Newsletter An Tv
Alleanza Nazionale - Circolo Territoriale di Treviso... dal 1999 una piccola Comunità militante s'informa
Contro la mutilazione genitale femminile
Modulo di raccolta firme per una petizione che sarà presentata dal Gruppo AN al Parlamento Europeo affinché su tutto il territorio dell’Unione Europea sia assolutamente proibito ogni tipo di Mutilazione Genitale Femminile, compresa l’infibulazione soft (puntura alternativa) in quanto nuovo strumento di violenza fisica e psichica sulle bambine e marchio indelebile della loro sottomissione. E' invece tassativo inviarli via posta (possibilmente celere) in quanto si possono presentare solo le copie originali all’indirizzo: On.Cristiana Moscardini - Via Pasquale Sottocorno 5 - 20129 Milano
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Elettrodotto, ordine del giorno in Provincia
Il Gruppo Consigliare di Alleanza Nazionale in Provincia di Treviso ha presentato ieri la richiesta di portare alla discussione del prossimo Consiglio Provinciale un ordine del giorno con il quale la Provincia di Treviso si impegna a sostenere le battaglie dei comuni trevigiani contro l'elettrodotto "Cordignano Sesto al Reghena". L'ordine del giorno, a firma dei Consiglieri Provinciali Davì e Bordignon, è stato sollecitato dal Consigliere Comunale di Gaiarine Liliana Modanese che ha evidenziato ai consiglieri di An la necessità di un pronunciamento della Provincia di Treviso che, pur non avendo competenze dirette in materia, supporti le osservazioni prodotte dalle Amministrazioni Comunali locali contro l'elettrodotto. In particolar modo i Consiglieri di Alleanza Nazionale evidenziano il fatto che i tre comuni trevigiani sono chiamati a subire un impianto non concertato con il territorio e ad esclusivo servizio del territorio friulano. Il tracciato è stato realizzato senza nessuna concertazione preventiva con il territorio Veneto e non è stata proposta alcuna alternativa credibile al tracciato proposto. Un progetto di reale valutazione ambientale, a detta del Consigliere Davì, può dirsi tale e può essere valutato sole se esaminato nella sua globalità , cosa che non è stata fatta nel caso dell'elettrodotto " Cordignano Sesto al Reghena". I consiglieri di An chiedono quindi alla Provincia l'impegno a sostenere in tutte le sedi competenti gli ordini del giorno avversi alla realizzazione dell'elettrodotto "Cordignano Sesto al Reghena" approvati singolarmente nei consigli Comunali di Gaiarine, Orsago e Cordignano. «In particolare - conclude il consigliere Davì - chiediamo al Consiglio Provinciale di opporsi fermamente al concetto che il territorio trevigiano subisca le conseguenze negative sia in termini di salute per i cittadini sia di impatto ambientale di un'opera pensata ad esclusivo vantaggio e servizio dei Comuni Friulani». «Ho chiesto l'intervento dei consiglieri Provinciali di An Davì e Bordignon - spiega il Consigliere Comunale di Gaiarine Liliana Modanese - affinché venga interessato anche l'ente provincia a supportarci di fronte all'arroganza dell'Enel e per garantire la tutela del territorio e i diritti e le priorità dei nostri Comuni che non possono e non devono assolutamente essere considerati Comuni di serie B rispetto ai comuni Friulani». (articolo tratto da il Gazzettino del 25 maggio 2007) |
Post n°1067 pubblicato il 08 Luglio 2007 da AnTreviso
Due passi nel mondo giovanile… Azione Universitaria "Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli! ... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'Impossibile?" F.T. Marinetti Innanzi tutto siamo studenti che affrontano quotidianamente i soliti problemi della vita universitaria. Siamo convinti che, in un'epoca in cui emerge chiaramente il senso di appartenenza europeo, cioè appartenenza ad un'identità ulteriore e comprensiva di quella nazionale, sia ingiusto ed anacronistico che popoli del mondo vedano calpestato il proprio diritto ad avere una Patria. Vogliamo un'Università che sia il motore per il recupero di un'identità che esprima valori ed idee forti. Desiderio di essere protagonisti del cambiamento, senso della modernità, difesa della tradizione, rifiuto del materialismo storico, primato della politica sull'economia, visione organica, comunitaria e solidale della società. In poche parole, per dirla con Junger, la fusione del passato e dell'avvenire in un bruciante presente. (www.azioneuniversitaria.net) |
Post n°1066 pubblicato il 18 Maggio 2007 da AnTreviso
NEWSLETTER n. 133– Aprile-Maggio 2007 C.i.p. Anno IX° Direzione politica: Raffaele Garofalo - Coordinamento redazionale: Stefano Froio e Luca Pizzolato – Collaborano:Diego Casonato, Alessandra Galletti, Paolo Girardi, Alessio Guidolin, Alvaro Ferrante, Tonino Romano, Mario Cipolla, Clara Grosso e Pierluigi Masia |
Depenalizzazioni furbette
La notizia l'ha data stamane il Corriere della Sera, in un articolo apparso a pagina 21 e firmato da Paolo Biondani e Dino Martirano. La situazione è questa. In un effervescente «pre consiglio» dei ministri svoltosi due settimane fa, si è discusso - alla presenza dei tecnici degli uffici legislativi afferenti a diversi ministeri, di una «bozza» di disegno di legge che mira a depenalizzare il reato di bancarotta fraudolenta. Ad oggi il reato in questione, è punito con una pena che va dai tre ai dieci anni di reclusione. Mentre il governo Prodi sarebbe intenzionato a ridurre la pena massima a sei anni! Con la conseguenza (per effetto della cosiddetta legge Cirielli) che il reato in questione potrebbe non essere più punito. In quanto la prescrizione scatterebbe dopo soli 7 anni e mezzo. Ed essendo notorio che in Italia i procedimenti penali - ma non solo - durano in media mai meno di 8/10 anni, il reato di bancarotta fraudolenta - se dovesse passare la riforma del governo Prodi - de facto risulterebbe non più perseguibile. A scagliarsi contro il provvedimento in questione - a quanto riferiscono i due giornalisti del Corriere della Sera - è stato solo Antonio Di Pietro, che ha dichiarato: «Non voterò mai sconti di pena per bancarottieri che hanno rovinato migliaia di risparmiatori». Ma ad esprimere un giudizio contrario - e rivelando di essere anch'egli a conoscenza della bozza di disegno di legge - è anche l'ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Edmondo Bruti Liberati. Che così si è pronunciato: «La bozza esiste certamente e la discussione riguarda solo l'entità della riduzione di pena per la bancarotta fraudolenta». «E' chiaro che, se si abbassa a sei anni senza modificare la prescrizione abbreviata prevista dalla legge Cirielli, diventano a forte rischio anche i processi per i fallimenti più gravi come Cirio e Parmalat». Una sola nota per concludere. Si tratterà di un caso, ovviamente, ma Mastella risulta indagato per bancarotta fraudolenta in relazione all'ex Società Calcio Napoli. Una coincidenza. (Tratto da www.camelotdestraideale.it e pubblicata su www.libero.it del 13 maggio 2007) |
Family day
“E’ una piazza che merita di essere ascoltata, piena di famiglie, di donne e soprattutto di bambini. E’ una piazza a cui la politica deve delle risposte concrete, perché dando più forza e sostegno alla famiglia è tutta la società che diventa più forte. Questa gente dimostra che è necessario adesso investire in politiche per la famiglia e la natalità”. E’ quanto dichiara la coordinatrice del dipartimento Pari Opportunità di Alleanza nazionale, Barbara Saltamartini, in merito alla manifestazione a piazza San Giovanni sul Family Day. (Ufficio stampa di An) |
Il Governo approva l’odg di An su Sergio Ramelli
Oggi il governo ha accolto un ordine del giorno presentato dai deputati di Alleanza Nazionale Paola Frassinetti, Ignazio La Russa, Roberto Menia e Giorgia Meloni che lo impegna a far si che l’Istituto Tecnico Molinari di Milano affiggesse la targa commemorativa in memoria dello studente barbaramente ucciso nell’aprile del 1975. L’on. Frassinetti si dichiara soddisfatta e spera che finalmente anche Sergio Ramelli come gli altri studenti rimasti vittime della violenza di quegli anni, possa essere ricordato nella sua scuola. (Ufficio stampa di An) |
La vittoria di Sarkozy e la destra italiana
"Spero che la vittoria di Nicolas Sarkozy e le idee innovatrici di cui è portatore servano anche alla destra italiana ed al suo percorso di modernità. Il nuovo presidente della Francia si è imposto per il pragmatismo, per il linguaggio chiaro, efficace, per la straordinaria capacità di prospettare soluzioni ai problemi grandi e piccoli. Ha vinto perché ha saputo parlare a tutti, mettendo al bando la politica politicante, lanciando un messaggio rassicurante sui temi sentiti dalla gente come la giustizia sociale, la sicurezza, il lavoro". E' quanto ha dichiarato il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli (Ufficio stampa di An) |
Post n°1061 pubblicato il 18 Maggio 2007 da AnTreviso
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Nuovo paradosso sulla sicurezza
Nessun agente in più nelle file delle forze di polizia a Treviso: lo ha "sentenziato" la Conferenza dei servizi del ministero dell'Interno. Nessun "uomo", quindi, arriverà di rinforzo alla Questura, perché la nostra - almeno nella capitale - è ritenuta un'isola felice. «Allo stato attuale la Questura è sotto organico di ben 80 poliziotti e 20 impiegati - è il monito del segretario provinciale de l Siulp Claudio Furlanetto. Eppure non più tardi di dicembre il sottosegretario all'Interno Ettore Rosato lo aveva promesso davanti a circa 55 sindaci della Marca: «Ci sono risorse per aumentare gli organici delle forze dell'ordine e anche Treviso ne beneficerà. Ne sono certo». E non si sono fatte attendere le reazioni del mondo politico locale. Il segretario provinciale di An Andrea De Checchi : «Se fosse così sarebbe una notizia di una certa gravità. Mi chiedo quali siano i parametri di sicurezza che usa questo governo, anche alla luce della proposta di riforma della legge sull'immigrazione che come partito non condividiamo. I recenti episodi di cronaca dimostrano che Treviso ha bisogno di rinforzi per le forze dell'ordine. Quello della sicurezza è un tema molto sentito dai cittadini, che non la sentono un'isola felice. E sono loro quelli che hanno il polso della situazione, perché vivono le città. Forse il ministero farebbe bene a contattare i sindaci e il proprio rappresentante nella Marca». (Redazionale tratto da il Gazzettino del 6 maggio 2007) |
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