zut alors!

Passeggiavo. Anzi, tornavo proprio a casa.
Devo premettere che abito nella qashbah (kashbah o come si dice) del mio paese. Vabbè, insomma, nel quartiere arabo. Roba che siamo in (neanche) tremila abitanti e abbiamo una macelleria araba e un call center. Nella via in cui abito. Se questo non è essere avanti…

Comunque, passeggiavo nel crogiuolo di mondi altri che è la mia via, quando mi imbatto in un immondo manifesto che predica a caratteri cubitali e invita tutti i giuovani-più-giuovani al primo grande "BRIANZA PRIDE", festa dell’orgoglio brianzolo che si terrà il 31 marzo in un paesino qui vicino… vabbè, inutile dire la compassione che mi ha procurato… poverini

Quindi lancio qui una
contro-festa di boicottaggio-al-Brianza-pride.
Per dire che a me certe cose proprio mi vanno di traverso.

Quindi ho in mente questa festa.
Perché tra l’altro ne ho bisogno.
Ho in mente la festa per il mio ventunesimo compleanno. Che è già passato da un pezzo, per la verità. Passato totalmente non-festeggiato. Del tipo che sono stata in casa tutto il giorno, in pigiama, a studiare un saggio sulle Amazzoni… però era lunedì, e al lunedì è tutto chiuso… (sì, brava, bella scusa)

Quindi ho in mente la festa per il mio non-compleanno.
Sabato primo aprile.
LA PRIMA-VERA FESTA.
Per festeggiare anche l’arrivo della primavera, ovviamente. E il pesce d’aprile.
In territorio nostrano. Alla faccia dei brianzoli orgogliosi.
Musica dal mondo.
Portate chi volete.

Perché io, la polenta, la mischio col cous-cous.

Fornirò maggiori dettagli nei prossimi giorni. Ciao ciao!