Quanto sono lunghi venti anni; i giorni si sgranano lenti e fra ieri e oggi i ricordi sono lucidi e immediati. Vent’anni invece sono davvero molti e rivedere le pagine ormai ingiallite del diario della mia vita mi riporta al mio lavoro da ingegnere e alla scoperta delle grandi proprietà delle fibre di carbonio. Erano anche gli anni dove insegnavo contemporaneamente a scuola. Proprio venti anni fa, nel giorno di S. Valentino, a pochi passi da casa mia, lasciava la sua esperienza terrena Marco Pantani. In questi lunghi 20 anni composti dalla bellezza di 7305 giorni il ricordo non si è affievolito; in questo giorno leggero ancora molti passano dove il suo corpo è stato trovato, oppure lasciano un fiore nel Cimitero di Cesenatico, vivo nei cuori che tanto ha fatto palpitare con le sue imprese, con il coraggio di ripartire dopo cadute, incidenti; solo di fronte all’ingiustizia si è dovuto arrendere. Oggi, come in tante pagine di questo deposito di memorie voglio pensarlo ancora e nuovamente ringraziarlo delle infinite emozioni, quando volava la bandana e si alzava sui pedali, imprendibile per gli avversari, ma all’arrembaggio del nostro affetto, Ciao Marco
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