Ancora un fattaccio (o presunto tale) dal mondo della scuola: Una giovane insegnante di sostegno, al suo primo incarico, esasperata dal comportamento di un bambino lo ferisce con un paio di forbici.
Ora, il fatto in sè è grave, specie se non si è trattato di un incidente, come invece asserisce la ragazza. Ma io vorrei riflettere su alcune cosette collaterali.
- l'insegnante titolare non era al suo posto. Con le migliori motivazioni del mondo (ma a fare le fotocopie ci possono andare i bidelli ed in bagno - a meno che si stia male - ci si può andare all'intervallo, per non parlare del caffè di mezza mattina), ma non era dove avrebbe dovuto essere, specie se pensiamo che era in una classe con un alunno handycappato, a cui la giovane collega avrebbe dovuto dedicarsi esclusivamente, invece di badare all'intero gruppo.
- il bambino, 7 anni, mica un poppante, ha dimostrato di non sapere/volere rispettare le regole (in classe si cammina, non si saltella; si chiede permesso, e se la risposta è no, è no). E a chi tocca insegnarglielo, alla maestra di sostegno? A 7 anni un bambino dovrebbe GIA' sapere cosa può fare e cosa non può fare, e se non l'ha capito, non nascondiamoci dietro ad un dito: la responsabilità è della famiglia.
- I commenti al fattaccio: la stampa si è buttata a capofitto sulla notizia, mettendo in croce la maestra ed esaltando "l'eroismo" del piccolo che stava andando al cestino a temperare la matita "saltellando sì, ma piano" (???), e Barbara Palombelli ha sparato dalle tribune di Mediaset un pistolotto ad alzo zero, in cui crocifiggeva chiunque e che concludeva così: "Chi salverà i nostri bambini dalla scuola?". E chi salverà noi dal qualunquismo della Palombelli?
Inviato da: boyofthetime
il 16/10/2009 alle 22:59
Inviato da: SteShout
il 07/02/2009 alle 19:11
Inviato da: ziggystardust10
il 06/12/2008 alle 18:09
Inviato da: marea14
il 05/12/2008 alle 23:21
Inviato da: ziggystardust10
il 03/12/2008 alle 18:08