Il Cedro del Libano
Promozione turistica e valorizzazione del territorio
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Post n°10 pubblicato il 05 Marzo 2009 da CedrodelLibanodgl
Presto sarà possibile esplorare il castello di Castro (Le)... Attendendo il lieto evento, possiamo godere intanto di una piacevolissima passeggiata lungo le mura, per sbirciare tracce dell'antica difesa messapica, ed i resti del tempio della dea Minerva, da cui probabilmente il toponimo latino Castrum Minervae. Se proprio nn v'importa nulla delle evidenze archeologiche, potrete sempre godere di un panorama mozzafiato, una vista sul mare tutta da godere! |
Post n°9 pubblicato il 21 Febbraio 2009 da CedrodelLibanodgl
E' visitabile, anche se ancora incompleto, www.cedrodellibano.it, sito per la promozione del territorio che si andrà via via arricchendo di nuovi contenuti, info turistiche e pillole di storia, arte e cultura. Dategli un'occhiata e partecipate al sondaggio: la vostra opinione sui servizi offerti è importante per il Cedro del Libano! |
Post n°8 pubblicato il 28 Settembre 2008 da CedrodelLibanodgl
Vi racconto il workshop di ieri.... bellissimo, interessantissimo, superlativo! L'incontro si è aperto con l'intervento del Dott. Emmanuele Petiti, che ha presentato il progetto di ricerca "Il Carro, l'Acqua e la Vite", incentrato sull'antropologia dei Messapi. Successivamente il Prof. Francesco Mallegni ha tenuto una lezione di antropologia umana, con rierimento particolare alle genti che hanno popolato la Puglia: dalla donna di Grotta Paglicci, all'Uomo di Altamura, per finire a Parabita, nella Grotta delle Veneri, dove sono stati ritrovati gli scheletri di un uomo e di una donna alti circa 1,80 m. A seguire, si è parlato di Goti e Longobardi, della Canosa tardo-antica, di Arabia, Egitto, e poi ancora si è tornati nel Salento, a Roca Vecchia. Imperdibile il racconto sulle esperienze di ricostruzioni facciali (sempre del Prof. Mallegni), e la lezione sulla paleonutrizionw, che sembra gettare nuova luce sui possibili casi di avvelenamento del passato. |
Post n°7 pubblicato il 26 Settembre 2008 da CedrodelLibanodgl
Per tutti gli appassionati di archeologia, studenti, laureati, un appuntamento di sicuro interesse è quello di domani, a Mesagne (prov. Brindisi), nell'antico e centralissimo castello. Un worshop tutto dedicato ai Messapi, una full immersion (dalle 9,00 alle 20,00) in cui saranno discussi gli aspetti antropologici di questa affacsinante (e ancora poco nota) civiltà. Ah, tra i relatori anche il prof. Piero Angela. Cliccando sul link si aprirà il file .pdf con il programma della giornata. Io ci sarò, e voi? http://www.archaeogate.org/storage/216_event_822_2.pdf |
Post n°6 pubblicato il 25 Settembre 2008 da CedrodelLibanodgl
Tag: acque, alba, faro, leuca, mar adriatico, mar ionio, otranto, palascìa, penisola salentina, porto cesareo, salento, tramonto Non è un errore, tranquilli... QUESTI MARI è d'obbligo per chi vive nella Penisola Salentina, perchè sono due i mari che la bagnano, Ionio e Adriatico. Potrei mai preferire l'uno all'altro? No, assolutamente. entrambi sanno regalare emozioni uniche, ed impareggiabili. Da godere sempre. L'ideale sarebbe raggiungere Otranto, prima che arrivi la luce del giorno, accoccolarsi vicino al Faro di Punta Palascìa e attendere l'alba. Uno spettacolo imperdibile. Visitare il borgo antico della cittadina, perdendosi tra le bellezze architettoniche ed il fascino della sua storia. Non si piò non restare incantati davanti a quel mirabile mosaico che pavimenta la Cattedrale idruntina, nella Foresta di Pietra (la Cripta della Cattedrale con le infinite colonne). Se le temperature lo consentono, un buon bagno nelle sue acque limpide e adriatiche certo non guasta. E lo Ionio? Anche lui merita il giusto tributo. Bisognerà quindi spostarsi, seguendo il percorso della litoranea fino a Leuca, dove si compie il magico rito dell'incontro tra i due Mari, fecondo come l'accostarsi di due sposi la prima notte di nozze. E, prima che giunga il tramonto, sarà opportuno proseguire verso Gallipoli, e ancora più su, fino a Porto Cesareo. Lì si potrà godere del più bel tramonto che possa esistere. E' un'esperienza da provare, da vivere e da rivivere. Perchè, dopo la prima volta, si sentirà sempre più forte il bisogno di seguire il Sole, la sua energia, svegliandosi con lui ad Otranto, e accompagnandolo verso la notte a Porto Cesareo. |
Inviato da: VAZHAIPPAZHAM
il 28/09/2008 alle 21:23
Inviato da: CedrodelLibanodgl
il 28/09/2008 alle 21:02
Inviato da: VAZHAIPPAZHAM
il 28/09/2008 alle 16:53
Inviato da: CedrodelLibanodgl
il 24/09/2008 alle 15:28
Inviato da: rosylagana
il 24/09/2008 alle 14:37