Messaggi di Gennaio 2015
Post n°278 pubblicato il 27 Gennaio 2015 da viscontina17
Non è necessario immergersi in mari esotici anche il Mediterraneo offre bellezze sommerse |
Post n°277 pubblicato il 20 Gennaio 2015 da viscontina17
Un team internazionale di ricercatori guidato dalla biologa Francesca Benzoni, del dipartimento di biotecnologie e bioscienze dell’università di Milano-Bicocca, ha scoperto nelle isole Gambier (nella Polinesia Francese) una “nuova” specie di corallo delle acque poco profonde. |
Post n°276 pubblicato il 14 Gennaio 2015 da viscontina17
Un compatto gruppo di ricercatori ha fatto una scoperta eccezionale: una nuova specie di delfino fluviale è stata individuata in Sudamerica, nel Brasile Orientale e al di fuori del bacino del Rio delle Amazzoni. Il team brasiliano-britannico è composto da Tomas Hrbek, Nicole Dutra, Waleska Gravena, Izeni Pires Farias dell’universidade Federal do Amazonas (Unfa), Vera Maria Ferreira da Silva dell’Instituto Nacional de Pesquisas da Amazônia (Ipa) e il britannico Anthony R. Martin dell’University of Dundee. Insieme, descrivono il magnifico animale scoperto nello studio “A New Species of River Dolphin from Brazil or: How Little Do We Know Our Biodiversity”, pubblicato su PlosOne. |
Post n°275 pubblicato il 08 Gennaio 2015 da viscontina17
I crinoidei sono noti comunemente come gigli di mare. Il loro corpo è organizzato in peduncolo e corona (isocrinidi) oppure soltanto la corona (comatulidi). Il peduncolo, usato per ancorarsi al fondale, porta i cirri, utilizzati nel movimento; tali forme sono di acque profonde. Nei comatulidi i cirri si attaccano direttamente alla corona. Questa porta lateralmente le braccia; queste sono molto ramificate fino al punto che, in alcune specie tropicali, se ne contano 200. Sono animali sospensivori, si nutrono cioè di materiale organico presente lungo la colonna d’acqua. Il cibo è catturato tramite una rete di muco portata dalle braccia che, quando questa è satura, viene mangiata. Sono animali a sessi separati. Se ne conoscono circa 600 specie di cui solo quattro specie sono presenti nei mari italiani (tutti comatulidi); la più comune è Antedon mediterranea.(WEB) |
Post n°274 pubblicato il 01 Gennaio 2015 da viscontina17
Rivoluzionario sistema di datazione che utilizza il carbonio radioattivo dei test atomici degli anni Cinquanta-Sessanta. |