io sono cosi
natura, animali, sacrificio del proprio tempo e interessi
« uccellino in mezzo alla strada | le emozioni che suscitan... » |
si quando tu non mi scrivi, mi manchi e mii vien sempre da pensare di essere stato abbandonato. da piccolo mi mancava tanto la mamma perché al lavoro e le scrivevo all’età di sette otto anni lunghe lettere, in fin dei conti le stesse lunghe lettere ceh scrivo ora di ciò che mi accadeva durante il giorno, potessi rileggere una di quelle lettere e vederne la differenza morale, ci sarà secondo te?? poi sono stato per due settimane presso una clinnica enorme a 80 km. da casa nostra in Germania per essere operato agli occhi e i miei genitori venivano una volta a settimana a trovarmi e io mi sentivo tanto solo in una clinica cosi grande , in una stanza cosi grande con altri bambini cui non legavo perché stavo nella mia tristezza e nostalgia di casa e piangevo come ora, forse più ora che allora... preferiti e amati, (anche il nome scopscops) che non deve essere frainteso è un nome che mi è venuto quando osservavo con gioia la mia Ambra venirmi incontro quando ho vissuto da solo per un certo periodo. maluccio perché non l’ho studiata bene ma non bisogna accelaerare cosi tanto quando va in sib. giorno, non avevo voglia di giocare, avrei voluto solo tornare a casa. la mia pupseli rossa con i ppuntini neri e le antenne gialle (sapessi quanto piango nel descriverla, magari quando l’ho persa un adulto trovandola l’ha buttata in fretta e furia senza pensare al dolore che provoca in un bambino?? hai mai pensato a questo e di questi dolori morali ai bambini vi sono numerosissimi ogni giorno specialmente da parte dei loro stessi genitori. mi ricopre il sedere e mi lascia solo, sento piano piano che gli occhi si stanno chiudendo e il sonno pesante mi avvolge ma non è cosi immediato nella mezz’ora che sto lì nella grande camera, quando mi sento spingere in sala operatoria e sopra i miei occhi rivolti all’insù vedo questa enorme lampada che mi acceca sono ancora conscio e mi infilano dei grossi aghi ai polsi facendomi male come se si trattasse di una ennesima puntura, sono gli ultimi dolori che sento e poi ore dopo mi sveglio in una camera ove batte il sole con una fasciatura sugli occhi con una sete tremenda e chiiedo da bere e fortunatamente una infermiera accanto mi porge alle labbra un sorso di thè. parlare con il dottore e nella mia piccola intelligenza captavo che l’operazione non era andata bene e che bisognava ripeterla, mi sono sentito morire dentro di me e piangevo sotto le coperte senza farmi scorgere pensando di essere stato tradito anche dai genitori. |
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