Amo la nebbia, strano da dire ma è proprio così. Ho un cantiere che sembra dall’altra parte della mia piccola città, invece con pochi passi attraverso il parco posso saltare il traffico, le strade tortuose, il ticchettio delle scarpe della gente nervosa del primo caffé. Attraversando un fiume ormai dimenticato scopro il mormorio della nebbia che carezza le piante, quando si addormentano alla nenia d’Autunno. Così prima di vedere la mia destinazione i piedi si bagnano di rugiada, mentre le lame di luce bassa del mattino, sono una preghiera di sole che disegna immagini sacre. Poco prima di arrivare alla meta, giungono i suoni della vita che si muove, un secondo risveglio per me, dopo il sogno dentro la nebbia del parco: la nebbia che amo tanto.
Inviato da: Zero.elevato.a.Zero
il 19/08/2024 alle 11:41
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il 19/08/2024 alle 11:39
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il 10/08/2024 alle 10:31