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Tra Gran Sasso, i Monti della Laga e i Sibillini

Post n°15 pubblicato il 27 Giugno 2011 da zivas
 
Foto di zivas

L'aria è frizzante e c'è un bel sole...ho appuntamento a Campotosto alle 11.15 circa con l'amico Coccodrillo.

Alle 8.45 sono già in sella e in un batter d'occhio arrivo a destinazione, passando per Spoleto, Norcia, Amatrice.

Ho fatto presto, anche se lungo la Valnerina c'erano lunghe file di 'doppiati' in sardomobile (la macchina, per i non motociclisti) che andavano a passo di lumaca, come sovente avviene in tutti gli week end.

Sono a Campotosto alle 10.55, lui ancora non c'è ed io approfitto per fare benzina (ammappa quanto costa lassù!! 1,625 al litro )

Qualche minuto e arriva anche Claudio, alias Coccodrillo; decidiamo l'itinerario che ci porterà ad Acquasanta Terme e impostiamo tutti i punti intermedi sul GPS; dal lago (di cui non ho fatto foto, essendo posto già ampiamente visitato e fotografato in passato), attraverso una bellissima strada che non si capisce perchè, c'è un divieto di accesso (il GPS me la dà comunque come buona, e al Coccodrillo hanno detto poco fa che è tranquillamente percorribile e la fanno tutti),

Da Campotosto a Ortolano

arriviamo nei pressi di Ortolano e facciamo poi qualche km della bellissima strada di fondovalle che costeggia il Gran Sasso e che arriva a Teramo.

Poi svoltiamo a sinistra per Cervaro e ci fermiamo spesso lungo la bella strada per scattare un pò di foto

Lungo la strada che sale a Cervaro

e proseguiamo poi per Cortino, Paranesi, Acquasanta terme, attraverso dei bellissimi panorami,

In lontananza il mare marchigiano

Il Gran Sasso e due cavalle di razza!

Le cime del Gran Sasso

Muuuuu!

che poi dovremo pagare affrontando una strada tutta curve (bene, direte voi motociclisti) ma piena di brecciolino e di cacca dappertutto...si, avete capito bene; è del tutto evidente come questa strada sia frequentata assiduamente da ovini, che hanno disseminato km di strada!

Quindi andiamo piano e ci gustiamo il territorio...

Un paesino sperduto

La sosta è d'obbligo, anche perchè sono le 14 e dobbiamo pure rifocillarci un pò; stiamo aspettando le pietanze, ma intanto coccoliamo il palato

Tra mattina e pomeriggio

in un ristorante lungo la strada, ad Acquasanta Terme.

Nello scendere la moto dal cavalletto prima di ripartire dal ristorante, mi accorgo che il bauletto salta troppo, e la cosa mi preoccupa; un controllo approfondito rivelerà la rottura dei tubolari interni che reggono il bauletto; Claudio mi dice che aveva notato che si muoveva parecchio e che era dall'inizio del giro che era così ...per fortuna non ho perso niente; mi presta un ragno da mettere sopra e ripartiamo così; mi preoccuperò i prossimi giorni di andare in officina, per ora è importante non rompere altro, per cui vado molto attento alle buche e avvallamenti sulla strada.

In pochi minuti attraversiamo Comunanza, e Amandola, per arrivare a Sarnano da cui prendiamo la strada del Sasso Tetto:

Sasso Tetto

Strada del Sasso Tetto

Le montagne mi sovrastano

Strada del Sasso Tetto

I Monti della Laga in lontananza

una meraviglia di panorami e d'asfalto che ci sollazza e ci fa divertire fino a Bolognola

Panorama sopra Bolognola

Non ci sono altre foto perchè da qui in poi attraverseremo altri bellissimi posti dove però 'siamo di casa', e si è fatta una certa ora e Claudio deve tornare a Roma (io ovviamente sono più vicino).

Scendiamo per la bella strada che porta a Fiastra e all'omonimo lago (stasera con il sole basso è di un colore blu molto intenso...peccato non aver fatto foto) e poi velocemente attraverso Muccia arriviamo a Colfiorito, dove ci separiamo; io ridiscendo per la stradina che porta a Capodacqua sulla Flaminia, e torno a casa per la stessa strada che in parte ho fatto all'andata, mentre Claudio scende a Foligno e prende la Flaminia in direzione Roma.

Rientro a casa alle 18.55, dopo aver fatto 473 km.

Appunti

Era presto quando sono passato in Valnerina, e nonostante questo, tre smanettoni mi hanno sorpassato a velocità stratosferica e con gli scarichi rombanti rumorosissimi...

Ho visto una fila interminabile di macchine che salivano a Castelluccio di Norcia (io per fortuna ho deviato verso Arquata del Tronto)

La temperatura è stata ottimale per tutto il giorno, mai troppo caldo, e il cielo è sempre stato limpido

Sono tanti km per un giro del genere, da fare in poco tempo; meriterebbe un passo più lento e molte più soste fotografiche (per chi non c'è mai stato)

Le strade più panoramiche di questo giro sono anche le più deserte, per fortuna.

Ecco la mappa del giro

 
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