vita trafitta da spighe e nubi. Per arrivare a guardare altre strade, case e vite pietrificate da un sole di dolori e poter dire nuovamente…anche se qui succede di non incontrarci mai, non lasciamoci ancora… E’ un brivido di vento questa tua ultima frase, Zag…che strappa tutte le resistenze del mondo…
 
 
zag.reus
zag.reus il 10/08/13 alle 14:27 via WEB
Nel magmatico impulso iniziale, Elek, c’era solo la prima parte di questi versi, più rozzamente tagliati e montati ma, nella loro struttura, come si possono leggere anche ora. Arrivati, però, a Una nube trafitta/ Da un sole di pietra dove altro potevano andare? Da nessuna parte. Per questo – come tu hai colto – si è imposta da sola la necessità intersecare la via, la vita, la casa di altri.

D’altronde doveva pur esserci una qualche ragione per quel ponte iniziale, sebbene gettato ad attraversare un paesaggio completamente arido, di sassi, polvere e lacrime essiccate.

C’è in questa parte finale un sofferto riferimento biografico, però, davvero sento che l’invocazione Non lasciamoci ancora è rivolta alla possibilità delle nostre memorie sepolte di tornare ad incontrarsi di nuovo sul ponte che unisce il sottosuolo e il cielo.
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 10/08/13 alle 19:15 via WEB
E' un onore rileggerti, Zag.
 
 
zag.reus
zag.reus il 13/08/13 alle 13:28 via WEB
Sei tu che mi fai troppo onore, Elek... ma grazie, naturalmente.
 
alphabethaa
alphabethaa il 17/08/13 alle 22:32 via WEB
Vivere è costruire un ponte su quel mare che c'è tra il dire e il fare... un ponte che permette di congiungere il mondo visibile con quello invisibile.
 
 
zag.reus
zag.reus il 18/08/13 alle 23:14 via WEB
Spesso, AlphaBet, il dire è anche un fare e nulla si riesce a fare senza averlo prima detto e pensato. Sono d’accordo con te sul ponte tra visibile e invisibile, precisando, però, che visibile è anche l’oggetto di un’aberrazione, di una distorsione ottica, la quale impedisce così di vedere – ovvero rende invisibile – ciò che apparirebbe altrimenti chiarissimo. Siamo sicuri che la nostra intera civiltà non sia una tale forma di distorsione ottica, ovvero mentale? Grazie dell'attenzione, Al-Beth.
 
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