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I miei Blog Amici
In una fredda giornata d'inverno un gruppo di porcospini si rifugia in una grotta e per proteggersi dal freddo si stringono vicini.
Ben presto però sentono le spine reciproche e il dolore li costringe ad allontanarsi l'uno dall'altro.
Quando poi il bisogno di riscaldarsi li porta di nuovo ad avvicinarsi si pungono di nuovo.
Ripetono più volte questi tentativi, sballottati avanti e indietro tra due mali, finchè non trovano quella moderata distanza reciproca che rappresenta la migliore posizione, quella giusta distanza che consente loro di scaldarsi e nello stesso tempo di non farsi male reciprocamente.
SCHOPENHAUER
......dedicato a Pupa7611,
zoe.
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Il vocabolo conflitto in italiano è una parola colta che riprende il latino conflictus derivato dal verbo confligere, composto di cum con e di un raro fligere, urtare, sbattere contro.
Il prefisso cum stava a indicare che l’urto non era unilaterale, ma coinvolgeva almeno due parti: era cioè anche una lotta, un combattimento, o un contrasto, tutti significati che aveva il termine latino e che ancora oggi conserva la nostra parola conflitto.
Il conflitto esiste sempre, anche quando non lo si fa emergere. Farlo emergere è sano ed utile.
Il conflitto sano è un confronto tra diversi modi di intendere la vita, tra valori simili o diversi, tra scelte e motivazioni diverse. Il conflitto può anche essere forte, ma è meglio un conflitto forte che un “non conflitto”. Fino a quando c’è conflitto infatti c’è reciprocità, c’è voglia che l’altro ci sia, c’è possibilità di dialogo.
Il conflitto serve a stabilire la relazione e, a confrontare le diverse opinioni, anche se per farlo occorresse per estremo, litigare. Se si vive un rapporto o una relazione senza conflitto non vi è confronto: vi è indifferenza o repressione. L’indifferenza è una forma di violenza. “Io non ti calcolo, per me è come se tu non esistessi”. Di fatto si “elimina” l’altro dalla propria vita, non rivolgendogli la parola, e ignorando la sua esistenza anche se vive accanto a noi.
Ecco perché è sempre meglio un conflitto che l’indifferenza o il non conflitto.
(Varie fonti)
Il non plus ultra è superare il confiltto, difficilmente avviene.
Ma per me il non plus ultra è altro:
incontrare quella persona che suscita il conflitto,
affrontarla,
alla fine convenire che il conflitto non è superato,
però insieme accettare le altrui ideee e convinzioni
e continuare a vivere il rapporto insieme,
con la consapevolezza di non oltrepassare quel confine che crea il rispetto tra le due parti.
E questo in tutti i campi:
sentimentale, amicizia, lavoro......
....e quando riesci nel campo genitoriale sei al traguardo.
zoe.
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........allora, a natale il mio figliolo si presenta con questo cd dicendomi :
"auguri, se non ti piace sei proprio una babba."
Ppffffiiiuuuuu....non sono una babba, è andata.
zoe.
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Molte persone non oltrepassano mai la fase infantile,
in cui le sensazioni di piacere provengono tutte dalla bocca.
(Da una relazione ad un'agenzia di pubbliche relazioni di New York).
Bocca
Testa
Cuore
Miscela perfetta
zoe.
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Tu devi capire,
da uno fai dieci
Il due lascialo andare
il tre prendilo subito,
così sei ricco.
Il quattro lascialo perdere
E poi il cinque e il sei,
così dice la strega,
fai sette e otto,
così è perfetto.
Il nove è uno,
il dieci è niente,
e questa è la filastrocca delle streghe.
GOETHE
Non sono invidiosa di coloro che posseggono tanti soldi
ma lo ammetto:
sono invidiosa di chi possiede tanto cervello.
ZOE
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Il caso è il morbido cuscino di coloro
che vorrebbero eliminare dal cosmo
tutto ciò che è divino, significativo e capace
di indicare la meta alle creature,
per far posto alla vuota favola
che l'universo non ha un senso
e si è creato da solo.
HERBERT FRITSCHE
Non credo al divino
ma mi piacerebbe avere torto.
ZOE
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Il dolore è troppo grande
per regnare in piccoli cuori.
Il pensiero.. è un uccello dell'immenso,
che in una gabbia di parole
puo' anche spiegare le ali, ma non volare.
KAHLIL GIBRAN
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“Quando i cani fanno l’amore, può succedere che il maschio non riesca più ad uscire dall’incastro con la sua compagna. Può succedere che piangano come disperati, nel tentativo di sciogliersi dalla loro unione, e per aiutarli, per permettere che ognuno vada per la sua strada, bisogna gettare loro addosso una secchiata di acqua fredda.. In quel modo si distaccheranno, e non si cercheranno mai più.
PAGANDO CI TROVANO SEMPRE.
Mi venivano in mente queste cose, e non me ne venivano in mente altre. Pensavo ai cani, ma quello che vedevo erano due esseri umani, uno grande e uno piccolo, e non riuscivo a distinguere di quale sesso fosse.
FAI SCHIFO SEMBRI UN MASCHIO….
…..Le nostre notti sono notti da grandi. Non c’è nessuno che ci dice quando dobbiamo andare a dormire e nessuno che ci obbliga a lavarci i denti. Non c’è nessuno che ci racconta una favola e nessuno che ci rimbocca le coperte. Non c’è nessuno che difende i nostri sogni e nessuno che riscalda i nostri piedi. Non c’è nessuno che ci spiega come si fa l’amore e nessuno che ci dice di non farlo.”
Tratto da
RANDAGI
di PAOLA MORDIGLIA
Un coro di bambini di Bucarest, l’ambiente è la strada, dove vivono e vanno a dormire.
Quando non hanno più voglia di parlare, è sotto la strada.
Secondo voi un ragazzino SCEGLIE di amare un pedofilo? ZOE.
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GIORNATA MONDIALE DELL'ORGOGLIO PEDOFILO
(meglio dire PEDOCRIMINALE)
SI AVETE LETTO BENE, IL 23 GIUGNO SI TERRA' LA GIORNATA MONDIALE DELL'ORGOGLIO PEDOFILO, TUTTI I PEDOFILI DEL MONDO ACCENDERANNO UNA CANDELA AZZURRA. UN GESTO SIMBOLICO PER RICORDARE I PEDOFILI INCARCERATI PERCHE', COME DICONO LORO, "VITTIME DELLE DISCRIMINAZIONI, DELLE LEGGI INGIUSTAMENTE RESTRITTIVE PER RIBADIRE L'AMORE CHE PROVIAMO PER I BAMBINI" (BOYLOVEDAY INTERNATIONAL).
QUESTE PERSONE, SE COSI' SI POSSIAMO CHIAMARLE, HANNO PURE UN SITO CHE NON E' UN SITO ILLEGALE, NON CONTIENE PORNOGRAFIA, ANZI QUESTI SIGNORI SI IMPEGNANO A CONVINCERE I LORO LETTORI DI AGIRE NEL BENE, DI VOLERSI DIFFERENZIARE DAI CRIMINALI, DA CHI FA ATTI VIOLENTI, DA CHI COSTRINGE I BAMBINI, I RAGAZZI, DICENDO CHE LORO LI AMANO. INTERESSANTE LA GALLERIA DI IMMAGINI, DOVE ANCHE BABBO NATALE VIENE MOSTRATO COME PEDOFILO DOVE ADDIRITTURA VIENE MOSTRATO UN PRETE AMOREVOLE CON UN RAGAZZO, SI EVINCE UN DESIDERIO DI FAR APPARIRE ASSOLUTAMENTE NORMALE O COME PERVERSIONE SESSUALE, CHE NE SO' COME PARTECIPARE AD UN'ORGIA, UN RAPPORTO AMOROSO TRA UN RAGAZZINO E UN ADULTO.
NON E' UNA NOVITA', SONO 8 ANNI CHE QUESTA GIORNATA ESISTE, CHE QUESTO SITO E' ON LINE, NELL'INDIFFERENZA GENERALE DI TUTTI GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI, QUALCUNO HA ADDIRITTURA RICHIESTO L'INTERVENTO DELL'ONU, MA TUTTO E' RIMASTO COSI' COM'E'. ORA E' PARTITA UNA PETIZIONE, CI SONO 3 PAGINE SU QUESTA GIORNATA E LA POLIZIA POSTALE SPIEGA PERCHE' NON SI PUO' CHIUDERE QUEL SITO.
L'ASSOCIAZIONE "PICCOLO ALAN" ONLUS CHIEDE CHE VENGANO OSCURATI TUTTI I SITI WEB CHE IN QUALCHE MODO DANNO VOCE E SPAZIO ALLA PEDOFILIA. LE ISTITUZIONI PRENDANO UNA FERMA POSIZIONE CONSIDERANDO REATO ANCHE LA SOLA PROMOZIONE ON-LINE DI QUESTO TURPE MERCATO. UN FERMO "NO" CONTRO LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELL'ORGOGLIO PEDOFILO. PROVIAMOCI FACCIAMO UNA CATENA DI BLOGGER, SE CREDETE CHE POSSIAMO URLARE UN NO ANCHE NOI, PRENDETE QUESTO POST, COPIATELO NEI VOSTRI BLOG, NEI VOSTRI SITI, INVIATELO PER E-MAIL AI VOSTRI AMICI, CONOSCENTI, PRENDETELO E FATELO PRENDERE AI VOSTRI AMICI BLOGGER, UNIAMO LE NOSTRE FORZE PER QUALCOSA DI POSITIVO.
Vi prego e vi invito a far girare il più possibile questa
mail e lasciate un commento su quello che leggete per favore.
Uniti si può combattere questa piaga.
L'indifferenza E' COMPLICITA'.
Grazie.
MESSAGGIO FATTO CIRCOLARE DA:
Alberto Sala
Presidente Associazione "PICCOLO ALAN" ONLUS
Il mio commento:
La pedofilia è una vera e propria malattia di conseguenza trovo assurdo legalizzare un'associazione di questo tipo: stiamo perdendo il controllo, attenzione!!!!!!
ZOE
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L'ho scritto, lo riscrivo e lo ripeto: l'unico cioccolato che un ghiottone può reputare degno di considerazione deve essere fondente, quindi con una percentuale di cacao non superiore al 70 percento o poco meno - ma neanche superiore al 90 percento, trovo orridi e immangiabili i cioccolati con più del 90 percento di cacao. La pasta di cacao, naturalmente di un ottimo cacao, non deve (dovrebbe) essere manipolata in alcun modo e deve essere dolcificata con lo zucchero a freddo, cioè massimo 45°, che è la temperatura di fusione del burro di cacao, e arricchita eventualmente con burro di cacao e (pochi) aromi naturali, questo lo concedo. I cioccolati che rispettano questi parametri - azzardiamo, l'1 per milione della produzione? no, è di meno - sono un vero dono del cielo, gli altri, mah.
Poi un giorno ti ritrovi in bocca un cioccolato composto da (gli ingredienti, scritti piccolissimi, sono in ordine di presenza, quindi del primo ce n'è più che del secondo e via a scalare) zucchero, grassi vegetali, burro di cacao, latte intero in polvere, pasta di cacao - finalmente - lattosio, latte scremato in polvere, burro anidro, lecitina di soia, polvere di estratto di malto e aromi. Più una frase curiosa: può contenere tracce di nocciole, mandorle (non di nocciole e mandorle). Esterno: cioccolato al latte. Cacao: 30 percento minimo.
Bene, lo metti in bocca con tutte le prevenzioni del mondo - e scopri che è meraviglioso. Qualche alchimista - definirlo chimico e tecnologo alimentare è riduttivo, mi piacerebbe molto conoscerlo - lo ha messo a punto per la Lindt & Sprungli svizzera e lo ha chiamato Lindor.
Non posso vivere senza il Lindor. Perchè è meraviglioso e perchè è uno degli esempi più alti di magia bianca, quella magia che fa sì che l'insieme degli ingredienti utilizzati valga molto ma molto di più della loro somma - non è un concetto astruso, ma chiarissimo. Però devi essere un grande alchimista perchè questo avvenga. Grazie di averlo messo a punto.
ALLAN BAY
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Cosa ho fatto stasera....il cambio dei vestiti nell'armadio, direte, che cosa interessante....bleah!
Zoe ad ogni cambio di stagione medita, altrimenti sarebbe una cosa troppo noiosa....
Ho meditato che sono ingrassata di tre chili ed alcuni indumenti non mi vanno più, accidenti!
A parte questo misfatto, la meditazione è andata oltre....è andata al precedente cambio di stagione....si sono avvicendati parecchi avvenimenti....si, al precedente cambio di stagione avevo detto che troppi sacrifici, troppe situazioni pesanti mi avevano stancato, mi avevano succhiato ogni forza, di conseguenza, visto che tutto volgeva al meglio, dovevo dare una svolta allegra a tutto questo avvicendarsi.
E così ho fatto.
Bilancio: si, ni, non lo so......sta di fatto che questo è il terzo cambio di stagione e TU sei sempre presente, ora in maniera diversa dalla precedente, ma sei sempre presente.
Non so se sia stato meglio questo cambio di vestiti o il precedente, sta di fatto che tu sei ancora nei miei pensieri, in maniera diversa, ma sei sempre presente.
Cosa è successo? E' che tu ed io siamo fatti della stessa pasta ma stiamo cercando due cose diverse, accidenti!
Accidenti al cambio di stagione!
ZOE.
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L'intuizione, fulminante, me la diede Barbara, un'amica austriaca. Non era mai contenta della salsa di pomodoro che le preparavo e non sapeva dire perchè. Io sbollentavo, pelavo, privavo dei semi e dell'acqua di vegetazione i pomodori, i migliori che trovavo, poi li cuocevo per un nonnulla con olio, aglio, fresco se possibile se no privato dell'anima, e basilico, coltivato da me. Che fare di più? Ma non andava bene. Cominciai ad aggiungere un pò di concentrato, aumentando man mano la dose: era già meglio ma non ancora ok.
Finchè un giorno lei disse: "Ma si, la salsa di pomodoro deve essere un pò pifke". Che è un simpatico termine con il quale i tedeschi del Sud chiamano quelli del Nord, relato (diciamo così) a come i tedeschi del Sud giudicano l'elasticità mentale e la flessibilità di quelli del Nord. Una lampadina si accese. Subito, giusto il tempo di una scappata al supermercato, le preparai una salsa di pomodoro con un barattolo di pelati, 1 punta di concentrato, aglio, olio e basilico. Lei, che aveva visto tutta la preparazione, assaggiò e disse: "bè, però, insomma, sarà un pò trucida ma io sono cresciuta con questo sugo."
Da allora faccio, raramente ma faccio, questo sugo, da me ribattezzato "alla trucida", soprattutto in abbinata ad ingredienti grassi, tipo pancetta, cotenne e anguilla. Mai una critica. Due secoli di pomodori in barattoli hanno fatto sì che il loro sapore sia da tutti considerato "giusto" e "vero" qualunque cosa ciò voglia dire, mentre il pomodoro fresco, un prodotto nuovo, non suscita lo stesso entusiasmo.
Si può solo confidare nei nipoti....
ALLAN BAY
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Inviato da: france_53
il 24/08/2013 alle 16:47
Inviato da: france_53
il 31/07/2011 alle 12:23
Inviato da: zoe.xxx
il 16/04/2011 alle 13:08
Inviato da: exhilarated
il 11/04/2011 alle 23:46
Inviato da: exhilarated
il 22/10/2010 alle 23:23