Post n°13 pubblicato il 19 Maggio 2008 da blog8
Ogni lunedi' alle h.14,00 Travaglio sul Web parlerà in diretta in streaming audio/video clikka qui per vedere la trasmisisone http://www.beppegrillo.it/iniziative/passaparola/index.php?s=user |
Post n°12 pubblicato il 17 Maggio 2008 da blog8
16.5.2008 Beppe Grillo, Travaglio, Santoro, Di Pietro: sono loro al centro del mirino, in odore di esilio, dalla tv e dai media. E ieri sera ad Annozero duro scontro tra il giornalista e Roberto Castelli. Che cosa sta succedendo? Dì la tua Il sito Dagospia li ha definiti la banda dei quattro: Beppe Grillo, Marco Travaglio, Michele Santoro e Antonio Di Pietro. «Tolti di mezzo questi, il Paese si può avviare verso la modernizzazione». Addirittura. Travaglio è colpevole di essere andato ospite a Che tempo che fa a dire certe cose su Schifani & Co., che peraltro erano state dette scritte tante volte in passato e ritenute veritiere da un giudice in seguito a una querela. Santoro è colpevole di ospitare Travaglio ad Annozero e di aver dato voce ai V-Day di Beppe Grillo, quasi oscurato invece dalla stampa nazionale. Di Pietro è colpevole di aver difeso Travaglio dagli attacchi dei suoi colleghi politici provenienti sia da destra che da sinistra: «Manovre contro il manovratore. L'ultimo tentativo per fermare chi ha ancora il coraggio di raccontare i fatti anche se sgraditi alla casta dei politici. Insomma verrebbe da dire: colpirne uno per addormentare la coscienza critica di cento. Ancora non è chiaro - aggiunge di Pietro - quali sarebbero i capi d'imputazione per Travaglio visto che ha solo raccontato fatti già noti e per i quali non si era levata alcuna indignazione. Episodi su cui molti cittadini, grazie all'informazione che hanno ricevuto, possono ora farsi un'opinione e giudicare liberamente». Beppe Grillo... Beh, Beppe Grillo è colpevole a prescindere no? Sempre per questioni di "casta". Ieri sera epico scontro ad Annozero tra Roberto Castelli e Marco Travaglio: ecco il video dei momenti più salienti: film http://magazine.libero.it/televisione/generali/ne8074.phtml «All'estero si usa così — ha detto Travaglio —, i giornalisti si scusano quando fanno errori, ma se dicono la verità a scusarsi sono i politici». Un monologo seguito con attenzione ai piani alti di viale Mazzini dove aleggiava la minaccia del dg Cappon: «Travaglio alla prossima è fuori». Ma al momento, secondo i vertici Rai, non sembra che emergano nuove violazioni. Insomma, se non oggi è domani. Preparatevi: i nuovi epurati saranno loro, i quattro della banda, Grillo, Di Pietro, Santoro e Travaglio. Che ne pensi? Dì la tua 17.5.08 18,20 Quello cui stiamo assistendo é ovvio: l'ELIMINAZIONE DI QUALSIASI VOCE PIù O MENO LIBERA...
Ritengo che sia un'illusione dei gruppi di potere.
Parlo ogni giorno con circa cento persone direttamente e non solo per email. L'opinione pubblica é bven altra. Sappiamo cosa stanno facendo e non si illudano che i risultati elettorali autorizzano i partiti a fare quello che stanno facendo da un pezzo. Se siamo in questa situazione lo dobbiamo a loro.
La rottura é sempre più totale.
Contro chi userà Bossi i suoi 300.000 fucilieri?
A chi dobbiamo se le tasse anche regionali e comunali sono aumentate e quasi triplicate mediamente in quindici anni?
Se c'é qualcuno che crede di andare avanti con le 'sparate' faccia bene attenzione. Potremmo andare alle TV IN MASSA. |
Post n°11 pubblicato il 16 Marzo 2008 da blog8
15 Marzo 2008 No alle Olimpiadi di sangue L’Italia non deve partecipare alle Olimpiadi di Pechino. I Giochi Olimpici sono bagnati del sangue dei tibetani. A Lhasa sono morte almeno 100 persone, alcune bruciate vive. Protestavano nell’anniversario della sanguinosa repressione cinese del 1959. stragi secolari come le religioni monoteiste. Il buddista può essere ucciso, ma non uccide. Il governo cinese minaccia nuove stragi se i tibetani non cesseranno le manifestazioni entro lunedì. Li minaccia a casa loro, in una nazione occupata. Minaccia un popolo costretto in gran parte all’esilio. Di cui ha distrutto i monasteri. Di cui vorrebbe cancellare l’identità con una immigrazione selvaggia. Da decine di anni è in atto nei loro confronti un piccolo olocausto dagli occhi a mandorla, ma l’Occidente volta sempre la testa dall’altra parte. Pecunia WTO non olet. Né Valium, né lo psiconano hanno voluto ricevere il Dalai Lama in visita in Italia lo scorso autunno. E’ stato trattato come un paria, prima gli affari, poi i diritti civili. I nostri grandi statisti: la vergogna internazionale d’Italia. Facciano outing contro la dittatura, sarà la migliore azione della loro vita. Figli e nipoti ne saranno fieri. Molti taliani gliene daranno merito. Li ospiterò a casa mia durante le Olimpiadi e, come rimborso, li pagherò come personal trainer. sui massacri di Lhasa. Per ogni finale olimpica, per ogni premiazione ci sarà il ricordo di un tibetano assassinato e di una Nazione stuprata sotto gli occhi indifferenti del mondo. Ho incontrato il Dalai Lama a Milano. Ho incontrato un uomo buono, aperto, disponibile, ma assolutamente determinato a restituire la libertà al suo popolo. Lo saluto da questo blog. Postato da Beppe Grillo il 15.03.08 12:51 sul sito ----------------------------------------proposte e commenti From: al ber Sent: Saturday, March 15, 2008 10:22 AM Subject: Re: BOLLETTINO: TIBET-sviluppi della situazione in Tibet Direi che una buona soluzione sarebbe quella di boicottare le Olimpiadi, nel nostro piccolo evitando di seguirle in tv, e più in grande credo sia una questione di sensibilità degli atleti per una eventuale rinuncia a parteciparvi. Mi ha più amareggiato rilevare l'atteggiamento degli Indiani nei confronti della protesta pacifica degli esuli tibetani in India. Mi auguro che le persone arrestate (credo per far scena di fronte alla Cina, vicino ingombrante) siano rilasciate al più presto. Un saluto affettuoso. Aldo.
Senterah Kristos |
Post n°10 pubblicato il 02 Marzo 2008 da blog8
dittatura mediale? che fare? Cosa ne pensi? Porta a Porta dedicata al delitto di Perugia la dottoressa Graziottin psicologa e sessuologa di chiara fama ha detto che "Internet e' l'anticamera della prostituzione giovanile". Vespa ha sorriso condiscendente. vedi il filmato su Youtube http://it.youtube.com/watch?v=pgdlEg9I4mo Pubblichiamo una lettera aperta a Bruno Vespa che è stata inviata al blog di Grillo e che lo stesso invita a diffondere sugli altri blog e newsgroups. Diffondetela. ”Egregio Dott. Vespa, … Leggi il testo completo della lettera
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Post n°9 pubblicato il 14 Febbraio 2008 da blog8
Il tempo di questi anni passati sarebbe stato utile se molti si fossero accorti del precipitare di una situazione che continua a precipitare e il cui degenerare non si può fermare certo con le proteste. La rabbia e le proteste servono a poco: forse anche a creare più confusione. Abbiamo sostenuto che occorreva prendere le misure adeguate e ne abbiamo indicate. Ma fondamentalmente é vero che non si può modificare una situazione deteriorata con gli stessi modi di pensare che l'hanno provocata. Che fare? L'idea che forme di democrazia diretta possano consentire col tempo di sviluppare una situazione di miglior coscienza collettiva é certamente utile anche se parziale e va integrata con altri aspetti come il lavoro su di sè, il passaggio da una cultura della delega ad una cultura della responsabilità più accentuata che in passato. Solo provvedimenti istituzionali -come prospettano in tanti- sono insufficienti. La 'matrice' che si trasforma non é fatta di sole istituzioni ma prima di tutto di individui con la loro interiorità (ad esempio con una sensibilità ed un'etica, con una psicologia e una formazione mentale -idee. conoscenze, aspirazioni, progetti, relazioni interpersonali, ecc.), che determinano comportamenti e azioni; e viceversa non si può pensare che idee, concezioni morali e quant'altro si possano modificare solo perchè si fanno delle leggi senza un corrispettivo lavoro soggettivo. Occorre cioé un modo di agire INTEGRALE che dà i quattro aspetti: Individuale (interiore ed esteriore), collettivo (interiore, cioè idee condivise da gruppi sociali o da tutti - e forme materiali istituzionali esteriori in cui si concretizzano o con cui collidono quelle idee diventate collettive condivise). Sul piano politico non si può prescindere da questi (almeno) quattro aspetti e ogni problema per il quale si crede di prescinderne complica ancora di più la situazione come é avvenuto e sta avvenendo sempre più velocemente praticamente con ogni cosa, dalla vita individuale interiore alla vita collettiva familiare e sociale, lavorativa ecc. La Democrazia Diretta intesa come avanzamento e presa di responsabilità diretta di ogni persona consente meglio questo approccio. Pensare a delegare come in passato non è più evidentemente un metodo adeguato (anche se lo pensano, appunto, molti che protestano...), e gli stessi equilibri tra le forme interne alla democrazia italiana costituzionale che prevede sia azione diretta che delegata non sono più adeguati (es. art. 75 sez.II della Costituzione che vieta referendum per trattati internazionali, leggi tributarie, di bilancio, amnistia e indulto). Il pericolo che tra gli aspetti istituzionali e le istanze soggettive (sia individuali che collettive) si arrivi ad un conflitto sempre più aperto é sempre più evidente. Il riequilibrio non può essere definito solo con le forme tradizionali che passano attraverso la delega. I fatti in particolare di questi ultimi anni e ultimi mesi lo dimostrano. Riportiamo quanto abbiamo detto già altre volte e invitiamo ad entrare nel merito delle questioni e anche degli aspetti organizzativi senza i quali non è possibile fare il salto dalla semplice contestazione alla proposta fattiva. -------testo: Che fare?----------- I problemi che si accavallano sia individuali che sociali si ripercuotono sulla serenità e sulle prospettive individuali e sociali. Che fare?
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