Creato da viscontina17 il 30/06/2012

Bisbigli d'onde

dolci richiami d'essenze

 

« CAUDOFEATAMUTO COME UN PESCE »

CIRRIPEDI

Post n°292 pubblicato il 05 Maggio 2015 da viscontina17

Un famoso zoologo americano di origine svizzera, Louis Agazzon, vissuto nel XIX secolo, definì questi curiosi animaletti come dei "piccoli gamberetti appesi alla roccia con la testa, chiusi in una casa calcarea e che a calci buttano il cibo nella propria bocca".

Effettivamente i Cirripedi, anche se a prima vista possono sembrare simili a molluschi, come cozze o patelle, sono in realtà crostacei parenti di granchi e gamberi. La classe di Cirripedi comprende forme esclusivamente marine che per la loro maggior parte conduce vita libera (si fa per dire!) attaccata agli scogli o su oggetti galleggianti, mentre una piccola parte comprende forme evolutesi nel commensalismo e nel parassitismo. Tali specie sono per lo più parassite di altri grossi crostacei come granchi o aragoste, ma non si può non citare l'epica lotta senza fine tra questi piccoli crostacei e i più grandi animali del mondo, cioè le balene.

Una lotta non certo combattuta con violenti colpi di coda, al contrario tutto si gioca sul reciproco tasso di crescita: le balene cercano di togliersi di dosso i loro parassiti cambiando velocemente pelle, mentre i Cirripedi accelerano il loro tasso di crescita per potersi riprodurre e quindi ricolonizzare la superficie cutanea del grosso mammifero.

Ma andiamo a conoscere un po’ meglio questi organismi. La larva di un Cirripede dopo aver vagato qua e là per il mare, decide che è ora di metter su casa e si sceglie una bella roccia dove sistemarsi. Spesso questa roccia è già popolata di numerosi suoi conspecifici, anzi sono proprio loro che, attraverso messaggi chimici, attirano il nuovo inquilino. Il perché di tale comportamento lo vedremo più avanti. La larva si fissa quindi al substrato e per fare ciò utilizza delle speciali ghiandole adesive situate sulle antenne. A questo punto la parte anteriore del corpo dell'animale si riveste di una robusta carenatura formata da una serie di piastre calcaree (di solito 5 o 6). La carenatura può essere chiusa separando così ermeticamente l'animale dall'ambiente esterno grazie ad altre 2 piastre che fungono da opercolo. Gli arti invece si sviluppano in appendici pennate dette cirri (da qui il nome Cirripedi) che possono essere estroflesse dalla corazza e che svolgono la funzione di alimentazione filtrando piccoli organismi planctonici che poi vengono convogliati all'interno della bocca.

(WEB)

 


 

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/17Infiniti/trackback.php?msg=13196308

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

001

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

 

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 39
 

  

 

 

 

 

    

  

 

 

 

 

 

 

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963