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Un blog creato da zag.reus il 26/10/2008

zagreus_va

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« Musica per labbra soleUn Taxi per Cancun »

Carro attrezzi del silenzio

Post n°102 pubblicato il 31 Agosto 2013 da zag.reus
 

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Ti mando

Un brandello di silenzio


Tu non rispondere

Si spezzerebbe il cuore

Per il fracasso


Un carro attrezzi

Sta portando cigolando

Ora via il mio


Il ciglio della strada e il vento

Sono la mia officina

La ruggine e i gatti randagi

I custodi languidi della mia notte


Fino all’aurora nuova


Quando il vecchio frastuono della città

Coprirà ogni voce della tua assenza

 

(Zagreus_va)

 

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Commenti al Post:
jezabels
jezabels il 31/08/13 alle 23:56 via WEB
Questa mancanza urla, il silenzio che precede l'aurora e' musica che arriva anche a me sconosciuta che ascolto da lontano le note di questo vostro amore.. Come al solito, le tue parole scoperchiano sentimenti che nessun frastuono del giorno riesce a coprire.. Bello**
 
 
zag.reus
zag.reus il 01/09/13 alle 00:58 via WEB
Parole che scoperchiano come... uno sfasciacarrozze, un’auto demolizione ai margini dell’aurora e del frastuono dell’amore. Grazie, Jeza.
 
   
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 01/09/13 alle 07:56 via WEB
Prima o poi il silenzio risponde e il cuore si sbriciola....ecco l'aurora nuova...
 
     
zag.reus
zag.reus il 01/09/13 alle 11:15 via WEB
Sì, Eva, mi sembra un'ottima... anzi, davvero aurorale definizione... Il mio cuore, però, non si sbriciola ancora... soltanto cigola, traballa, traianato da quel carro attrezzi nel silenzio notturno. Grazie, cara. :))
 
     
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 01/09/13 alle 13:15 via WEB
Guarda meglio Zag ....possibilmente avanti a te....
 
     
zag.reus
zag.reus il 01/09/13 alle 19:51 via WEB
In questi paraggi, Eva, non c'è un avanti, neanche un indietro... solo pozzanghere isolate di tempo sferzate dal vento...
 
     
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 01/09/13 alle 20:52 via WEB
...ma forse anche le pozzanghere isolate di tempo possono impedirci di vedere ....
 
     
zag.reus
zag.reus il 01/09/13 alle 23:23 via WEB
Il modo nel quale ti sei espressa, Eva, contiene un’ambiguità di senso: possono impedirci di vedere. Può intendersi: impedirci di vedere tra noi due, o impedire di vedere, di distinguere bene a tutti, su un piano universale. Entrambe le accezioni sono vere, nella terra delle pozzanghere di tempo isolate, ovvero nella terra del tempo, nella terra isolata tout court. Chi ha coscienza di questo, però, ha già uno sguardo oltre, proprio come recita il titolo del tuo blog. Lo sguardo oltre e i piedi qui... Forse sono i piedi a impedirci di vedere...
 
     
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 02/09/13 alle 05:51 via WEB
....si',se i piedi non sanno danzare....
 
     
zag.reus
zag.reus il 02/09/13 alle 12:12 via WEB
... Questo mi sembra un argomento definitivo, Eva, te lo concedo volentieri... Proverò a improvvisare un tip tap lunatico sulla scocca ammaccata e arruginita dell'auto sotto lo sguardo delle stelle e dei gatti allucinati... :))
 
     
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 02/09/13 alle 14:13 via WEB
....improvvisa....so che sai danzare:-))))!!!!!
 
     
zag.reus
zag.reus il 02/09/13 alle 21:16 via WEB
Potrei raccontare, Eva, di quando ho imprivvisato una scena da teatro dell'assurdo con un vertiginoso tip tap finale davanti a un guru dell'Actor's Studio americano... che è venuto giù il teatro dagli applausi... ma ci vorrebbe troppo spazio... Ne ho combianate tante nella vita... prima di essere trainato da un carro attrezzi presso uno sfasciacarrozze...
 
     
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 03/09/13 alle 05:48 via WEB
....sul tipo di Joe Gideon in All that jazz????:-)))
 
     
zag.reus
zag.reus il 03/09/13 alle 11:22 via WEB
No, Eva, era una scena surreale... Un tizio di notte in una sperduta stazione di provincia che attende un treno che non arriva mai... e che mai non sarebbe arrivato... Legge infatti su un giornale lasciato su una panchina che un asteroide (al quale nella scena improvvisata davo il nome di quel guru dell’Actor’s Studio) si era avvicinato pericolosamente alla Terra e aveva intanto causato il blocco di ogni forma di energia... Tutta la popolazione era stata evacuata altrove... È intirizzito dal freddo, vede un pacchetto vuoto di sigarette in terra e si mette a giocarci, palleggiarlo con i piedi... sempre più con movenze di danza, però... A questo punto il guru mi urla dalla sua poltrona: “Dai, attacca con il tip tap!”.

E lì sono partito, lasciando fare tutto ai piedi da soli... Io sono abbastanza alto, e forse mi ero vestito un po’ da mendicante… pantaloni larghi sgualciti… giacca stazzonata… capigliatura arruffata ecc. Tutto l’opposto di Fred Astaire con le ghette bianche, i capelli impomatati, il frac con il cilindro o i completini da giocatore di golf... La cosa deve però aver funzionato e colpito, perché man mano che andavo avanti i presenti si eccitavano sempre di più e alla fine mi hanno tributato una piccola ma vera standing ovation… Joe Gideon in quel film racconta di una eiaculazione avuta poco prima di ballare un tip tap... io dopo, magari...
 
     
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 03/09/13 alle 13:58 via WEB
Beh Zag buona sceneggiatura direi,sicuramente fantasiosa...anche se a dire il vero non mi riferivo esattamente alla scena delle spogliarelliste e conseguente tip tap "bollente".........io ti immaginavo un ballerino sul genere di Joe che nella scena finale canta e balla "bye bye life":((((
 
     
zag.reus
zag.reus il 04/09/13 alle 17:37 via WEB
No, vedi, Eva, io non potrei mai essere quel tipo di ballerino che dici tu. La prima scena alla quale ho potuto assistere da bambino, appena affacciato sulla soglia della ragione, era proprio la vita, the life che danzava e cantava crudelmente a me “Bye, bye, Zag!”. Da adulto mi è capitato più di una volte di essere sulla soglia della morte, ovvero della negazione di ogni ragione, e dunque considero chi scrive quel tipo di sceneggiature per personaggi alla Joe Gideon siano essi stessi vittime e al tempo stesso produttori di uno sguardo di follia. Meglio le sceneggiature improvvisate per straccioni di un poetastro da sfasciacarrozze...
 
     
eva.dalsasso
eva.dalsasso il 05/09/13 alle 05:32 via WEB
A volte si è chi non ci si sarebbe mai aspettati di essere....Tuttavia la nostra possibilità di scelta ha dei limiti di fronte alla vita che quando vuole ci dice 'bye bye"...e noi non possiamo fare altro che rispondere "bye bye"...
 
     
zag.reus
zag.reus il 05/09/13 alle 11:53 via WEB
Solo un credo, Eva, un’interpretazione, una visione, anzi, un’aberrazione: il mondo come volontà e fede... Fede nel Nulla.
 
misteropagano
misteropagano il 01/09/13 alle 12:04 via WEB
dobbiamo pensarci sempre pronti ad un ..riciclo..così parlò la lucertola! un abbraccio di stima. misti®sempre lieta di leggerti
 
 
zag.reus
zag.reus il 01/09/13 alle 19:49 via WEB
Il riciclo, dici, Misti®... certo... sempre per una discarica bisogna passare… Un bel amore-demolizione sul web... Pezzi di cuore ammaccato... parabrezza di sguardi incrinati... sensibilità epidermica graffiata... orecchie e sussurri spaiati... carezze svolazzanti in gabbiette per canarini... ginocchia con dolori psicosomatici in cerca di mani sesso-terapeutiche... labbra senza voce e silenzi senza baci... lucertole sfreccianti di allucinazioni sonore, tattili e visive... sentimenti in ammollo perenne dentro un cestello dissaldato della lavatrice... calzini senza un cassetto d'affetto in cui riporli... Quanta roba si ammucchierebbe in un breve giro di click!... Meglio in immagini-parole leggere te, Misti®...
 
   
misteropagano
misteropagano il 09/09/13 alle 23:35 via WEB
siamo stratosferici numeri in byte. bit, Byte, Kibibit, KibiByte, Mebibit, MebiByte, GibiByte, TebiByte,(PebiByte): 1 024 TiB, 1 048 576 GiB, 1 073 741 824 MiB, 1 099 511 627 776 KiB, 1 125 899 906 842 624 B.....
 
     
zag.reus
zag.reus il 10/09/13 alle 16:43 via WEB
Sì,Misti®, siamo ormai tutti strato-byte-sfera, solo che non abbiamo molto tempo e interessi cosmici di computarla… Ci computa essa a noi:

Exabyte 10 alla 18esima potenza o Exbibyte 2 alla 60=1 152 921 504 606 846 976;

Zettabyte 10all 21 o Zebibyte 2 alla 70=11805916207174113034241180591620717411303424;

Yottabyte 10 alla 24 o Yobibyte 2all 80=12089258196146291747061761208925819614629174706176

Bisognerebbe saper dire a una persona:
“Ti yott’amo, ti riempirei di yobibaci, ti zebitteryei di carezze da lasciarti exbistasiata di dolcezza!!!”.
 
     
misteropagano
misteropagano il 12/09/13 alle 23:56 via WEB
si si e saremo piu' leggeri persino di una fragola...:)^ io cmq resto exbistasiata dal tuo blog! misti®
 
     
zag.reus
zag.reus il 13/09/13 alle 11:41 via WEB
Sì, Misti®, fragola fratto yobibyte... ossia qualche grammo diviso 2 alla 80esima... Ma la dolcezza umana che peso ha... in che unità di misura si esprime, tu che degli enigmi, dei misteri sei regina?...
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 05/09/13 alle 06:23 via WEB
Tu non rispondere, se poi si spezza il cuore nel silenzio fracassato dalle schegge del silenzio; ti mando il languore di una notte senza vento, ferma di ruggine e custode dell’aurora ancora vergine di suoni. Tu non rispondermi se l’officina del tuo cuore sul ciglio della strada confonde in un’assenza il ritmo dei tuoi passi con quelli della via, potrebbe all'improvviso spegnersi in una notte di frastuono e più nessuno sentirebbe la tua attesa… Ma randagia, con i gatti, resterei, fino all'aurora nuova, oltre il ghigno di una strada, sulla porta di un’attesa, ad aspettare il tuo silenzio perché torni e finché diventi ancora un suono…
 
 
zag.reus
zag.reus il 05/09/13 alle 12:02 via WEB
Come al solito, Elek, riesci a tessere a tessere sapientemente e anche poeticamente la tela ermeneutica e io non posso che considerare il tuo commento come un vero e proprio prezioso brano di work in progress. Grazie. ^_^
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/09/13 alle 16:06 via WEB
Offresi cuore sinistrato marciante in discrete condizioni, unipro, provvisto di airbag per le situazioni di emergenza. Gradito contatto, no ore pasti, no agenzie.
 
 
zag.reus
zag.reus il 06/09/13 alle 19:57 via WEB
Compreresti un’auto usata da uno sconosciuto, e un cuore di seconda aorta da un anonimo web-trasmigrante? No, però ora mi arrivano anche versi da numeri sconosciuti sullo smartphone, e allora come si può rifiutare una simile umanissima offerta?... anche senza airbag, perché non ci sono più situazioni di emergenza ma solo di... indistricabile assenza... In quanto poi all’unipro, meglio un multicontra...

Inviare contatto presso il mio ruba-sfascacarroze di assoluta sfiducia Sig. Geno Spintero, detto Il Borchia, Cancello delle Smantellate, Km basta domandare... E grazie, naturalmente, gentile Anonimo/a.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/09/13 alle 22:23 via WEB
Comprendo la ragionevole diffidenza e per prevenire ogni cautela Le preciso, gentile signore, che anche nel caso si trattasse di un cuore rubato non sono più leggibili le iniziali incise e, pertanto, nessuno potrà mai identificarlo. E' sembrato che lei potesse trovare utile il pezzo in questione, ma vista la delicatezza del caso sarebbe inopportuno insistere. Bisogna astenersi o immischiarsi, assentarsi o pressare, non solo con un cuore ma in generale?
 
 
zag.reus
zag.reus il 07/09/13 alle 12:15 via WEB
Gentile Anonimo/a, quante iniziali ha incise un cuore sulla sua corteccia più volte scavata, ferita con un punteruolo? Perciò che un cuore abbia – come una pistola fatale – la matricola abrasa non ha per me alcuna importanza.

Lo porti pure, quel cuore rubato, ricettato, rivenduto poi a prezzo stracciato da un robivecchi, con tutti i suoi segni di effrazione. Saranno come le frecce colorate su un atlante storico di illusorie battaglie campali affrontate tra fiumi, declivi, trincee infangate e sentieri di aguzze pietre.

Immischiarsi o astenersi, assentarsi o pressare?... Veramente è la pressa dello mio fedele sfasciacarrozze di sfiducia, Cesare Il Borchia, che sta ora accartocciando tutta la ferraglia cardio-poetica raccattata sui cigli delle strade urbane o di campagna.

Venga a godersi lo spettacolo – acustico e visivo –, le offrirò da bere, brinderemo alla loro successiva liquefazione in qualche fonderia.
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 09/09/13 alle 00:08 via WEB
Ti riporto qui quanto ti ho risposto da me: Il tuo è oro e non un piccolo contributo critico, detto da te e dato da te che sei un poeta. Lo prendo per quello che è proprio per questo ti ringrazio per aver impiegato il tuo tempo per aver riletto più volte questi versi e ti dico che, come altre volte, hai letto anche lo scheletro sul quale ho appoggiato le parole. Erano nate veramente come dici...era stato un parto siamese, zag, e tu hai trovato la cicatrice dell'intervento tra la Fenice e Settembre...Hai dato il nome ad uno dei gemelli e ti chiedo di accettare il mio prossimo post come riconoscenza.
 
 
zag.reus
zag.reus il 09/09/13 alle 13:59 via WEB
Ti ringrazio, Elek, la tua risposta a un mio commento nel tuo blog mi suscita la gioia dello stupore. A volte le cicatrici, le suture è meglio mostrarle che dissimularle. In quanto al dare un nome, sì, questo è importante, decisivo, sempre e non solo nel caso di un gemello poetico. Tu hai accettato e subito pubblicamente sancito, regalmente insediato e diffuso quel nome nel tuo ultimo post. Proprio questo è parte della gioia-stupore dell’essere riusciti a guardare insieme qualcosa che prima non si riusciva a distinguere, o a vedere affatto.
 
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