Creato da HansSchnier il 28/10/2009

PEZZI, pezzotti

(le Opinioni tarocche)

 

Messaggi di Agosto 2019

sostiene Indro

Post n°282 pubblicato il 24 Agosto 2019 da HansSchnier

sostiene Montanelli che Manzoni, parlando con De Sanctis, esprimesse meraviglia per la gloria poetica di Leopardi: cazzo ci trovavano, questi connazionali, nelle lagne del Recanatese?

Parimenti, il conte Giacomo si diceva deluso dalle peripezie dei due fidanzatini del Seicento e da tutto il circostante ambaradan romanzesco.

Manzoni era un intollerante e Leopardi era uno snob. Bisogna fare giustizia. Ricordo a me stesso che Wilcock celebrò le solenni "nozze di Hitler e Maria Antonietta all'inferno".

Potremmo chiedere a qualche altro intellettuale simpatico - che so io, mettiamo Pennac - di celebrare le nozze di Leopardi e Lucia Mondella. Ce li vedo proprio a stare insieme.

 
 
 

ECDOTICA

Post n°281 pubblicato il 24 Agosto 2019 da HansSchnier

Maria Corti aiutava Alda Merini

nella gestione delle esili royalties?

Non ho notizie precise. Suppongo

che la Studiosa spronasse l'Autrice

a rassettare la casa indecente,


a pagare bollette veterane,

ad aprire le analisi e guardare

in faccia i trigliceridi. Insistendo,

da buona amica, affinché la poetessa

- per esempio - fumasse un po' di meno


e quant'altro... ben altro... l'io e l'altro...


Vedi, Maria, la tua filologia

non poteva salvarti dal contagio.

Guai se ti tocca un poeta malvagio,

uno che non apprezza l'acribia

e preferisce arenarsi. E poi piangere


per farsi risollevare da te,

proprio da te. Tu sei troppo paziente

(tu sei rimasta lì, non hai mollato).

Vedi, Maria, l'Autrice è labirintica

più di una selva di varianti. Ecdotica


integralmente a tuo rischio e pericolo.

 
 
 

turpitudine

Post n°279 pubblicato il 15 Agosto 2019 da HansSchnier

Militat omnis amans et habet sua castra Cupido;

Attice, crede mihi, militat omnis amans.

Quae bello est habilis, Veneri quoque convenit aetas.

Turpe senex miles, turpe senilis amor.

 
 
 

10.VIII.2019

Post n°278 pubblicato il 10 Agosto 2019 da HansSchnier

IL MIO CANE non prende mai le ferie.

Da crumiro fedele al padronato,

mi scodinzola come un avvocato

davanti a un litigante danaroso.


Manco i parlamentari fanno pausa.

Quest'anno c'è la crisi,

gli tocca Montecitorio, poracci.

O Capitano, o mio

Capitano Matteo... L'hai detto tu:

"Immacolato Cuore della Vergine,

sloggia i parlamentari dalle spiagge,

difendici dall'empia immigrazione,

fa' che cada il governo e si proceda

a libere elezioni e al mio Trionfo".


E ai poeti d'Italia - terra bella

che uguale non ce n'è, cantava Mino

Reitano - non è contrattualizzato

nessun periodo di ferie: ad agosto

dovrebbero sgobbare duramente

 

come se fosse antani. Supercazzole

benevole, peraltro, gli assicurano

meritati riposi

eterni o transeunti, con o senza

le licenze poetiche.

 
 
 

la bella prosa degli intellettuali

Post n°275 pubblicato il 08 Agosto 2019 da HansSchnier

"La supplica del filosofo Norberto Bobbio al duce o la domanda di grazia del musicologo Massimo Mila dimostravano che sicurezza privata e carriera accademica erano contate assai più dei valori politici". Pag. 32 de la Repubblica di oggi, articolo firmato da Michele Battini. "L'autore, storico, insegna all'Università di Pisa", come evidenziato in neretto dalla redazione del giornale. Però, Prufessò, lasciatevelo dire: il verbo contare, anche quando è intransitivo, vuole sempre l'ausiliare avere (salvo che al passivo, ma nel nostro caso la diatesi è attiva). Oltre al supplemento Robinson e ai libri di Franco Venturi, Diderot, Tacito e Arnaldo Momigliano, ogni tanto potreste ripassare anche il vocabolario della lingua italiana.

 
 
 

Francesco Durante

Post n°274 pubblicato il 03 Agosto 2019 da HansSchnier

Ho avuto il privilegio, qualche tempo fa, di scambiare una manciata di parole, da vicino e via mail, con Francesco Durante, scrittore e giornalista scomparso oggi a 66 anni, per un malore improvviso. Scriveva sul Mattino e si occupava di letteratura. Di tanto in tanto scriveva anche in prima pagina; settimanalmente curava la rubrica Canone meridionale, nella quale segnalava i nuovi scrittori del sud. Aveva poco in simpatia quelli che pomposamente, e senza degnarsi di darne una spiegazione logica, chiamano "Lingua" il dialetto napoletano; amava Napoli ma non il narcisismo della "napolitudine". E non era un barboso professore: per dirne una, si interrogava sconsolato sull'utilità della lettura dei Promessi Sposi tuttora obbligatoria al biennio delle superiori. Ho un suo libro in qualche scatolone in soffitta. Voglio recuperarlo e rileggerlo. Piccolo ma doveroso omaggio a una persona intelligente, onesta, umile eppure non remissiva, che ci mancherà.

 
 
 

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