TERRA NOSTRA
PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO, DEI DIRITTI E DELLA FAMIGLIA
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Post n°72 pubblicato il 19 Ottobre 2009 da Terra_Nostra
Il consigliere comunale RENATO RANIERI ha presentato in data 12/10/2009 la mozione per l'adozione dello SCEC al Comune di Pescara. MOZIONE SCEC |
Post n°71 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da Terra_Nostra
Dopo l'attenzione mediatica e politica sulla decisione della consulta di non approvare il Lodo Alfano per incostituzionalità dello stesso in quanto viola l'art. 3 della Costituzione Italiana, si è riaccesa la polemica sul tentativo di attacco alla stessa Costituzione. A nostro avviso non ci sembra che la Carta siglata dai padri fondatori sia stata immune da attacchi o che essa sia stata rispettata. Per questo motivo porgiamo le seguenti 12 domande alla Corte Costituzionale ed a voi lettori, politologi, giuristi e quant'altro. 1) L'Italia è ancora una Repubblica democratica fondata sul "lavoro" ? G.Monaco |
Post n°70 pubblicato il 27 Agosto 2009 da Terra_Nostra
Ci è capitato di prendere in una tabaccheria un opuscolo pubblicato da AAMS del quale pubblichiamo delle interessanti pagine. Come molti sapranno, siamo abbastanza “attenti” alle azioni dei Monopoli di Stato e quindi abbiamo letto con attenzione ciò che avevano da comunicare a tutti gli italiani con il suddetto opuscolo.
Leggendo l’editoriale di Ruggero Palombo, pubblicato all’interno dell’opuscolo, notiamo l’orribile realtà della filosofia e della strategia di questo governo dei giochi. Per chi non riuscisse ad ingrandire l’immagine, riportiamo di seguito i passaggi fondamentali di queste “diaboliche” dichiarazioni: Allargare capillarmente la rete di punti scommesse è stato un duplice affare pei i Monopoli.
Allora il Ministero delle Finanze si faccia restituire, per conto di AAMS, i 98 miliardi di euro (98.000.000.000,00) che i concessionari di rete delle Slot-machines (legalizzate) non hanno versato all’erario. Buon vivere a tutti. |
Post n°69 pubblicato il 31 Luglio 2009 da Terra_Nostra
Leggete l'articolo cliccando sul link http://digilander.libero.it/Terra_Nostra/Tassare_Oro_Bankitalia.pdf E' molto interessante l'articolo odierno di Libero che mette in chiara evidenza come Bankitalia sia una SPA privata (e non dello Stato Italiano) che per giunta ha sede in un paradiso fiscale. Si evidenzia pure che la moneta (la Lira) non fosse coperta da oro, come falsamente molti "tecnici" tendono a turlupinare il popolo con le loro false "lezioni" e quindi l'Euro è esso stesso privo di copertura aurea. Quindi tali monete poggiano sul nulla, ovverosia sulla fiducia che i popoli conferiscono all'accettazione dei biglietti di banca dal costo pressoché nullo, ma gravati da spaventosi interessi dal momento in cui gli Stati li richiedano alla Banca di emissione. Il compianto Professor Giacinto Auriti, nelle sue mirabili conferenze, aveva largamente illustrato queste tematiche, tanto da auspicare la creazione di una moneta di proprietà popolare, emessa dallo Stato (quindi non presa a prestito dalla banca di emissione come effettivamente avveniva con le 500 lire cartacee e con tutti tagli metallici ). Questa grande truffa monetaria mondiale è tuttora argomento di studio in Italia ed all'estero, ma tutti i politici nel mondo ben si guardano dall' abolire la moneta della banca e di sostituirla con la moneta emessa dallo Stato. Alcuni non sono sufficientemente acculturati o in malafede; ma tutti temono di perdere la ghirba, come accade al Presidente J.F.Kennedy quando emise i Dollari di Stato Americano( United States Note), in contrapposizione ai Dollari delle privatissima Federal Reserve. Quindi ben venga quel governo che impone ai nostri aguzzini di prosperare sul nostro sangue ed imboscano ricchezze (protette dall'usura internazionale della BCE), al pari dagli imprenditori infedeli. Il Sig. Draghi (uomo di fiducia della Goldman Sachs) smetta di piangere e di dare lezioni a tutti, quando Bankitalia ha truffato e truffa il popolo italiano, come denunciato a suo tempo sempre dal romantico giurista Giacinto Auriti l'allora governatore Bankitalia Azelio Ciampi, grande genio che dilapidò riserve auree e titoli per portarci alla svalutazione dei beni di stato per il 30%, sicché il Sig. Amato e compari li hanno piazzati ai soliti compari di merende a prezzi di saldo. Nessuno si è ribellato a queste manovre che hanno depauperato il patrimonio italiano. Tanto il popolo non capisce, solo loro sono i geni che operano per il bene pubblico (che in definitiva è solo il loro privato). Per migliori informazioni cercare in Web: Giacinto Auriti, Signoraggio, Simec, Bankitalia JFKennedy. Antonio Demenego |
Post n°68 pubblicato il 08 Luglio 2009 da Terra_Nostra
tratto da http://www.effedieffe.com/content/view/7766/169/
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Post n°67 pubblicato il 07 Luglio 2009 da Terra_Nostra
In occasione del G8 le previsioni dei terremoti diventano probabilistiche. Allora avevamo ragione? In occasione dei G8 le previsioni dei terremoti diventano probabilistiche e le evacuazioni sono previste per scosse superiori a magnitudo 4. Il vostro amico Sarpedonte
Grazie al coraggio e alla generosità della redazione di “Prima da noi” alleghiamo l’articolo in questione estratto dal siti: http://www.primadanoi.it/modules/bdnews/article.php?storyid=21518
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Post n°66 pubblicato il 01 Luglio 2009 da Terra_Nostra
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Post n°65 pubblicato il 27 Giugno 2009 da Terra_Nostra
Abbiamo letto con disappunto ed esterefazione le dichiarazioni del governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, pubblicate su "Il Centro-qotidiano d'abruzzo" in occasione della sua visita in Abruzzo. (clicca per leggere l'articolo) Ci chiediamo perchè si voglia continuare a prendere in giro la popolazione italiana e mondiale facendo credere che siano gli Stati stessi a possedere le Banche Centrali? Ricordatevi che siete Mortali.
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Post n°64 pubblicato il 23 Giugno 2009 da Terra_Nostra
Venerdì 26 giugno 2009, ore 21,00 Scheda del libro
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Post n°63 pubblicato il 18 Giugno 2009 da Terra_Nostra
Il terremoto in Abruzzo era stato previsto, le sue conseguenze no? Prevedere e provvedere Nei messaggi diffusi dai media italiani “istituzionali” (nel senso che sono finanziati dallo Stato, ovviamente con i nostri soldi), prevale il convincimento/congettura che i terremoti non sono “prevedibili”. A volte, ma solo a volte, la sintesi estrema di una notizia può essere necessaria per motivazioni come la tempestività e la chiarezza, purtroppo altre volte essa può essere frutto dell’ignoranza e della convenienza, per cui non è facile risalire alla vera causa della sintesi. Sui media, quindi, prevale il messaggio che definisce i terremoti non prevedibili; ma cos’è una previsione? Cosa la distingue da una predizione o da una visione? Cosa sono le analisi previsionali? Perché si distingue tra scenario e previsione? Cos’è uno scenario progettuale? Da un comune vocabolario online disponibile gratuitamente su internet e scelto casualmente tra i tanti disponibili (http://it.thefreedictionary.com/), il termine “prevedere” è considerato sinonimo di ipotizzare, presupporre, ritenere possibile per il futuro, indovinare, predire, pronosticare, conoscere in anticipo, contemplare, prendere in considerazione. I riferimenti precedenti sono utili perché uno di essi ben si presta a semplificare il nostro ragionamento: “ritenere possibile per il futuro”. La possibilità è cosa diversa dalla plausibilità, nella letteratura che tratta gli scenari, il termine plausibile è di grande importanza, perché riduce il campo delle possibilità. Ci si riferisce al fatto che, in genere, il futuro deve essere plausibile con un certo presente e con le tendenze che provengono dal passato ed è innegabile che questo vincolo, escludendo eventi non plausibili, riduce l’insieme delle possibilità. Ma il termine futuro è polisemico esistendo molti modi di definirlo. Nel caso il futuro si configuri come unico e certo/determinato, esso può essere identificato con una concatenazione di avvenimenti prestabilita (destino), oppure con un insieme di eventualità possibili (avvenire), o anche con un processo storico non ancora accaduto (divenire). Nel caso, invece, si configuri come multiplo e incerto/indeterminato, il futuro può essere studiato con le analisi previsionali, che, si ricorda, esprimono ipotesi in merito a più futuri possibili e, quindi, congetturano; oppure con gli scenari esplorativi, che possono contenere sia previsioni, sia predizioni, sia visioni, provenienti da fonti oggettive o soggettive. Il futuro può essere anche progettato, altrimenti non esisterebbero metodi per la costruzione di scenari progettuali, nel sociale costituiti dalle immagini dello scenario esplorativo (prodotte dalle tendenze del passato) compatibili, o che possono essere rese tali mediante interventi pubblici, con le immagini generate dallo scenario normativo (“desiderata” dei cittadini). De Finetti affermava che la previsione è cosa diversa dalla predizione, perché diverso è il momento in cui interviene la valutazione soggettiva. Nella predizione il momento soggettivo è a monte, perché “dico prima” quali sono le variabili, le equazioni che le legano e i parametri sono stimati con i dati del passato, così come avviene in un comune modello econometrico. Nella previsione, affermava De Finetti, avviene esattamente il contrario perché il momento soggettivo è a valle, ossia alla confluenza di tutte le informazioni utili per la valutazione, sia provenienti da fonti oggettive che soggettive. La previsione in senso stretto, in cui tutti i metodi usati devono rispettare il principio di simmetria tra spiegazione e previsione, è certamente la più affidabile ed ha almeno due ambiti diversi: la previsione deterministica e quella probabilistica. La previsione «… deve essere in grado di specificare il luogo, il momento, e quanto grande sarà l'evento in modo da dare alla Protezione civile una certezza con la quale può prendere determinate azioni. Quando invece si sa alle previsioni probabilistiche bisogna tenere conto di due possibili errori: il primo la mancanza di previsione di un evento sismico, il secondo i falsi allarmi. Alcune volte la probabilità aumenta senza che in realtà nessun evento sismico avviene.». Secondo Jordan «avere dei modelli che producono un elevato numero di falsi allarmi sono per ora di scarsa utilità per prendere delle decisioni importanti. Scopo della Commissione è fornire uno sguardo oggettivo di quello che è lo stato attuale delle conoscenze nella previsione deterministica e nella previsione probabilistica». Jordan ha anche chiarito che «allo stato attuale in nessuna parte del mondo esistono metodi per prevedere deterministicamente i terremoti». (Articolo dal titolo Sismologi concordi: «il 6 aprile terremoto impressionante», citazione tratta dalle dichiarazioni di Tom Jordan, del Southern California Earthquake Center, 13/05/2009 15.23) Non abbiamo problemi ad ammettere che in nessuna parte del mondo esistono metodi per prevedere deterministicamente i terremoti, ma abbiamo difficoltà a comprendere perché, in tali casi, non vengano utilizzate previsioni probabilistiche. Una previsione probabilistica, disponendo di dati oggettivi (o anche soggettivi) è sempre possibile formularla, anche se con l’obbligo di corredarla di una valutazione di probabilità che, nel caso dell’Aquila, era indiscutibilmente molto elevata. La previsione tendenziale prende in considerazione il passato e, quindi, l’ambito della memoria e dell’esperienza (expertise). La verifica della previsione, inoltre, non è la falsificazione, perché il futuro non può essere vero o falso, specie quando, come nel caso del terremoto in Abruzzo la previsione probabilistica (non deterministica) indicava che: il luogo si discostava di poche decine di chilometri dal quello che è risultato il vero epicentro, il momento ha subito un sfasamento di poche ore e la dimensione prevista dell'evento era deducibile dallo stato geologico dell’area. Anche se “solo” probabilistici, i segnali provenienti dagli indicatori previsionali, andavano presi in considerazione seriamente, mentre si è preferito rifugiarsi nel dogma della “imprevedibilità dei terremoti”. Sfido chiunque a non ammettere che dopo tre e più mesi di segnali inquietanti, anche il cittadino più distratto si sarebbe preoccupato. Nell’eventualità di un rischio previsto come quello dell’Aquila, chi ipotizza l’evacuazione delle persone da un paese all’altro (ad esempio da Sulmona all’Aquila), o farnetica o è in mala fede. Un’evacuazione di una città di decine di migliaia di residenti può al limite essere progettata in caso di certezza di un avvenimento catastrofico, ossia nel caso di previsione deterministica o di previsione con probabilità uguale a uno). Perché chi rigetta l’ipotesi che i terremoti siano prevedibili, cita un esempio funzionale alla previsione deterministica e non a quella probabilistica? La magnitudo della scossa delle 3.32 è stata di 5.8 della scala Richter, ma «La cosa abbastanza chiara», afferma un dirigente di ricerca dell'Ingv, «è che dagli accertamenti fatti è che comunque nelle aree dell'Aquila sono state registrate delle accelerazioni fino a 0,5-0,6 G, molto elevate rispetto a quello che ci si potesse aspettare e questo è dovuto alla combinazione sia della sorgente sia dell'amplificazione dovuta alla particolare geologia del sito». La forte accelerazione, come ha spiegato il tecnico «ha causato un incremento dei danni rispetto a quello che ci si sarebbe potuto attendere. Occorre fare un'analisi accurata di quanto l'accelerazione è stata determinante nei danni e quanto invece è stato dovuto alle caratteristiche costruttive dell'edificio». I costruttori lo sapevano? È facile criminalizzarli, ma erano al corrente dello stato geologico del sottosuolo? Gli esperti “istituzionali” certamente si! Quindi sapevano del rischio che si correva anche con una scossa d’intensità non elevatissima. Bisogna anche aggiungere, però, che «La particolarità di questo terremoto», ha evidenziato Paolo Gasparini, professor di geofisica all'Università Federico II di Napoli, «è anche che l'Aquila è vicina alla faglia, quindi ci sono anche degli effetti di campo vicino che è molto difficile tenere in considerazione prima che l'evento accada e tutto ciò crea delle difficoltà». Alla luce del fatto che tutti i politici e i loro esperti sono concordi nel definire i terremoti non prevedibili e non sta a noi smentirli, appare ovvio a chiunque che la scelta più logica è quella di “provvedere“ per limitarne i danni. Anche se si accetta la non prevedibilità “esatta o certa” dei terremoti, quindi, non si può negare che le loro conseguenze possono esserlo, perché è facile generare “visioni” consequenziali al loro verificarsi mediante simulazioni sviluppate da ipotesi sulla natura (sussultoria/ondulatoria), intensità, durata, profondità, stato del sottosuolo o condizioni geologiche dell’area, stato delle costruzioni, eccetera. Dallo stesso vocabolario online, il termine “provvedere” è considerato sinonimo di pensare, badare, occuparsi, disporre quanto è necessario, fare ciò che serve, come esempio riporta che “i genitori devono provvedere ai figli” e noi aggiungiamo: “così come lo Stato deve provvedere alla sicurezza dei cittadini”. Tra gli altri chiarimenti e sinonimi, inoltre, troviamo: prendere i provvedimenti per raggiungere un obiettivo, preparare per tempo, dotare, fornire, fare in modo che ci sia. Dominante e dominato. Chi deve provvedere? La provvidenza? De Juvenel affermava che la recessione è dominante nei confronti degli imprenditori e l’inquinamento lo è nei confronti dei cittadini, ma gli stessi fenomeni possono essere dominati dai Governi. Il terremoto è certamente dominante, ma esiste la possibilità di dominarlo? E se esiste chi ha il Potere di farlo? Come può essere dominato, o come si può limitare il dominio di un terremoto? Riflettendo sui danni? Quali danni? A cose e persone? Allora i fabbricati (le cose) andavano controllati prima in modo ufficiale, così come avviene con la revisione delle auto, almeno per le strutture strategiche (ospedali, prefetture, eccetera). Mettendo a disposizione dalle persone le strutture della protezione civile, ad esempio tende in cui rifugiarsi dopo la scossa di “avvertimento” o, in genere, in caso di palese pericolo, non attrezzature complete, solo TENDE in cui rifugiarsi e un nucleo di sorveglianza delle stesse (o delegare la responsabilità della sorveglianza ai Comuni). La scossa tellurica fatale è stata preceduta da altre due scosse di minore intensità e, forse, se la popolazione, “dominata” dal terremoto, avesse avuto a disposizione le tende nei siti a rischio (vedi Onna) non avrebbe fatto ritorno a casa dopo la prima scossa (molte dichiarazioni dei terremotati sono in tal senso). Era banale! Forse sarebbero mancate le tende per interventi tempestivi in altri luoghi? Ridicolo! Smontare e rimontare non sono certamente consoni con la tempestività, ma al limite bastava comprarne altre, o dobbiamo pensare che non rientrava nella “arguta” e vetusta pianificazione degli interventi della protezione civile, basati prevalentemente sull’intervento ex-post (in cui i media istituzionali ci collocano in posizione di eccellenza). Quale grande contributo avrebbe potuto offrire una strategia ex-ante, che avesse fatto trovare tende disponibili ai colpiti dal terremoto dopo la prima scossa? Quante vite avrebbe potuto salvare l’opportunità di una TENDA in cui rifugiarsi in caso di pericolo palese? Quante persone ne avrebbero usufruito? Io penso che se avessimo potuto salvare anche una sola vita in più, oggi ci saremmo sentiti meno in colpa. Che serva almeno da lezione per la prossima volta, perché così com’è certo che non si può fermare il “dominante” terremoto, è altrettanto certo che se ne può limitare i danni, non solo costruendo case migliori ma anche includendo la PARTECIPAZIONE degli ESPOSTI al RISCHIO nel processo decisionale del governo della protezione civile. In presenza di un rischio sismico, ci si è concentrati sulla necessità di stabilire la correttezza delle previsioni del terremoto, invece di provvedere all’eventualità di un suo manifestarsi. Per essere banali fino in fondo, tutti guardavano il dito (la previsione) che indicava la luna (il terremoto), se solo uno di essi avesse guardato nella direzione indicata dal dito, ai suoi occhi si sarebbe prospettato lo spettacolo catastrofico a cui abbiamo assistito e non lo avrebbe ignorato. Come affermava de Juvenel, uno dei padri del metodo di previsione tecnologico, il re aveva l’obbligo dell’ascolto[1] e su ciò il popolo aveva il diritto di vigilare, oggi abbiamo un’entità astratta come la sovranità popolare alla quale si delega il Potere. È il Parlamento a decidere, luogo in cui si riuniscono e si scontrano le volontà di coloro che hanno vinto la competizione per la conquista del Potere. E’ possibile, ma soprattutto logico, aspettarsi una decisione costruttiva per l'utilità sociale dallo scontro di volontà in disaccordo? Rousseau avrebbe voluto poche leggi, frutto della volontà generale dell'intera comunità e non della maggioranza, MENTRE LE leggi ATTUALI sono anti-sociali, poiché si fondano su una “concezione falsa della società”, in base alla quale la legge costituirebbe espressione della volontà generale, della Nazione, MENTRE è SOLO espressione della volontà DELLA MAGGIORANZA parlamentare, CHE DATA L’ATTUALE AFFLUENZA ALLE URNE, NON RAPPRESENTA NEANCHE IL 30% DELLA POPOLAZIONE. Scrive de Jouvenel: «La proclamazione della sovranità del popolo non ha avuto altro effetto se non quello di sostituire ad un re vivente una regina fittizia, la volontà generale, per sua natura sempre minorenne e sempre incapace di governare se stessa». E’ importante aggiungere che de Jouvenel raccomanda di non trascurare l’inquietante contrasto fra il formidabile accrescimento che si è verificato nei mezzi a disposizione del Potere e l’allentamento del controllo che sull’uso di essi viene fatto. Qualunque sistema, infatti, finisce con il fornire al Potere stesso l’opportunità di espandersi nella società molto più ampie di quanto non abbia mai potuto disporre. L'idea sottesa è che il Potere costituisce un pericolo sociale da tenere costantemente sotto controllo. Secondo de Jouvenel, le popolazioni sono state ingannate, dalla promessa di leggi di maggiore utilità sociale, che avrebbero dovuto garantire un futuro migliore. De Jouvenel fa notare che beni di elevato valore non sono mai deputati alla soddisfazione di bisogni primari e che le cose molto preziose sono desiderate da pochi e solo quando i bisogni primari sono stati soddisfatti. Laddove invece i bisogni primari degli uomini sono la preoccupazione predominante, come nel caso dei colpiti terremoto, si assisterà allo spettacolo del pactum subjectionis, ovvero alla consegna allo Stato dei propri diritti individuali, barattati con i diritti sociali. Ed è così che il potere dello Stato diventa un grande ombrello protettivo e gli uomini acconsentono al proliferare dei suoi rami, ignari del pericolo che incombe. Bisogna avanzare su tutti i fronti della ricostruzione, anche per le proprietà del Vaticano e di seconde case, come richiesto da un noto opinionista di origini abruzzesi, ma ora è necessario dare la precedenza alle abitazioni e ai servizi per le famiglie, poi si penserà ai luoghi di culto religioso e alle seconde case. saluti dal vostro SARPETONDE |
Post n°62 pubblicato il 15 Giugno 2009 da Terra_Nostra
Sabato 13 giugno si è svolta a Pozzuoli (NA) la conferenza nazionale di Vi lasciamo in compagnia dell'intervista del presidente di Terra Nostra ad ALTER NEWS.
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Post n°61 pubblicato il 02 Giugno 2009 da Terra_Nostra
PESCARA. Sale la tensione sul “caso” della premonizione azzeccata del vincitore della selezione per avviso pubblico del Comune per un consulente in materia di inquinamento acustico ed elettromagnetico. la video-preannunciazione pubblicata su youtube il 01/04/09
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Post n°60 pubblicato il 26 Maggio 2009 da Terra_Nostra
Come da noi annunciato nel post "SUL PIEDE DI GUERRA" (clicca per leggere), l'amministrazione pescarese ha promulgato il vincitore del concorso per consulente in materia di inquinamento elettromagnetico ed acustico. Riportiamo l'articolo pubblicato su www.primadanoi.it PESCARA. Metti il solito concorso chiacchierato, quello che mille voci ci girano intorno a malignare. Quello che è tutto regolare ma chissà come mai c’è sempre qualcuno che indovina il vincitore. |
Post n°58 pubblicato il 17 Maggio 2009 da Terra_Nostra
Nuova azione di sensibilizzazione, come da scopi di statuto dell’associazione Terra Nostra, sull’aumento della TARSU. Un aumento, deliberato il 15 dicembre 2008 dalla Giunta comunale, che prevede una maggiorazione del 30% della tassa oltre le addizionali provinciali ed ex-ECA. L’azione è stata volutamente eseguita davanti il calice rotto di Toyo Ito in quanto quel monumento rappresenta, ad oggi, il più grande rifiuto plastico che la città abbia davanti agli occhi. L’azione, svolta alla luce del sole ed in una piazza gremita, prevedeva la copertura del monumento abbandonato con un enorme sacco per immondizie. I vigili urbani sono intervenuti per bloccare l’azione in quanto pensavano che dovessimo esporre un enorme manifesto. In quel caso si sarebbe trattato di manifestazione non autorizzata ma noi abbiamo spiegato che non era un manifesto bensì un enorme sacco di immondizia per coprire il più grande rifiuto plastico della città. Un’azione che secondo i Vigili non si sarebbe potuta effettuare in quanto sul suolo pubblico. Alla nostra domanda di chi fosse l’opera e chi pagava l’occupazione di suolo pubblico ci è stato risposto di procedere con civiltà. E così è stato fatto. Civilmente il monumento è stato avvolto da un enorme busta nera per rifiuti ed i manifestanti indossavano un sacco per immondizia con la scritta “mi rifiuto” Non critichiamo assolutamente l’apposizione di opere d’arte in città né tanto meno la concezione ed il gusto che sono assolutamente soggettivi. Critichiamo, bensì, l’opera di convincimento dell’amministrazione nei confronti di “benefattori” di tali opere in un momento economico, definito dallo stesso D’Alfonso nel giorno stesso dell’inaugurazione del calice, difficile e tagliente per le amministrazioni locali. Noi aggiungiamo che tale periodo storico-economico è definito dagli economisti il peggiore dopo gli anni trenta sia per le aziende che per le famiglie. Una amministrazione che si definisce attenta a queste problematiche avrebbe potuto convincere i benefattori a finanziare opere utili per il miglioramento della qualità di vita, come ad esempio strumenti per effettuare una seria raccolta differenziata dei rifiuti ed il loro compostaggio. Chi amministra le economie locali e si definisce attento a tali problematiche economiche non può prevedere nei bilanci aumenti di costi che vanno oltre la percentuale programmata di inflazione. Il cittadino sta già sopportando ritenute IRPEF addizionali per la cattiva gestione dell’amministrazione pubblica e un aumento di tassassione, per servizi qualitativamente non migliorativi, non sono assolutamente giustificati. Inoltre porgiamo all’attenzione dei cittadini che tra le addizionali TARSU una percentuale è destinata ad un ente , E.C.A. (ente comunale assistenza), che non esiste più da circa trenta anni. Al fine di porre l’attenzione su quali e come sono le gestioni dei rifiuti a Pescara e sulle possibili alternative di gestione di essi, che si tradurrebbero in risparmio economico, invitiamo i cittadini e le attività alla conferenza tematica che si terrà giovedì 21 maggio alle 16 presso la sala commissioni del Comune di Pescara. |
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Post n°56 pubblicato il 06 Maggio 2009 da Terra_Nostra
si sono fatti sentire i primi effetti della delibera di giunta comunale pescarese n. 1320 del 15-12-2008 Il Messaggero Abruzzo - cronaca di Pescara- martedì 05 maggio 2009 Puntuale come ogni anno, è arrivata ai destinatari. E' la cartella di pagamento per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti svolto da ATTIVA S.P.A., società detenuta dal comune, che quest'anno, porta una spiacevole sorpresa: un aumento del 30 %. E, di conseguenza, aumento proporzionale delle aliquote che pesano per un 15%, 10% al comune e 5% alla provincia come ecotassa. Se ne sono accorti i pescaresi che in questi giorni stanno ricevendo gli avvisi di pagamento della SOGET. Una vera e propria mazzata che arrivo giusto nel periodo della dichiarazione dei redditi. Nello specifico ad essere più colpiti dall'aumento sono ristoranti, bar, pizzerie. Si è passati da una tassa di 7,05€ al Mq a 9,17 € al Mq. Colpiti dall'aumento anche i privati che pagavano 1,28 € ed ora 1,66 € al Mq. La delibera di Giunta con la quale è stato disposto l'aumento porta la data del 15 dicembre 2008, l'ultimo giorno in cui è stato in carica il sindaco D'ALFONSO. La Giunta ha stimato per il 2009 un costo di 18.628.000 euro. nel 2007 il costo è stato di 17.116.000 euro. Il problema è che all'aumento della tassa aumenta automaticamente anche la doppia addizionale che si calcola sull'importo. così ad esempio, un bar di 100 mq pagherà 917 euro di tassa ed altri 138 di addizionale. Un appartamento di 100 mq pagherà 166 euro ed altri 25 di addizionale per un totale di 191 euro. L'addizionale è un balzello che viene descritto sotto la voce "ex-ECA" ovvero Ente Comunale Assistenza: enti che si occupavano di orfani e poveri, soppressi da una trentina d'anni ma utili alle amministrazioni per incassare quel 10 % dell'addizionale.L'altro 5% è incamerato dalla Provincia in il comune non raggiunge la percentuale di differenziata fissata dalla legge. .... La rabbia degli utenti è incontenibile: "E' UNA STANGATA , VOGLIAMO RIBELLARCI COME RESIDENTI E COMMERCIANTI" __________________________________________________________________ DETTO E FATTO In un periodo di recessione globale, reputata dagli economisti mondiali la peggiore dopo gli anni '30, con un PIL negativo al - 4,5 % , con una riduzione drastica dei consumi delle famiglie e del loro potere d'acquisto, il comune di pescara chiede una maggiorazione sull'obolo dei rifiuti del 30%. Questo vuol dire che per non perdere il potere d'acquisto le attività aumenteranno di conseguenza i prezzi.. e le famiglie? cosa aumenteranno? visto che i loro salari e pensioni sono fermi a 10 anni fa. TERRA NOSTRA e cittadini semplici hanno scaricato sacchi di immondizia davanti il comune in segno di protesta e "sensibilizzazione". Un gesto FORTE di chi NON VUOL PAGARE PIU' I DEBITI DELLA CATTIVA AMMINISTRAZIONE. UN "BASTA" AD INDEBITAMENTI CON STRUMENTI FINANZIARI "FANTASIOSI" ED STRUTTURATI come gli SWAP. L'azione "UN RIFIUTO PER IL VOSTRO TRIBUTO" dovrebbe far capire ai politici a che livello di esasperazione siamo arrivati. |
Post n°55 pubblicato il 02 Maggio 2009 da Terra_Nostra
L'effetto SWAP inizia a farsi sentire. Il Comune sta attuando la politica di risanamento finanziario con l'emissione di cartelle esattoriali. Aumento medio previsto: + 30%.
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Post n°54 pubblicato il 26 Aprile 2009 da Terra_Nostra
Si inizia a parlare a livello nazionale di monete complementari "salva tasche". Ostili al Commercio? Sì, quello globalizzato MASSIMO GAGGI, SEI UN VENDUTO E SERVO DEL TUO PADRONE , NON DI TE STESSO. USA LA TUA TESTA QUANDO SCRIVI. |
Post n°53 pubblicato il 24 Aprile 2009 da Terra_Nostra
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L'Abruzzo "FORTE E GENTILE" deve il suo motto al carattere temprato ed umile del suo popolo, o per meglio dire..DOVEVA. |