« C'avete fatto caso... | Rosa Calzecchi Onesti » |
Questo pane ha il sapore d’un ricordo,
mangiato in questa povera osteria,
dov’è più abbandonato e ingombro il porto.
E della birra mi godo l’amaro,
seduto del ritorno a mezza via,
in faccia ai monti annuvolati e al faro.
L’anima mia che una sua pena ha vinta,
con occhi nuovi nell’antica sera
guarda un pilota con la moglie incinta;
e un bastimento, di che il vecchio legno
luccica al sole, e con la ciminiera
lunga quanto i due alberi, è un disegno
fanciullesco, che ho fatto or son vent’anni.
E chi mi avrebbe detto la mia vita
cosi bella, con tanti dolci affanni,
e tanta beatitudine romita!
Noterella di Hans: la prima volta che bevvi la birra Moretti, all'incirca venticinque anni fa, l'etichetta posteriore della bottiglia recava i versi 3-5 di questa poesia. Erano altri tempi. La Moretti, all'epoca, la facevano a Trieste [ma v. il commento in calce] e il birrificio era di proprietà italiana, non di qualche grande gruppo industriale com'è adesso.
|
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: HansSchnier
il 26/04/2020 alle 20:45
Inviato da: rachel_wuz
il 26/04/2020 alle 16:48
Inviato da: cassetta2
il 25/04/2020 alle 10:25
Inviato da: blumannaro
il 28/11/2019 alle 17:49
Inviato da: HansSchnier
il 25/08/2019 alle 00:34