Creato da: zetek il 08/10/2004
Storia leggendaria della musica rock

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Post N° 77

Post n°77 pubblicato il 18 Settembre 2006 da zetek
Foto di zetek

Questa volevo postarla sul blog di Paint-Box, ma sembra non sia possibile.
Stamattina mi è capitato casualmente di sentirla andando al lavoro e ho pensato che tempo fa sul suo blog aveva parlato di "Disraeli Gears".. ... ogni tanto la strimpello e la canticchio anche io :)

OUTSIDE WOMAN BLUES
(Blind Joe Reynolds)


If you lose your money, great God, don't lose your mind.
If you lose your money, great God, don't lose your mind.
And if you lose your woman, please don't fool with mine.

I'm gonna buy me a bulldog, watch my lady whilst I sleep.
I'm gonna buy me a bulldog, watch my lady whilst I sleep.
'Cause women these days, they're so doggone crooked,
That they might make off 'fore day creep.

Well, you can't watch your wife and your outside women, too.
You know you can't watch your wife and your outside womens, too.
Cause when you're out with your women, your wife will be at home,
Cooking your food, doing a dirt, buddy what you trying to do?

You can't watch your wife and your outside womens, too.
You know you can't watch your wife and your outside women, too.
When you're out with your women, your wife will be at home,
Doing a dirt, cooking your food, buddy what you trying to do?

 
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Post N° 76

Post n°76 pubblicato il 07 Settembre 2006 da zetek
Foto di zetek

Chissà se il buon vecchio Frank la apprezzerà.. sono in ritardo solamente di tre mesi sul suo compleanno!! In ogni caso al "diamante pazzo" della valle del Chienti una telecaster non poteva mancare.
Nell'attesa di un'occasione buona per dargliela le faccio fare un po' di rodaggio.. quando mi passerà questa pigrizia post-ferie inizierò a prendere seriamente lezioni di chitarra.. (ricordo di aver detto così anche lo scorso anno) vorrei fare il salto di qualità, anzi, un semplice piccolo passo avanti mi basterebbe. Mi sembra di essere ancora in ferie con questo caldo, stanotte ho sognato di essere tornato in agriturismo in sicilia... è stata una piacevole sensazione e questo mi ha sorpreso, sono state del tutto positive le impressioni che ho avuto dell'isola, a cominciare dalla guida estremamente sportiva dei siciliani, messinesi in primis.. per uno come me, venuto da un tranquillo paesello della provincia di Macerata, è stata dura districarsi nel traffico tentacolare che ho trovato al di là dello stretto... sono stati necessari quattro occhi per evitare incidenti!! L'ospitalità poi non mi è sembrata una delle qualità principali degli isolani.. ma preferisco non generalizzare, magari ho solo avuto a che fare con le persone sbagliate nei momenti sbagliati... ed infine gli incendi...da Palermo a Trapani ne avvistavamo 4-5 al giorno.. ma è possibile?? Siamo dovuti fuggire da Erice perchè un intero versante del monte stava prendendo fuoco...
Siamo stati peò ricompensati dagli stupendi paesaggi e dalle meraviglie artistiche.. eh già dall'Etna a San Vito lo Capo passando lungo tutta la costa settentrionale c'è da rimanere a bocca aperta...la stessa reazione si ha entrando nel duomo di Monreale o nella cappella Palatina a Palermo.. ci tornerò prima o poi, magari a settembre, meno folla e meno caldo...
Pigrizia dicevo all'inizio.. beh.. mi metto a strimpellare un po'...  

 
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Post N° 75

Post n°75 pubblicato il 05 Luglio 2006 da zetek

Il lavoro che fino a qualche anno fa rappresentava una certezza, un punto fermo della mia vita ora pare un ostacolo, un cappio, una catena... non volevo questo tipo di crescita professionale, volevo solo imparare quante più cose possibili sulla lavorazione del legno, non mi interessa organizzare il lavoro degli altri, voglio farlo io! Non voglio girare per una fabbrica con un mucchio di fogli in una mano e un telefono nell'altra, voglio prendere una tavola e trasformarla in qualcosa, non mi interessa sedere davanti ad un pc e  inserire dati che diverranno finestre. Non lo disprezzo come lavoro, semplicemente non fa per me e non riesco a svolgere certi compiti nel migliore dei modi. Mi sento incatenato a questo posto di lavoro per comodità e riconoscenza e forse un po' di codardia, le uniche valvole di sfogo, che mi permettono di andare avanti sono le chitarre che ogni tanto faccio (a proposito, è quasi pronta una telecaster per il mio amico Frank e la 335 è in verniciatura), per settembre poi vorrei portare a termine un lavoro a cui tengo particolarmente e cui penso da un paio di settimane. Quindi.. perchè non fare un passo indietro dal punto di vista economico e delle comodità e mettermi di nuovo in discussione? Sarà meglio avere un lavoro vicino casa, con ottime prospettive, buona retribuzione e zero (o poco più) stimoli, o avere un lavoro  che mi metta alla prova su cose più stimolanti? Purtroppo a volte penso di aver preso dai miei i loro lati non certo migliori, la remissività di mio padre e l'attenzione (per me ossessiva) al denaro di mia madre. Quindi, come farò a mantenere un'eventuale famiglia con uno stipendio più modesto e un lavoro con meno prospettive?

Certe notti mi giro così tanto nel letto da restare impigliato nelle lenzuola, e al mattino mi sveglio con la stessa sensazione di disagio e smarrimento. Quand'è così mi viene voglia di correre, correre dalla mia ragazza e rifugiarmi nel suo abbraccio, farmi consigliare e sapere cosa pensa della situazione.. visto che il mio futuro vorrei passarlo con lei.

 
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Latitanza

Post n°74 pubblicato il 26 Maggio 2006 da zetek
Foto di zetek

La mia latitanza da questi schermi è causata dalla signorina della foto... le sto dedicando non poche attenzioni ultimamente.
Quando ho comprato le tavole di mogano e di acero, verso la fine del 2005 non pensavo che mi avrebbe portato via tutto questo tempo! siamo comunque in
dirittura d'arrivo, manca solo la verniciatura.. fra meno di un mese la strimpellerò :)
In mia assenza vi consiglio di ascoltare questo album "Twelve dreams of Dr.
Sardonicus" degli Spirit.
Ho scoperto questo gruppo poco più di un anno fa, prima avevo solo sentito
parlare vagamente di un certo Randy Wolfe "California" che aveva suonato da
15enne nei Jimmy James and the Blue Flames e che Chas Chandler non aveva
voluto portare in Inghilterra insieme a Hendrix... Beh, il giovanissimo Randy, rimasto solo a New York, se ne torna in California e insieme a musicisti di ottimo livello (Ed Cassidy, John Locke, Mark Andes e Jay Ferguson) crea gli Spirit.
Il cd in oggetto colpisce per l'incredibile capacità del gruppo di passare per psichedelia, folk, blues e hard rock senza perdere un colpo, mantenendo una coesione invidiabile. Le capacità dei singoli e l'equilibrio che raggiungono dovrebbero farci chiedere come è possibile che i loro lavori siano così poco conosciuti rispetto a quelli di altri gruppi della scena californiana della fine dei '60 come i Jefferson Airplane e i Grateful Dead.
Lo stile chitarristico di California richiama quello del suo vate pur restando sempre molto personale, più sobrio e legato alla melodia; la tecnica si piega al servizio del gruppo anche se c'è spazio per qualche numero degno del buon Jimi (... eh sì che con un maestro come Hendrix avrei imparato anche io a suonare la chitarra).

 
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On an Island

Post n°73 pubblicato il 13 Marzo 2006 da zetek
Foto di zetek

Ho ascoltato "On An Island" il nuovo album di Gilmour già 6-7 volte.. il primo ascolto non mi ha impressionato positivamente, l'attesa era tanta, forse troppa, da buon fan dei Pink Floyd speravo in qualcosa di meglio.
Negli ascolti successivi invece è venuta a galla la vera essenza del disco, che poi rispecchia il carattere dell'autore. Tre aggettivi mi vengono in mente elegante, pacato e sobrio, il tipico prodotto di un tranquillo
sessantenne inglese. Un sessantenne parecchio attivo a quanto pare, visto che ha suonato chitarra, basso, sassofono, piano e organo! Belle atmosfere, suoni curati, la solita lirica e sognante chitarra, ma soprattutto
sottolineerei la voce, in alcuni pezzi delicata come non mai... e vabbè, ho un debole per lui.. lo ammetto! Di idee.. non molte a dire il vero, né nei testi, nè nelle musiche, alcuni passaggi ricordano "The division bell"
altri "Animals" e di "Meddle", ma niente di straordinario...
A me della musica però più che l'originalità e le idee interessa la capacità di trasmettere e suscitare emozioni e il buon vecchio David è un maestro in questo.. mi piace ascoltare questo disco in viaggio e fantasticare  mentre mi lascio trasportare su queste delicate atmosfere.
Diverse le collaborazioni con altri artisti, oltre alla co-produzione di Manzanera e alla presenza di Wright e Wyatt, da menzionare le armonie vocali di Crosy e Nash nella title track, particolarmente azzeccate, poiché creano
un'atmosfera che rimanda l'immaginario dell'ascoltatore proprio in luoghi simili all'isoletta della Grecia a cui si fa riferimento.
Tra due settimane il concerto a Roma.. la scaletta dei concerti tenuti venerdì e sabato in Germania è davvero interessante, l'esecuzione integrale dell'album e un'ampia panoramica nel repertorio dei Pink Floyd da "Meddle" a "The Division Bell", è prevista anche l'esecuzione di "Dominoes" di Barrett, come già fece nel Meltdown Concert.... eccola:

1- Castellorizon
2- On An Island
3- The Blue
4- Take a Breath
5- Red Sky at Night
6- The Heaven
7- The I Close My Eyes
8- Smile
9- A Pocketful Of Stones
10- Where We Start
11- Shine On You Crazy Diamond
12- Wot's Uh...The Deal
13- Wearing The Inside Out (cantata da Wright)
14- Breathe
15- Time
16- Breathe Reprise
17- Dominoes
18- High Hopes
19- Echoes
20- Wish You Were Here
21- Comfortably Numb


 
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