Creato da viscontina17 il 30/06/2012

Bisbigli d'onde

dolci richiami d'essenze

Messaggi di Febbraio 2015

PESCE STAMPELLA

Post n°284 pubblicato il 23 Febbraio 2015 da viscontina17

Il pesce stampella, conosciuto anche come «squalo dalla testa a forma di rene», appartiene a una famiglia di otto squali con una simile caratteristica: la parte superiore del cranio si espande lateralmente, formando una struttura che ricorda la forma di un martello. Questa struttura ha diverse funzioni biologiche: la forma allargata e appiattita consente una maggiore spinta di galleggiamento ed efficienza idrodinamica; l'area così allargata consente, inoltre, l'espansione di sistemi sensoriali importanti per l'alimentazione. Gli occhi e le narici sono ai lati della testa; gli elettrorecettori e la linea laterale si estendono in un'area più vasta. Grazie a questi organi, questi squali possono catturare prede di grandi dimensioni. Il carattere distintivo per eccellenza è il margine della testa: è arcuato all'indietro, con un'indentatura prominente nel centro e due lobi ai lati. Le pinne pettorali sono di dimensioni ridotte, con l'estremità inferiore scura. La pinna dorsale è alta e diritta, senza incurvature. Le pinne ventrali hanno il lato posteriore diritto. La colorazione varia dal grigio chiaro al bruno, con il ventre chiaro.

Il pesce stampella si trova in acque temperate calde e tropicali, nelle aree costiere della piattaforma continentale e nelle acque adiacenti, fino ad una profondità di 300 metri. Nel Mediterraneo è piuttosto raro o occasionale. E' stato riportato al confine con l'Atlantico e Sud della Spagna, nel mare d'Alboran e Algeria. Sporadico verso il Canale di Sicilia, mai segnalato a Malta. Si può trovare nelle baie e presso gli estuari, o in branchi vicino alle pareti marine. Proprio vicino a questi muraglioni sottomarini, molti subacquei riportano di averli osservati mentre interagiscono, si danno la caccia, agitano le teste e si mordicchiano, a volte anche violentemente. Questo comportamento necessita ulteriori studi, ma può essere legato a motivi di socialità, migrazioni verso aree di alimentazione o riproduzione. Sono molto sensibili ai rumori e spesso sono infastiditi dalla presenza dei subacquei e dalle bolle prodotte dai respiratori ARA, anche se occasionalmente possono effettuare «passaggi» ravvicinati, spinti dalla curiosità. Una loro indifferenza alla presenza dei subacquei è riscontrabile solo in località molto frequentate da quest'ultimi.
Si nutrono di pesci teleostei, tra cui sardine, sgombri, gronghi, barracuda, ghiozzi e sogliole ma anche di cefalopodi, crostacei e gasteropodi. Si cibano anche di squali più piccoli e razze. Sono vivipari; le femmine, dopo una gestazione di 9 o 10 mesi, si dirigono verso basse acque costiere e danno alla luce dai 15 ai 30 piccoli, lunghi alla nascita dai 40 ai 55 cm.

Questa specie è da considerarsi in pericolo a causa dell'intensa ed indiscriminata pesca effettuata in tutto il mondo. (WEB)

 

 
 
 

I BALANI CON LA CHIMICA TROVANO CASA

Post n°283 pubblicato il 19 Febbraio 2015 da viscontina17

I balani non sono per tutta la loro vita specie sessili (attaccate ad una superficie), infatti, l’unione dei loro gameti dà origine ad una larva planctonica che vive in mare aperto. Il mistero fu risolto quando si scoprì una particolare sostanza chimica detta artropodina, questa sostanza viene prodotta dai balani adulti e funge da richiamo per le larve che seguendola trovano un luogo adatto per la loro metamorfosi e il loro insediamento. L’artropodina è solo una delle tante sostanze chimiche prodotte da animali marini che hanno svelato alcuni dei misteri del mondo marino (WEB)

 
 
 

I CELENTERATI

Post n°282 pubblicato il 11 Febbraio 2015 da viscontina17

I celenterati, a dispetto della loro semplicissima organizzazione sopracellulare, possiedono fra le più complesse strutture cellulari esistenti nel regno animale: le cnidociti (anche dette nematociti o cellule urticanti). Vale la pena quindi fare un piccolo sforzo ed entrare in questa cellula ed esaminare più da vicino questo prodotto dell’evoluzione.
Dentro le cnidociti vi sono dei piccoli organuli sferici con un diametro di soli 20 micrometri (quindi 0.020 mm), detti cnidocisti o nematocisti; all’interno di questa piccola sfera è contenuto un sottilissimo filamento cavo attorcigliato su stesso che, in certi casi, può raggiungere le dimensioni di qualche millimetro (!) e che è in diretto contatto con il liquido urticante contenuto nella capsula. All’esterno di quest’ultima è presente una sorta di ciglio (cnidociglio) che, quando sfiorato da un animale, induce un aumento di pressione all’interno della capsula la quale quindi “spara” letteralmente il filamento all’esterno. Ciò non avviene se il cnidociglio è toccato da un materiale inerte (come può essere la sabbia). In tale processo di differenziazione fra vivente e non vivente operato da queste cellule, sembra che una certa importanza risieda nel rilascio di sostanze chimiche (organiche) che qualunque animale rilascia nel proprio ambiente.
Ogni celenterato possiede queste cellule le quali si differenziano alla base dei tentacoli, poi viaggiano nella mesoglea e, infine, si posizionano nell’ectoderma. Si calcola che un singolo polipo lungo qualche millimetro sia provvisto di oltre 30.000 capsule e che ogni giorno ne consumi oltre un quarto.(WEB)

 
 
 

FORESTE SOMMERSE

Post n°281 pubblicato il 03 Febbraio 2015 da viscontina17

Un'immersione in mezzo ad una prateria di Posidonia, per la maggior parte dei subacquei, è un'esperienza da evitare. Personalmente ritengo sia invece un'immersione che vale la pena di fare, ma solo se si possiede un buon spirito di osservazione per poter gustare a pieno di tutta la vita che questo ambiente ospita. Le fanerogame costituiscono in genere delle ampie praterie, all'interno delle quali trovano riparo molte specie (un esempio per tutti il cavalluccio marino).
Costituiscono quindi un habitat molto ricco di vita.

Le fanerogame si distinguono dalle alghe in quanto presentano differenziazione in radici, fusto, foglie e fiori. Quest'ultimi sono verdi, piccoli, raggruppati in infiorescenze, di colore verdiccio.

Si tratta di piante superiori che si sono adattate alla vita subacquea. Appartengono alla classe delle Monocotiledoni e per tanto presentano foglie con nervature parallele. Spesso vengono chiamate alghe, ma la differenza con queste è abissale se si pensa alla specializzazione dei tessuti, che nelle piante a tallo manca.

Le immagini delle fanerogame riportate, eccetto per quanto riguarda la Posidonia, sono tratte dal mio algario: gli esemplari sono stati pressati e quindi essiccati, pertanto il loro aspetto è indubbiamente diverso da come appare in vivo. Tuttavia in questo modo è possibile rilevare le differenze esistenti fra le fanerogame più diffuse nel nostro mare, permettendo in tal modo il riconoscimento anche all'occhio meno esperto. (WEB)

 
 
 

SEGNALAZIONE

Post n°280 pubblicato il 02 Febbraio 2015 da viscontina17

 

Libero gentilmente risponde ma non risolve.

La gestione del mio blog diventa sempre più difficile perchè le cose non restano sempre uguali. Non sempre o tempo per capire e non sempre c'è qualcuno che mi aiuta e non ho tempo per impazzire.

Capisco che questo è uno spazio GRATIS ma dal momento che ho aperto una MAIL LIBERO e usufruisco dei SERVIZI DELLA COMUNITY mi piacerebbe avere pagine che funzionano. Penso che da quando è stata inserita la PUBBLICITA' nei post e in ogni dove sono tante le cose che non funzionano. Faccio pulizia spesso della cache. Ho chiesto aiuto tecnico ma non ho risolto nulla.                                                                                   Tanti altri utenti sono in queste stesse condizioni:                                                                               Se inseriamo un box non si carica l'immagine, non si modificano i box.

Non si possono inserire i video e quando va bene se si riesce ad inserire. Se inseriamo un post non si carica l'immagine, non si modificano i box, un box video salta tutto il post nemmeno i WIZARD messi a disposizione dal blog della comunita di Libero AIUTO servono a qualcosa. Se riesco dei copia incolla il BOX occupa tutta la pagina e non riesco a modificare. Se cambio TEMPLATE salta tutto e il blog torna alle impostazioni primarie.

Non leggo quasi più le NEW, ne gli avvisi in E. mail. Il sistema è spesso in sovraccarico e non posso gestire la mia posta o il mio blog....è pure impossibile un messaggio plurimo dallo spazio Amici, non risponde.        PER FAVORE, LIBERO, prova a rispondere a noi tutti, ma con un messaggio chiarificatore e non precompilato con appri e chiudi pratica...

GRAZIE!        Vostro utente viscontina17

 

 

 
 
 

CICALA DI MARE

Post n°279 pubblicato il 01 Febbraio 2015 da viscontina17

I crostacei appartenenti all’ordine stomatopodi sono conosciuti come cicale o canocchie, o gamberi-mantide. Hanno addome molto allungato, e di solito scavano tane a U nella sabbia dove molte specie vivono in coppia. Le chele sono ripiegate un po’ come quelle della mantide religiosa, e sono armi formidabili di offesa e di difesa. Alcune specie hanno zampe a clava, che vengono proiettate verso la preda (o l’aggressore) con uno dei movimenti più veloci conosciuti nel regno animale. L’impatto prodotto è equivalente a quello di un proiettile calibro 22! Altre specie hanno arti raptatori irti di spine, capaci di immobilizzare un pesce al volo. Corredo indispensabile a queste armi è un sistema visivo sofisticatissimo. Ogni occhio composto della cicala, dalla tipica forma oblunga, ha due zone di massima acuità visiva: in pratica un solo occhio è già equipaggiato per valutare la distanze e la velocità della preda in modo precisissimo(WEB)

 
 
 

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