Creato da BAGblog il 14/12/2013

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Bitter Almond Generation

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C'est la vie

Post n°11 pubblicato il 23 Dicembre 2013 da delego.in.te
 

C'est la vie Henriette, cadere nei cliche per sfuggire alla routine...


 

Cortometraggio di Simone Rovellini.

 
 
 

Spiegazioni iniziali (Elogio semiserio di BAG blog)

Post n°10 pubblicato il 20 Dicembre 2013 da delego.in.te
 

BAG blog è un

Blog Alquanto Garantista

ma è anche un

Blog Altrettanto Giustizialista

(chi sbaglia o si comporta male,
perseverando e non rispettando gli altri,
paga con l'esclusione)

Noi siamo tolleranti con tutti

Bugiardi Apparentemente Giovani
Bagasce Amabilmente Grasse
Battone Assurdamente Gracili
Bacherozzi Allineati Gerarchicamente
Bambini Allevati Grossolanamente
Bambole Abbindolate Goliardicamente
Bastardi Arrestati Giustamente

Ci possiamo incontrare in qualsiasi luogo

Bettole Appiccicosamente Grungy
Bar Antipaticamente Gremiti
Baite Algidamente Ghiacciate
Borghi Amabilmente Graziosi
Boschi Abbattuti Giornalmente
Brughiere Abitate Gradualmente
Bus Affollati Girovaghi

ma il più indicato è BAG blog

Basta Avere Gusto*

* Come dice Gabriella

N.B.: metrica non definita perchè è scritta in "piedi",
      per convertirla in metri moltiplicare tutto per 0,30480.

 
 
 

BAG OLIMPO®

Post n°9 pubblicato il 19 Dicembre 2013 da misteropagano

Premesso che preferisco postare su sfondo nero e colori mai sul bianco e che questo post  non è una ricorrenza della Strage di Via dei Gergofili - Cosa nostra  1993- ma lo sfiora, traduco, per BAGBLOG, in musica e immagini i versi di un amico sulla solitudine

misti®

 LA SOLITUDINE ERA PALPABILE SUI MURI

 SULLA STRADA

E ALLA SIGNORIA IL DAVIDE SEMBRAVA CHE PIANGESSE 

AVEVA GLI OCCHI IMPERLATI DI GOCCE DI RUGIADA PER LA FITTA NEBBIA
ALLA LOGGIA DEI PAZZI UN BARBONE

AVVOLTO NELLA SUA COPERTA FATTA DI PRIVAZIONI

DORMIVA RUMOROSAMENTE QUASI PER FARE COMPAGNIA AL DAVIDE

I MIEI PASSI ECHEGGIAVANO NELLE DESERTE VIE

AI GEORGOFILI C'ERANO I SEGNI DI QUELLA TERRIBILE NOTTE

 MA ADESSO TUTTO ERA VUOTO
ARRIVATO  AL  DUOMO L'ALBA SOLITARIA STAVA CACCIANDO VIA LA NOTTE
LASCIANDO IL POSTO AL NUOVO GIORNO CHE PORTAVA IN  SE

QUELLA VECCHIA SIGNORA SOLITUDINE

 

 

 
 
 

Auguri

Post n°8 pubblicato il 19 Dicembre 2013 da gaza64
 
Tag: adesso

.

.

 

 

 
 
 

Just an illusion

Post n°7 pubblicato il 18 Dicembre 2013 da Fanny_Wilmot
 

La chiamano la casetta specchiata. Destinata ad essere un temporary project, si è poi trasformata nell'attrazione del Parco Nazionale Joshua Tree in California, con una media di 400 persone a weekend a contemplarla.

Di lei, il suo creatore, l'architetto Phillip K. Smith III dice:"Lucid Stead è un enigma da caricare di senso, freddo e immateriale, ma con un cuore intelligente. Di sera, infatti, porte e finestre al led sono in grado di replicare gli stessi colori del tramonto in corso. È il mio monolite di Odissea nello spazio. Molto, molto più poetico però".

Che dire? Io in una casa così ci vivrei tutto l'anno. Solitudine inclusa.

 

 
 
 

Se chi fa i blog si chiama Blogger...

Post n°6 pubblicato il 16 Dicembre 2013 da delego.in.te
 

...chi fa i post si chiama Poster?

 

 
 
 

Mi dą fastidio il fumo...

Post n°5 pubblicato il 15 Dicembre 2013 da delego.in.te
 
Tag: Fumo

...ma non riesco a smettere di fumare.

 

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131215 #2 - Ragazze d'oggi

Post n°4 pubblicato il 15 Dicembre 2013 da sciarconazzi

 

 

 

Ragazza cubo, ragazza immagine

 
 
 

Mama Afrika

Post n°3 pubblicato il 14 Dicembre 2013 da delego.in.te
 

“La voce di Miriam Makeba era quello che i sudafricani dell’apartheid avevano al posto della libertà”.

Roberto Saviano

 

Miriam Zenzi Makeba, "Mama Afrika".

Miriam Makeba (nata a Johannesburg), soprannominata Mama Afrika, è stata ciò che per molti anni i sudafricani hanno avuto al posto della libertà: è stata la loro voce. Nel 1963 ha portato la propria testimonianza al comitato contro l’apartheid delle Nazioni Unite. Come risposta il governo sudafricano ha messo al bando i suoi dischi e ha condannato Miriam all’esilio. Trent’anni d’esilio.
Da quel momento la sua vita é diventata testimonianza di impegno politico e sociale. Una vita sempre in giro per il mondo, come la sua musica vietata.
Ai militanti del partito di Nelson Mandela durante le perquisizioni venivano sequestrati i suoi dischi, considerati “prova” della loro attività sovversiva. Bastava solo possedere la sua voce per essere fermati dalla polizia bianca sudafricana.
La potenza delle sue note le conferisce cittadinanza universale fa divenire il Sudafrica terra di tutti.
Miriam dopo un periodo in Europa conosce Harry Belafonte (a Londra) e con il suo aiuto si trasferisce negli U.S.A., qui incide molti brani di successo come Pata Pata, The Click Song e Malaika.

Sposa l'attivista per i diritti civili Stokely Carmichael, leader delle Pantere Nere. Questo evento genera molte controversie col risultato che tutti i suoi contratti discografici vengono annullati.

Ancora una volta la sua voce rappresenta un'arma politica da bloccare. I due lasciano gli Stati Uniti e si trasferiscono in Guinea e diventano amici del presidente Ahmed Sékou Touré e di sua moglie. Qualche anno dopo la Makeba si separa dal marito e continua a tenere concerti soprattutto in Africa,Sudamerica ed Europa.

Nel 1985 muore la sua unica figlia Bongi, la cantante si trasferìsce a Bruxelles. Due anni dopo  collabora al tour dell'album Graceland di Paul Simon.

Nel 1990 Nelson Mandela convince la Makeba a rientrare in Sudafrica.



Soweto giugno 1976. Mbuyisa Makhubu porta il corpo di Hector Pieterson,
ucciso dalla polizia durante la protesta studentesca contro l'insegnamento
dell'afrikaans nelle scuole.

Nel il 9 novembre 2008 Miriam Makeba a 76 anni si esibisce in un concerto a Castel Volturno. Un paese in provincia di Caserta. Un angolo sperduto del mondo. Non si sentiva bene, ma ha voluto cantare lo stesso. Due mesi prima c'era stata una strage di sette africani per mano della camorra. Erano per lei Africani e non Ghanesi o Ivoriani o Nigeriani. La notte tra il 9 e il 10 novembre Muore.

"Se c’è un conforto nella sua tragedia si può dire che non è morta lontano. Ma è morta vicina, vicina alla sua gente, tra gli africani della diaspora arrivati qui a migliaia e che hanno reso propri questi luoghi, lavorandoci, vivendoci, dormendo insieme, sopravvivendo nelle case abbandonate nel Villaggio Coppola, costruendoci dentro una loro realtà che viene chiamata Soweto d’Italia. È morta mentre cercava di abbattere un’altra township col mero suono potente della sua voce. Miriam Makeba è morta in Africa. Non l’Africa geografica ma quella trasportata qui dalla sua gente, che si è mescolata a questa terra a cui pochi mesi fa ha insegnato la rabbia della dignità."

Roberto Saviano

"E' giusto che i suoi ultimi momenti siano stati sulla scena. Le sue melodie hanno dato voce al dolore dell'esilio che provò per 31 lunghi anni. Allo stesso tempo, la sua musica effondeva un profondo senso di speranza."

Nelson Mandela


Miriam Makeba - Oxgam

Fonti:
http://www.robertosaviano.it
http://it.wikipedia.org
http://www.antiwarsongs.org

 
 
 

131214 #1 - Dell'estinzione dei dinosauri - una teoria bislacca!

Post n°2 pubblicato il 14 Dicembre 2013 da sciarconazzi


«Mamma, mamma! Perché i dinosauri si sono estinti?»
«Perché erano cattivi! Adesso ti racconto come sono andate le cose…»
«Sì, dai! Ho voglia di sentire come ti arrampichi sugli specchi!»
«Come sarebbe a dire?»
«Beh, dichiarare che i dinosauri si sono estinti perché "erano cattivi", eh, dai...»
«Di sicuro non erano particolarmente buoni, soprattutto i T-Rex!»
«In effetti non ce li vedo a fare del volontariato nei week end... Ad ogni modo,
procedi col tuo delir...ehm, col tuo racconto...»
«Uhm... Vabbeh. Allora, c'erano una volta tanti dinosauri. Saranno stati almeno
venticinque o forse mille. Mah...vai a sapere. Secondo me erano circa centomila.
I dinosauri abitavano all'aperto o sotto gli alberi e le autostrade non erano ancora
state inventate. Solitamente i dinosauri non guardavano la televisione e non
andavano a scuola e non avevano neanche un blog, però dicevano le parolacce.
Gli apatosauro, nello specifico dicevano spesso "porca menta".»
«Ma "porca menta" non è una parolaccia!»
«Ah, no? Mi sarò confusa. Comunque, tornando al discorso della maleducazione,
c'erano i T-Rex che mangiavano gli altri dinosauri. Un bel giorno, a furia di
mangiare gli altri dinosauri, i tirannosauri rimasero da soli. Per un po' non
successe niente, ma poi gli venne fame ed iniziarono a mangiarsi tra di loro.
Rimasero nel mondo soltanto 2 tirannosauri. A questo punto gli scienziati hanno
formulato due ipotesi:
(1) I due tirannosauri abitavano in due città diverse e, non potendosi mangiare tra
di loro, sono morti di fame
(2) I due tirannosauri si sono trovati e quello più forte ha mangiato l'altro
Oggi, il dottor Cavatappi ha esposto una terza ipotesi che non sposterà di una
virgola il dato di fatto che i dinosauri si sono estinti: i due ultimi dinosauri erano
di pari forza. Si sono battuti, e sono morti dissanguati per le ferite reciprocamente
inferte e riportate, oltre che di fame.»
«Ma veramente?»
«Sì, bambino mio. Lo sai che la mamma non ti conta baggianate! E allora, t'è
piaciuta la fiaba delirante che ti ho raccontato per farti dormire, eh?»
«Sì, madre. L'ho trovata illuminante! Domani quale mi racconterai?»
«Ti racconterò quella del Babbuino tranviere!»
«Mi piaceva più quella del tabaccaio astemio e di come corse per settanta leghe
senza mai respirare…»

 
 
 

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