zagreus_va

...a questa tua passione non verrà mai le rughe Zag. E' potente,coma la luna insonne che accompagna i tuoi versi.

Jeza, tra febbri e insonnie notturne e sogni tra le ciglia in luce dei giorni che spogliano la realtà tu sei maestra...

Bello, Zag ...

... Non ho risposte... veleggio nella notte... a media luz y luna y... a baja voz...

La tua luna suona una musica insonne e tu porti dentro di te la voce di una febbre nuda: la stella divelta che ti ha accolto e tu hai cercato con la forza stanca del delirio, nello spazio di un notturno suonato per le labbra sole... La tua stella divelta dalla voce accesa in ogni dove, appesa lungo i passaggi degli inverni da un'estate all'altra, impressa sulle note dell'assenza e della musica, del buio e del bianco di un pianoforte di sussulti...Ma tu la tieni avvolta, nel preludio di questa luna sola, sussurrando di calore la sua pelle e suonando la sua voce rimasta senza luce...La fiamma che brucia e poi ti abbraccia dopo essersi spenta in fumo...Before Sunrise...

Come ho spiegato più volte, Elek, io considero alcuni commenti, tra i quali sempre i tuoi, come interpretazioni che svelano anche a me aspetti insiti di per sé nei versi, e non tanto nelle mie intenzioni, più o meno esplicite. Le intenzioni dell'autore non possono mai rappresentare il senso, anzi il plurisenso di un'opera. E penso che come tu chiarisci un senso di quel tenere avvolta fa sembrare a me che sia davvero tu stessa quella luna, tanto me li illumini.

Le notti prima dell'alba sono buie e le mie labbra chiuse.La luna e' spenta ,ma suona un notturno ed è il delirio della tua voce stanca.La sento sempre da quell'estate in cui la mia lingua pronunciava la tua pelle sotto lo stupore abissale dei tuoi occhi. Stella strappata dal cielo come foglio accartocciato che un vento muto ha portato via ,io ti tengo avvolta tra le mie braccia nel preludio di luna di ogni mia notte............... ............. ..............

Grazie, Eva, la precedente burrasca tra di noi, non ha alterato la tua capacità di sentire e guardare dentro il segno e il suono delle parole. "Stella strappata dal cielo come foglio accartocciato" rende così atroce l'immagine da fare - per contrasto - ancora più struggente quella successiva del tenerla avvolta tra le braccia. Grazie, Eva, la luna che tu citi sarà anche spenta, ma quella del tuo sguardo niente affato!