Creato da Blondiedoll il 07/03/2009

ATTIMI

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Aspettando il temporale...

Post n°77 pubblicato il 04 Settembre 2011 da Blondiedoll


 

 



E ci sono momenti che non sai descrivere.

Durano un lampo ma nelle tua testa sono un eternità.

Sono quelle classiche cose che non riesci a spiegare con parole tue,

ed allora le cerchi in quelle degli altri.

Ma non è la stessa cosa...

perchè sai che non c'è frase che li possa descrivere.

Perchè ognuno di noi infondo è unico e

vive le proprie  emozioni come solo sue.

Uniche ed indissolubili.

Ed allora ti perdi nei momenti in cui il silenzio sovrasta

tutto questo rumore di vita che va,

e ti sembra che tutto finalmente abbia preso il suo posto.

Quello giusto...

quello in cui tutto abbia un significato preciso.

E non importa se quando ti sveglierai il mondo sarà sempre lo stesso.

L'importante è, che per un momento soltanto, tu

abbia pensato di far parte di qualcosa di veramente speciale.

E forse senza di te non sarebbe stato esattamente così.

A volte è la consapeolezza a fare la differenza...

un viaggio che nessuno ti può regalare.

Una sorpresa che non puoi spiegare...


 

 

 


 

 

 


In questo mondo limitato da spiegazioni logiche

a volte succede ancora di stupirci.

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
guidopardo1
guidopardo1 il 04/09/11 alle 21:13 via WEB
"Perchè ognuno di noi in fondo è unico e vive le proprie emozioni come solo sue"... E' vero, cara amica, ma esiste la condivisione, sai? E' così bello far sentire e dividere emozioni e sentimenti con chi magari non ti capisce completamente, ma si sforza e anela a farlo... Ed è proprio la vera amicizia che ti permette di sentirti parte di qualcosa veramente speciale: un viaggio che magari nessuno ti può regalare, ma che qualcuno desidererebbe farlo assieme a te, in sintonia con te, pensando assieme a te. Grazie, cara M., per voler condividere i tuoi pensieri... Un bacio. Guido
 
 
Blondiedoll
Blondiedoll il 04/09/11 alle 21:26 via WEB
Ma vedi, caro Guido, io sono molto egoista...e spesso non amo condividere. Anche nell'amicizia...ti ripeto, so di essere egoista, e questo mi impedisce spesso di condividere.
 
   
guidopardo1
guidopardo1 il 04/09/11 alle 21:46 via WEB
E alloar, perché tieni questo blog?
 
     
Blondiedoll
Blondiedoll il 05/09/11 alle 17:34 via WEB
Ahahah...per me stessa...ovvio. Forse può sembrare incredibile ma questo è prima di tutto un mio spazio. Mi piace vedere su un foglio o su uno schermo quello che penso. Mi da l'idea di poterlo quasi toccare....
 
     
guidopardo1
guidopardo1 il 06/09/11 alle 17:57 via WEB
Scusami...
 
cineciclista
cineciclista il 05/09/11 alle 12:48 via WEB
Non tutto si può dire, esprimere a parole, perché le parole stesse sono intessute di silenzio, di quel fondo inesprimibile senza il quale non si potrebbero neanche formare, pronunciare. Perciò un “significato preciso”, riferito al “tutto” non sarebbe in ogni caso mai completamente esprimibile, e dunque resterebbe inesorabilmente impreciso. E d'altronde lo dici tu stessa: “... questo mondo limitato da spiegazioni logiche”. E “logico” deriva appunto dall'antico greco “logos”, discorso, che vuole spiegare razionalmente il tutto del mondo, ovvero senza “contraddizione”, cioè senza “dire contro”, scontrarsi con il proprio dire, con le proprie stesse parole. Il “logos” si distingue in questo dal “mythos”, racconto, che invece non spiega ma narra poeticamente il mondo e la sua origine, ovvero con parole che non temono la contraddizione.
 
cineciclista
cineciclista il 05/09/11 alle 12:50 via WEB
Forse, come dici ancora tu, possiamo soltanto percepirlo sensorialmente questo significato, come qualcosa che attraversa in un solo istante i nostri sensi e pensieri e ci scaraventa, ci sospende fuori del tempo. Ma per avvertire questa imprecisa sensazione di tutto ciò che ci circonda, dobbiamo essere un qualcosa di preciso, di unico, di speciale, ovvero quello che siamo, il nostro corpo sensibile, una mente che analizza e sintetizza. Solo come “unicità” possiamo avvertire la vertigine della “totalità”. La sorpresa, lo stupore nascono proprio da questo.
 
cineciclista
cineciclista il 05/09/11 alle 12:52 via WEB
“Unicità” non significa però “essere soli”, ma occupare con il proprio corpo/mente uno spazio irripetibile, avere una collocazione, un'angolazione, un proprio sguardo, una propria vicenda del tutto particolare nel mondo. Ma collocazione, angolazione e vicenda significano già di per sé una relazione con tutte le altre unicità di posizione, senza le quali la nostra non avrebbe neanche senso. Volevo soltanto ricambiare la tua gentile visita al mio blog, ma forse, poi, mi sono fatto prendere la mano e più che logico il mio logos si è fatto logorroico: spero tu possa unicamente perdonarmelo.
 
 
Blondiedoll
Blondiedoll il 07/09/11 alle 17:07 via WEB
Beh...sicuramente lungo il tuo intervento, ma non per questo poco interessante, anzi...Percepisco che anche a te succede di vivere momenti simili. Io credo succeda un po a tutti...forse però qualcuno da loro più importanza che altri.
 
   
cineciclista
cineciclista il 08/09/11 alle 13:48 via WEB
Attimi, che proviamo tutti, dici? Ma non sarà l'improvvisa sensazione di un grande vuoto quando, per tentare di prolungare quell'attimo, non abbiamo che parole e il nulla tra le mani?
 
     
Blondiedoll
Blondiedoll il 08/09/11 alle 15:09 via WEB
Credo questo sia soggettivo...io in quei momenti non mi sento affatto vuota. Anzi...ho la consapevolezza di far parte di qualcosa di più grande. Quel qualcosa che spesso dimentico presa dalla frenesia ed il frastuono della vita...
 
     
cineciclista
cineciclista il 08/09/11 alle 17:25 via WEB
Ma siamo sicuri di essere parte di qualcosa di più grande, o è solo il desiderio di farne parte che si trasforma in una sensazione di appartenenza totale, come quando in un sogno ci sembra vera una situazione che abbiamo sempre anelato, o il ritorno, o il raggiungimento di una persona perduta o che fugge?
 
cineciclista
cineciclista il 08/09/11 alle 17:26 via WEB
Sei seduta sola in un caffè, il frastuono, la frenesia della vita, della città, l'acciottolio delle tazze e dei bicchieri, il tramestio dei passi, il brusio di mille parole ai tavolini. Guardi e pensi, ma pensi attraverso quello stesso sciame di parole che lasciano sempre un resto irrisolto, un vuoto che non si colma mai... E anche la sensazione, l'attimo stesso sono fuggenti... Dietro di te l'istantanea coglie una ragazza che bacia il suo ragazzo... Alle tue spalle, sotto uno strano riflesso di luce rosa, come nel margine estremo di un sogno, di un desiderio...
 
guidopardo1
guidopardo1 il 11/01/12 alle 07:18 via WEB
Ma poi, è arrivato il temporale?
 
 
Blondiedoll
Blondiedoll il 13/01/12 alle 15:44 via WEB
Certo che è arrivato...io adoro attenderlo osservando la trasformazione di quello che mi circonda!
 
   
guidopardo1
guidopardo1 il 13/01/12 alle 18:28 via WEB
Dev'essere interessante osservarti mentre osservi, io credo... ;-)
 
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