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ArteNet

ArteNet nasce dal desiderio di condividere l'interesse per l'arte intesa nel suo significato più ampio: dalle arti figurative alla musica, al cinema, al teatro e ai libri, nella convinzione che, come scrive Brecht, “tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere”.

 

Messaggi di Luglio 2009

TAVARNELLE VAL DI PESA

Post n°397 pubblicato il 10 Luglio 2009 da Margherita2411
 

   Museo di arte sacra

domenica 5 luglio 2009

 


San Pietro in Bossolo       

Adiacente alla Pieve di San Pietro in Bossolo, espone una collezione varia tra dipinti e arredi liturgici, provenienti dalle pievi del territorio circostante. Della pregevole Compianto di Neri di Biccicollezione di dipinti fanno parte: una Madonna col Bambino attribuita a Meliore; una Madonna col Bambino di Rossello di Jacopo Franchi; una tavola con soggetto analogo di Lorenzo di Bicci; una serie omogenea di tavole eseguite nel 1473 da Neri di Bicci, fra cui una Madonna col Bambino in trono e una Lamentazione sul Cristo morto; una Madonna col Bambino e San Giovannino dell'Empoli.
Inoltre da segnalare sono altre opere di grande rilievo: un trittico trecentesco attribuito a Ugolino di Nerio; la Madonna col Bambino fra gli arcangeli Raffaele e Gabriele del Maestro di Marradi; due Santi di Giovanni Montini e altre opere di scuola fiorentina dei secoli XVIII e XIX.

(dal sito IL COTTO DELL'IMPRUNETA)

 
 
 

LA CHIESA E IL TESORO DI SANTA MARIA DELL'IMPRUNETA

Post n°396 pubblicato il 10 Luglio 2009 da Margherita2411
 

Il cotto dell'Impruneta
Maestri del Rinascimento
e le fornaci di oggi

5 luglio 2009

Visita alla chiesa di Santa Maria dell'Impruneta e alla mostra
IL COTTO DELL'IMPRUNETA

 L'Impruneta (m. 274) rappresenta, per chi proviene da nord e sebbene non ne faccia ancora parte dal punto di vista amministrativo, la porta ideale del Chianti. Superato il capoluogo toscano e diretti a sud, incontriamo ville antiche e chiese che si innestano armoniosamente in un paesaggio vario e complesso, ma con caratteristiche di straordinaria bellezza e armonia, degna appendice di Firenze vicina. Le architetture civili e religiose lasciano lentamente il passo a quelle più propriamente agricole, intrecciate comunque a memorie storiche ed artistiche.

L'interesse per l'Impruneta va perciò unito alla suggestione particolare del paesaggio: le colline intorno e la collocazione del paese sulla dorsale tra i fiumi Greve ed Ema, giustificano la scelta abitativa degli Etruschi e chiariscono l'importanza che il paese ebbe successivamente sia come feudo dei Buondelmonti che come centro di una delle leghe fiorentine, un'unità amministrativa a metà strada tra i nostri comuni e le odierne province.
Interessante dal punto di vista storico ed artistico è lo sviluppo edilizio a raggiera realizzatosi nei secoli attorno al Santuario di Santa Maria. La chiesa venne fondata nel Medioevo dalla famiglia dei Buondelmonti e divenne un luogo devozionale per un'icona della Vergine trovata in loco che si riteneva dipinta dall'Evangelista Luca. Si narra che all'epoca dell'edificazione della chiesa, quello che si costruiva di giorno, misteriosamente di notte si disfaceva. Quando si caricavano le pietre su alcuni buoi, questi, arrivati a un certo punto, si inchinavano. In quel punto si cominciò a scavare, ritrovando così miracolosamente l'immagine sacra.
Tempietto della VergineNel XV secolo la chiesa subì dei sostanziali rifacimenti e venne circondata da mura e torri che le dettero l'aspetto di una fortezza inespugnabile. Rimaneggiata attorno al 1525, la Compagnia delle Stimmate di San Francesco di Firenze decise nel 1634, su progetto di Gherardo Silvani, di costruire il portico antistante alla facciata, costituito da cinque ampie arcate. Sul lato sinistro del Santuario ancora oggi si erge la torre civica medievale col grande quadrante dell'orologio. La basilica conserva una svettante torre campanaria del XIII secolo e numerose opere d'arte al suo interno. Tra gli artisti che hanno legato il nome all'insigne basilica ricordo Cristofano Allori, il Passignano, Michelozzo, Luca della Robbia, Giovanbattista Foggini, Ferdinando Tacca e Jacopo Chimenti. Nell'edicola di sinistra che precede il presbiterio si trova la venerata immagine della Madonna che si riteneva dipinta dall'Evangelista Luca e portata in Toscana ai tempi delle prime persecuzioni da San Romolo e dai suoi seguaci, i quali la seppellirono per nasconderla "in pruinetis", da cui sembra che derivi il nome di Impruneta. La sacra immagine porta ancora tracce della pittura originale duecentesca, ma nel 1758 venne in gran parte ridipinta dal pittore inglese Hugford. Adiacenti alla chiesa sono due chiostri, il primo tardo-rinascimentale e il secondo trecentesco. Da qui si accede all'antica cripta (sec. XI).
In concomitanza Fiera dell'Imprunetacon le prime pestilenze del Trecento, si affermò il culto della Madonna dell'Impruneta, che veniva portata in processione fino a Firenze, celebrazione che rappresentava l'evento annuale più importante per gli abitanti del paese e delle zone limitrofe.
Anche la fiera di metà ottobre, resa celebre dalle opere di grafica e pittura di Callot, del Crespi e di Matteo Brill, unitamente alla grande tradizione delle fornaci di laterizi e terrecotte, rendono famoso questo paese che è stato il primo in Italia a celebrare, nel 1926, la settembrina Festa dell'Uva.

 (da ABOUT-CHIANTI.COM)

 

Santuario di Santa Maria dell'Impruneta

 

  

 Interessanti testi e immagini in WIKIPEDIA

     MUSEO DEL TESORO DI SANTA MARIA DELL'IMPRUNETA

"Il cotto dell'Impruneta": esposizione nei chiostri di Santa Maria all'Impruneta di "L'eccellenze dell'artigianato" del cotto: conche, vasi, orci, orcioli, anfore, giare, ciotole realizzate tra il XVII e XVIII secolo e provenienti in gran parte dal Giardino di Boboli. In quest'ambito sono presentate anche le riproduzioni di importanti opere d'arte di Donatello, Desiderio da Settignano, Benvenuto Cellini, Bartolomeo Ammannati, ..., realizzate in cotto dalle più conosciute attività manifatturiere d'area imprunetina durante il XX secolo. Con il settecentenario del cotto dell'Impruneta si evidenziano Sette secoli di vita della produzione del cotto documentata da un atto notarile del 23 marzo 1309; è il primo statuto della corporazione dei fornaciai imprunetini oggi conservato all'Archivio di Stato di Firenze.

 Mostra IL COTTO DELL'IMPRUNETA

 
 
 

LA FORNACE DI POGGI UGO

Post n°395 pubblicato il 06 Luglio 2009 da Margherita2411
 

Il cotto dell'Impruneta
Maestri del Rinascimento
e le fornaci di oggi

5 luglio 2009


mappa 

 

  Visita alla fornace di POGGI UGO

La Fornace, sinonimo arcaico di forno, nucleo di fuoco attorno al quale ruota e si sviluppa tutta la produzione e la vita lavorativa, si compone di un aggregato di ambienti-funzioni con locali aperti scanditi da archi che ne costituiscono la struttura, da locali chiusi a "vespaio", da logge e cortili.
Così appariva un tempo la Fornace: immersa nella quiete della campagna toscana, fra viti, olivi, cipressi ancor oggi ne conserva il fascino e le caratteristiche. Si tratta di una delle più vecchie e più grandi fornaci della zona, risalente alla fine del 1500, restaurata e riportata agli antichi splendori dall ' impegno e dedizione della famiglia Poggi. Era il 1919 quando Tommaso Tobia POGGI acquistò dalla famiglia Vanni la proprietà sulla quale sorgeva la Fornace con cava annessa. Tommaso Tobia fu ben presto affiancato e in seguito sostituito dai due figli Augusto e Ugo nella conduzione della fornace. All'epoca si producevano mattoni, tegole, docce, conche, orci da olio. Successivamente solo Ugo proseguì nell'attività, dando nuovo impulso alla produzione.

A dare alla fornace la struttura attuale hanno contribuito le figlie di Ugo Poggi, Licia e Liliana, che in memoria del padre ne hanno conservato il nome rendendolo una firma inconfondibile nel complesso mondo della terracotta; da alcuni anni i nipoti di Ugo, Antonella e Lorenzo Andrei gestiscono l'attività che raggiunge con loro la quarta generazione della stessa famiglia, mantenendo rigorosamente le antiche tradizioni che hanno reso grande l'azienda. Oggi Poggi Ugo produce una tra le migliori terracotte del mondo. 

  

 

 
 
 

LES VACANCES DE MONSIEUR HULOT

Post n°394 pubblicato il 04 Luglio 2009 da Margherita2411
 

Grazie a Luisa e a Umberto per avermi regalato

Les vacances de Monsieur Hulot

Un grande film di Jacques Tati del 1953
Un classico della comicità

Confusione è la parola della nostra epoca. Si va troppo in fretta. Ci dicono tutto quello che dobbiamo fare. Organizzano le nostre vacanze. La gente è triste. Nessuno fischietta più per strada (...) sarà sciocco, ma mi piacciono le persone che fischiettano per strada ed io stesso lo faccio. Credo che il giorno in cui non potrò più fischiettare per strada sarà una cosa gravissima.

Jacques Tati

 

Rumore, rumore, silenzio, e ancora rumore. Le vacanze sono il momento in cui si alternano quiete e frenesia, pace e scompiglio, ma quelle di Jacques Tati in veste di monsieur Hulot lo sono in modo particolare, nel bel mezzo di un'estate allo stesso tempo torrida e ventosa, testimone di un incontro buffamente romantico e suoni esagerati, spesso irreali e grotteschi.
All'Hôtel de la plage, affacciato sull'oceano Atlantico, si avvicinano, via via più imperanti, quelli che inizialmente sembrano degli spari. Invece no, si tratta dell'auto del buffo monsieur Hulot, un uomo che non parla quasi mai e si muove con gesti lenti e impacciati, riuscendo sempre a creare subbuglio tra gli ospiti dell'albergo. Il contrasto tra la sua eccentricità e la compostezza degli altri clienti mette in risalto l'aspetto comico del protagonista e delle sue gag. La scena dell'entrata nell'albergo di Hulot, nella quale egli apre la porta lasciando passare un vento fortissimo nella sala gremita, è il preludio della confusione che riuscirà a creare nel corso della vacanza.
La sua mimica, i versi, il suo sguardo ingenuo e stravagante, fanno di lui un personaggio da saga intramontabile. Jacques Tati è più che un maestro, è un'icona del cinema internazionale e, naturalmente, del cinema francese. Il suo personaggio Hulot ritornerà nei suoi lavori in altre circostanze, con le sue solite disattenzioni e goffaggini. Emerge nella folla come nell'albergo sulla spiaggia dove la gente continua, nonostante il clima vacanziero, a comportarsi come di consueto, con una serietà sconcertante, ma spassosa.

Già dall'incipit si nota l'alternanza tra lo stress e il relax tipici delle vacanze estive. Il film si apre con l'immagine del mare e il rumore delle onde mosse dal vento che rompe il silenzio e dopo poco irrompe la scena di un'affollata stazione dei treni con il classico vocio assordante, l'urlo incomprensibile dell'altoparlante rauco e invadente. Le voci non hanno la solita funzione di dare vita a dialoghi tra i personaggi, ma sono strumenti, suoni, rumore da amalgamare alla musica.

I personaggi stessi sono icone bizzarre, degni rappresentanti dei limiti e della goffaggine delle persone, specie se immortalate nella routine vacanziera, come se il ripetersi di azioni sempre uguali non fosse sufficiente durante il resto dell'anno.

(da WUZ)

La mimica di Tati, basata sulla tecnica recitativa del Gramelot, trae la sua origine dai grandi del passato Buster Keaton e Charlie Chaplin ed è fonte d'ispirazione dei futuri Peter Sellers e Mr. Bean (per quest'ultimo anche nell'idioma buffo).

(da WIKIPEDIA)

               

               

Video da You Tube

 Altri video in TOUT LE CINE.COM

 
 
 

ANNA COMNENA

Post n°393 pubblicato il 03 Luglio 2009 da Margherita2411
 

Un libro interessante per saperne di più su Anna Comnena, splendidamente interpretata da Lucilla Giagnoni in A BISANZIO! STORIA DI ANNA COMNENA IMPERATRICE DEI ROMANI

 

Anna Comnena. La poetessa epica (1083-1153)
di Patrizia Morelli  e Silverio Saulle

1998, 144 p.
Editore Jaca Book (collana Donne d'Oriente e d'Occidente)

 

ANTEPRIMA DEL LIBRO IN BOOKS.GOOGLE

 
 
 

L'ESTATE A BOLOGNA

Post n°392 pubblicato il 03 Luglio 2009 da Margherita2411
 

 

 

 

bè bolognaestate09


Al via la rassegna estiva di spettacoli e cultura organizzata dal Comune di Bologna. Dal 27 giugno al 13 settembre tanti gli eventi in programma.

 
 
 

CANTAMI, O DIVA...

Post n°391 pubblicato il 03 Luglio 2009 da Margherita2411
 

ILIADE - I FIUMI PARLANO

fabbricazione duello uccisione
riscatto compianto sepoltura

 

da Omero
traduzione Rosa Calzecchi Onesti, Giulio Einaudi editore

regia Gianluca Guidotti Enrica Sangiovanni

conflagrazioni poetiche Cesare Pavese(1908/2008), Simone Weil (1909/2009)

aedi Enrica Sangiovanni, Gianluca Guidotti, Andrea Sangiovanni, Alfredo Puccetti, Luciano Ardiccioni

sabato 11 luglio ore 18.00

archivio zeta
associazione culturale di produzione indipendente di teatro e cinema

Rassegna Notti di Luce
al Parco Storico di Monte Sole - Marzabotto (BO)
in collaborazione con Scuola di Pace di Monte Sole

mappa

 

Non occorre prenotazione e l'ingresso è gratuito.
Si assiste allo spettacolo su di un prato.

 
 
 

NO ALL'ABBANDONO!

Post n°390 pubblicato il 02 Luglio 2009 da Margherita2411
 

 
 
 

SAN GIACOMO FESTIVAL ESTATE 2009

Post n°389 pubblicato il 02 Luglio 2009 da Margherita2411
 
Tag: MUSICA

Sabato 6 giugno è iniziata la stagione estiva del San Giacomo Festival, che accompagnerà i week-end bolognesi (ma non mancano gli appuntamenti durante gli altri giorni della settimana) fino al 26 settembre. Ricco il cartellone del festival organizzato dai padri agostiniani, con concerti che si divideranno tra l'oratorio di Santa Cecilia, in via Zamboni, 15, e il tempio di San Giacomo Maggiore, in piazza Rossini, con alcuni appuntamenti ospitati ai giardini del Guasto. Organizzato dalla Cappella musicale di San Giacomo Maggiore, con la collaborazione del conservatorio G. B. Martini, del Comune di Bologna e del Quartiere San Vitale, il festival sarà inserito tra gli eventi di Bolognaestate09.

 

Il cartellone spazia dal madrigale al jazz, passando per il concerto lirico, la musica sacra, d'orchestra, da camera e le canzoni napoletane. «Più che ricercare un filo conduttore tematico - spiega padre Domenico Vittorini, parroco del convento di San Giacomo -, abbiamo cercato di mettere insieme diverse esperienze. Nella programmazione di quest'estate coesistono musicisti di fama internazionale e giovani all'esordio». Così accanto ai nomi di Giancarlo Monsalve, tenore cileno che arriverà a Bologna dopo un tour in Asia, ed Elena Rapita, soprano all'Opera di Mosca, troviamo l'Orchestra dei giovanissimi, composta dagli studenti al primo anno del conservatorio e l'Orchestra dei giovani "Dorelli", composta da ragazzi che suoneranno insieme per la prima volta.

 (da CORRIERE DI BOLOGNA)

PROGRAMMA 2009

 
 
 

EUGENIO RICCOMINI ALL'ARCHIGINNASIO

Post n°388 pubblicato il 02 Luglio 2009 da Margherita2411

... METTI UN MERCOLEDI' SERA D'ESTATE ALL'ARCHIGINNASIO

Tredici aperture straordinarie serali del Palazzo dell'Archiginnasio
con incontri e visite guidate

nell'ambito di bè bolognaestate09

Il Settore Cultura del Comune di Bologna ed Ascom hanno promosso una serie di tredici aperture straordinarie serali dell'Archiginnasio, che offriranno al pubblico l'occasione, non solo di visitare in un orario insolito lo storico palazzo, ma anche di seguire un articolato programma di conferenze su temi di cultura e vita bolognese con illustrazione delle mostre ospitate. In particolare, nella splendida cornice della Sala dello Stabat Mater, si svolgeranno incontri sulla storia dell'arte condotti da Eugenio Riccòmini, Pier Luigi Cervellati, Angelo Mazza e Marilena Pasquali, cui si alterneranno riflessioni tra storia, letteratura e cinematografia di Gian Mario Anselmi, Marco A. Bazzocchi, Gabriele Falciasecca, Gian Paolo Brizzi. Non mancheranno approfondimenti sullo sport e la storia del Bologna Football Club con Claudio Santini, e un'anticipazione di Rosaria Campioni sulle celebrazioni per il IV centenario della morte di Giulio Cesare Croce, in previsione della grande mostra che verrà organizzata in Archiginnasio nel prossimo ottobre.

PROGRAMMA

mercoledì 1 luglio
21.30 PIER LUIGI CERVELLATI ed EUGENIO RICCOMINI, Luigi Serra, un pittore bolognese a Roma
22.30 Visita guidata alla mostra Da 100 anni per tutti. Libri e pubblica lettura a Bologna, 1909-2009

LUIGI SERRA - "Jone"

1871, olio su tela, 124x102 cm


Luigi Serra è senza ombra di dubbio il più importante artista bolognese del secondo Ottocento. Nato nel 1846, muore prematuramente a 42 anni. Aveva quindi 25 anni quando dipinge questo superbo ritratto di donna, sorprendente per eleganza formale ed espressività. Riccamente abbigliata, Jone sta seduta in una stanza in stile romano, mentre un'ombra le copre il bel viso leggermente corrucciato, celandole i grandi occhi scuri rivolti verso qualcosa sulla sinistra che ne ha attirato l'attenzione.

(dal sito della FONDAZIONE CARISBO)

Luigi Serra - Irnerio che glossa le antiche leggi di Giustiniano (1886)
Palazzo D'Accursio - Bologna

particolare

Luigi Serra - Annibale Bentivoglio che gioca agli scacchi

Luigi Serra, Bozzetto per il dipinto 'I coronari' (Bologna, Collezione Antonio Pezzoli)

Luigi Serra, Bozzetto per il dipinto 'Irnerio che glossa le antiche leggi' (Bologna, Collezione Stefano Pezzoli)

Luigi Serra, Dipinto per "Sipario del teatro di Fabriano"

mercoledì 8 luglio
21.30 MARCO A. BAZZOCCHI, Giorgio Morandi nel cinema
22.30 Visita guidata al Teatro Anatomico e al palazzo dell'Archiginnasio

Teatro Anatomico

Sala dello Stabat Mater in cui si tengono le conferenze

Palazzo dell'Archiginnasio

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mercoledì 15 luglio
21.30 PATRIZIA DOGLIANI, Libro e moschetto. La Casa del Fascio a Bologna
22.30 Visita guidata alla mostra Da 100 anni per tutti. Libri e pubblica lettura a Bologna, 1909-2009

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mercoledì 22 luglio
21.30 ANGELO MAZZA, Nicolò dell'Abate alla corte dei Boiardo a Scandiano
22.30 Visita guidata al Teatro Anatomico e al palazzo dell'Archiginnasio

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mercoledì 29 luglio
21.30 MARILENA PASQUALI, Ritornando a Luciano De Vita
22.30 Visita guidata alla mostra Quattro matti dietro una palla. Il primo secolo del Bologna Football Club

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mercoledì 5 agosto
21.30 GIAN MARIO ANSELMI, Bologna e il Rinascimento
22.30 Visita guidata alla mostra Da 100 anni per tutti. Libri e pubblica lettura a Bologna, 1909-2009

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mercoledì 12 agosto
21.30 GABRIELE FALCIASECCA, L'eredità di Guglielmo Marconi a cento anni dal Premio Nobel
22.30 Visita guidata alla mostra Quattro matti dietro una palla. Il primo secolo del Bologna Football Club

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mercoledì 19 agosto
21.30 RUGGERO RUGGERI, L'Archiginnasio "preso nella rete"
22.30 Visita guidata al Teatro Anatomico e al palazzo dell'Archiginnasio

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mercoledì 26 agosto
21.30 ROSARIA CAMPIONI, Giulio Cesare Croce e il trionfo del porco
22.30 Visita guidata alla mostra Quattro matti dietro una palla. Il primo secolo del Bologna Football Club

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mercoledì 2 settembre
21.30 GIAN PAOLO BRIZZI, L'Europa all'Archiginnasio: stemmi di studenti e professori sui muri dell'antico palazzo
22.30 Visita guidata al Teatro Anatomico e al palazzo dell'Archiginnasio

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mercoledì 9 settembre
21.30 RUGGERO RUGGERI, L'Archiginnasio "preso nella rete"
22.30 Visita guidata alla mostra Da 100 anni per tutti. Libri e pubblica lettura a Bologna, 1909-2009


Maggiori informazioni e aggiornamenti
http://www.archiginnasio.it  

 
 
 

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Mi auguro che ArteNet offra a tutti l'occasione per esprimere pensieri e opinioni e si configuri come un luogo virtuale in cui trovare informazioni e segnalazioni.

Grazie ai visitatori e a coloro che vorranno dare significato ad ArteNet con i loro contributi personali.

Bologna, 27 luglio 2008

 Margherita

 

UN GIOVANE ILLUSTRATORE

UN'ECCEZIONALE PIANISTA

CLAUDIA D'IPPOLITO

CLAUDIA D'IPPOLITO

BIOGRAFIA

I PROSSIMI CONCERTI

 

UN GRANDE PIANISTA

 

UN GIOVANE CREATIVO

Francesco Bonazzi il giorno della laurea in SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

FRANCESCO BONAZZI

SETTEMETRI QUADRATI
SETTEMETRIQUADRATI
Via Malcontenti 9/a, Bologna
Apertura 10:30-13:30 - 16:00-19:30

Davide Bonazzi per SETTEMETRIQUADRATI

 

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Le cose che il bambino ama rimangono nel regno del cuore fino alla vecchiaia.
La cosa più bella della vita è che la nostra anima rimanga ad
aleggiare nei luoghi dove una volta giocavamo.

Kahlil Gibran

 

VIA CON ME

  

... non perderti per niente al mondo lo spettacolo d'arte varia di uno innamorato di te
... entra e fatti un bagno caldo c'è un accappatoio azzurro, fuori piove un mondo freddo...

 

UN RACCONTO DI ERRI DE LUCA

 Da Lampedusa uno splendido racconto dello scrittore napoletano sul tema dell'immigrazione.

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